A Guadalajara la spunta Veronika Kudermetova
Esordio ufficiale al gran ballo delle vincitrici per Veronika Kudermetova, ventunenne nata a Kazan e ultima nella fila delle prime cento del ranking femminile almeno fino a domani, quando il computer certificherà il successo nel 125K messicano sospingendola a un gran balzo in classifica: la russa atterrerà intorno alla settantadue WTA e il suo best alla novantasei, toccato giusto lo scorso febbraio, sarà solo un ricordo.
Veronika è stata protagonista di un torneo in netto crescendo: costretta al set decisivo in tutti i match fino ai quarti di finale da Katarina Zavatska, Sofya Zhuk e Kristyna Pliskova, la russa ha accelerato decisa nelle due partite decisive, concedendo complessivamente sei giochi a Tatjana Maria e Marie Bouzkova, avversarie in semi e finale. Ultimo atto a senso unico, quello vinto dalla russa in un’ora spaccata sulla ceca già campionessa allo US Open 2014: vinto il primo set al passeggio per 6-2, Kudermetova ha addirittura elargito un bagel nel secondo, respingendo tra l’altro tutte e sei le palle break concesse.
Come detto, per Veronika si tratta del primo titolo in singolare a questi livelli; titolo che si aggiunge ai quattro già conquistati in doppio, sintomo di una certa propensione alla specialità. Nell’ultimo rubber di Fed Cup contro la Svezia Igor Andreev le ha preferito altre giocatrici ma, nel caso, può essere un’altra polivalente freccia all’arco delle nostre avversarie, nel drammatico spareggio per evitare un’esiziale retrocessione nella serie C del tennis per nazionali in gonnella.