Torino torna in corsa per le Finals (Piccioni, Bonsignore, De Ponti)
Torino se la gioca (Valerio Piccioni, La Gazzetta dello Sport)
La candidatura di Torino c’è, esiste, per qualche addetto ai lavori è addirittura diventata la favorita nella corsa all’organizzazione delle Atp Finals di tennis dal 2021 al 2025. Un ribaltone incredibile che in 24 ore trasforma un’ipotesi ormai decotta in una possibile remuntada ai danni di Tokyo o Singapore. E che i giochi siano ancora da fare, e anzi la soluzione italiana abbia ripreso incredibilmente forza, lo dice il comportamento del board dell’Atp. Che riceve il decreto della presidenza del consiglio dei Ministri che garantisce i 78 milioni di euro (18 per il primo anno, 15 per gli altri quattro) del requisito base per avere i migliori otto tennisti del mondo al Palalpitour. E poi decide di rinviare la scelta. Niente Indian Wells, c’è bisogno di studiare le carte. E allora meglio prendersi due settimane: ci si vede a Miami per scegliere. TORINO PIACE Non c’è dubbio: la candidatura torinese fra mille rinvii era di fatto sparita dalla tavola. Poi, il colpo di scena. […] Il fatto è che la strada per l’Italia non dispiace a molti. Ai giocatori piacerebbe restare in Europa ed evitare un lungo dai e vai con l’Estremo Oriente (nel calendario i tornei cinesi e giapponesi cadono un mese prima delle Finals). E Londra? Negli ultimi giorni l’idea di restare a casa (è la storica sede delle «Finals» e le ospiterà anche nel 2019 e nel 2020) ha perso colpi. Tutti indizi da maneggiare però con cura. Mettiamola così: comincia un supplemento di campagna elettorale. ESULTANZE Intanto l’ufficializzazione del decreto con le firme di Giorgetti e del ministro Tria, fa esultare tutti. «È stata dura, credo sia un risultato di tutta la città e non solo. Perché comunque il Governo ha fatto la sua parte», dice la sindaca Chiara Appendino. Giorgetti parla di «soddisfazione dopo un lavoro serio e riservato per essere riusciti, in extremis, come per le Olimpiadi, a garantire la candidatura italiana». Ma l’altro sottosegretario «sportivo», il 5 Stelle Simone Valente, notando che «il Governo non ha mai smesso di crederci» sottolinea che quella del decreto «a differenza di quanto sostenevano altri, era l’unica strada percorribile». Allusione all’insistenza leghista per il passaggio parlamentare con la proposta di legge. «I tempi strettissimi – dice l’altra sottosegretaria pentastellata Laura Castelli – rendevano assolutamente necessario un impegno diretto dell’Esecutivo e del presidente del Consiglio». E L’OLIMPIADE._ Attenzione, però, perché i soldi per Torino inevitabilmente rimbalzano sulla linea dell’Olimpiade «senza un euro del Governo». Si fanno vivi i due governatori leghisti, principali sponsor dell’abbinata Milano-Cortina in corsa per i Giochi 2026. «Ha fatto bene il Governo – spiega il veneto Luca Zaia – ma è altrettanto vero che, a fronte di questo finanziamento non si può trascurare l’Olimpiade, perché altrimenti si tratta di una sperequazione nei confronti di due regioni importanti come Veneto e Lombardia». Per il lombardo Attilio Fontana «ora per Milano-Cortina 2026 si apre la strada a importanti stanziamenti da parte del Governo». Ma anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, riflette: «Quando un governo investe sullo sport non posso che essere contento. Mi sembra sia il prologo per altri ragionamenti che possono coinvolgere altre manifestazioni, Olimpiade in primis, ma anche altre discipline sportive». Torino ha dunque riaperto tutti i Giochi. In tutti i sensi. MASTERS 1000 Indian Wells Fuori Seppi e Berrettini Oggi il «Ceck» Nulla da fare per Andreas Seppi al Masters 1000 di Indian Wells. Il 35enne di Caldaro numero 47 del ranking mondiale, è stato sconfitto all’esordio per 7-5 6-4, in un’ora e mezza di partita, dal tedesco Peter Gojowczyk, numero 85 Atp. Ieri notte è invece uscito di scena sempre al primo turno Matteo Berrettini: il 22enne romano, numero 57 del ranking mondiale, è stato battuto in tre set dopo oltre due ore di lotta, dallo statunitense Sam Querrey, numero 51. Ora tutte le speranze italiane sono riposte negli altri due azzurri in tabellone, che esordiranno direttamente al secondo turno: Marco Cecchinato e Fabio Fognini. Il 26enne numero 16 del ranking esordirà oggi contro lo spagnolo Albert RamosVinolas, numero 91. Fabio invece affronterà domani il moldavo Radu Albot, numero 53 al mondo che ieri ha battuto il romeno Copil. Tra le donne ha aperto la giornata il successo di Garbine Muguruza, scesa al numero 20 del ranking mondiale che si è sbarazzata velocemente, in due set di Lauren Davis, numero 199 della classifica Wta, in tabellone grazie ad una wild card: per la spagnola di origine venezuelana si è trattato del secondo successo contro la statunitense, già battuta quasi cinque anni fa negli ottavi sull’erba di s’-Hderogenbosch.
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Si, Torino crede alle ATP Finals (Filippo Bonsignore, Il Corriere dello Sport)
Torino è ancora viva, il sogno Atp Finals non è svanito. La fiammella della speranza di poter ospitare l’evento finale della stagione tennistica per il quinquennio 2021-25 resta accesa dopo che il Governo ha dato il via libera al decreto che garantisce i 78 milioni di sostegno finanziario alla candidatura del capoluogo piemontese. Una candidatura che ha rischiato seriamente di naufragare dopo le titubanze dell’esecutivo, stretto tra le volontà differenti di Lega (inizialmente meno convinta) e M5S (favorevole) nel dire sì al provvedimento per le coperture finanziare, e che è invece ancora in piedi FIRMA. Ora la garanzia dei 78 milioni, condizione dirimente per poter competere con le altre quattro rivali – Londra (attuale sede dell’evento fino al 2020), Manchester, Tokyo e Singapore – c’è, firmata ieri dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, e dal Ministro dell’economia, Giovanni Tria. Giorgetti ha espresso «soddisfazione dopo un lavoro serio e riservato e per esser riuscito, in extremis, come per le Olimpiadi, a garantire la candidatura italiana», sottolineando che rappresenta «un fatto positivo per il nostro sport, ma anche «per le ricadute economiche sul territorio». […] Scampato il pericolo di una nuova beffa, il sindaco, Chiara Appendino, sorride: «È stata dura ma Torino ci ha creduto fin dall’inizio. Ora seguiremo la vicenda con ancora più attenzione: Torino ci proverà fino all’ultimo come abbiamo fatto in queste settimane». ORE DECISIVE. La corsa, dunque, può continuare. La partita resta apertissima. La Federtennis ha comunicato l’ok governativo all’Atp e la speranza è che si possa fare breccia nel board che proprio in queste ore è riunito a Indian Wells per prendere la decisione, che dovrebbe essere comunicata il 14 marzo, ma è possibile che slitti di qualche giorno. D’altra parte, il dossier Torino aveva convinto la commissione nel sopralluogo di dicembre, tanto che i rumors davano la candidatura italiana come una delle favorite, insieme a Tokyo e Londra, quest’ultima attualmente in pole. L’auspicio è che l’eco delle vicende delle ultime settimane non sia arrivata troppo forte negli Stati Uniti. La rimonta è ancora possibile, nella speranza che non sia troppo tardi. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ci crede: «Siamo assolutamente nei termini È chiaro che ora ci sarà una votazione, ma la tempistica è stata in extremis rispettata»
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Torino torna in corsa per le finali del tennis (Diego De Ponti, Tuttosport)
Torino si riprende la corsa per l’assegnazione delle Atp Finals 2021-2025, il prestigioso Masters che mette di fronte a fine stagione i migliori giocatori dell’anno e che fino al 2020 si giocherà a Londra. Due le tappe fondamentali della giornata di ieri. Prima, in mattinata, la firma del decreto legge della presidenza del Consiglio dei Ministri (firmato, oltre che dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti, anche dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria), che garantisce i fondi necessari per rendere valida la candidatura. Nel pomeriggio la riunione del Board Atp, che si è tenuta a Indian Wells. L’associazione dei tennisti professionisti ha recepito il decreto legge, riportando il capoluogo piemontese nel lotto delle candidate. A riempire di speranze gli amministratori torinesi i segnali positivi arrivati dal Board. Una conferma che la possibilità che Torino ospiti le Atp Finals dal 2021 al 2025 è tornata ad essere assolutamente reale. Un recupero messo a segno quando i giochi sembravano fatti e i rumors parlavano del possibile scontro Londra-Tokyo. […] Il giudizio favorevole ad una sede europea espresso dai giocatori, le garanzie economiche messe in campo dal Governo e la felice esperienza di Torino 2006. Non è un caso che per ospitare l’evento sia stato scelto il Pala Alpitour, impianto funzionale e avveniristico che è stato inaugurato in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006. SODDISFAZIONE Sollevata il sindaco Chiara Appendino dopo giorni in trincea: «La firma del decreto è una notizia straordinaria per Torino e per tutto il Paese, perché adesso possiamo giocarcela fino alla fine. Noi continueremo a lottare ogni minuto che ci separa dalla scelta finale per portare a casa il risultato, con lo stesso coraggio, con la stessa determinazione e la stessa tenacia che ci hanno portato sin qui». Soddisfatto anche Giovanni Malagò, presidente del Coni: «Quando un Governo investe sul mondo dello sport io non posso che essere contento. Mi sembra che sia il prologo per ragionamenti che possono coinvolgere altre manifestazioni, Olimpiadi in primis ma anche altre discipline sportive». LA POLITICA Orgogliosi del risultato anche i politici coinvolti. Così il sottosegretario all’Economia e delle Finanze, Laura Castelli: «Il nostro impegno nasce dalla consapevolezza che si tratta di un investimento sostenibile e di un’occasione di sviluppo che non possiamo negare a Torino, al suo hinterland, all’Italia e agli amanti del tennis». Il sottosegretario con delega allo Sport, Giorgetti, ha espresso «soddisfazione dopo un lavoro serio e riservato e per esser riuscito, in extremis, come per le Olimpiadi, a garantire la candidatura italiana» e anche la convinzione che le Atp Finals a Torino «siano un fatto positivo per il nostro sport ma anche per le ricadute economiche sul territorio». Spetta a Riccardo Molinari, capogruppo della Lega a Montecitorio spiegare il senso di svolta che si coglie in questa decisione: «Questo è il Governo che ci piace, del SI, che ha il coraggio di pensare in grande e puntare sul ruolo internazionale del nostro Paese e del Piemonte». LO SCENARIO Nei prossimi giorni l’Atp chiederà nuovi approfondimenti di tipo finanziario e successivamente procederà all’assegnazione del torneo. Le altre candidate sono Tokyo, Singapore, Manchester e la stessa Londra che ha ospitato in questi anni l’evento. Singapore e Tokyo sembrano ora un passo indietro: assegnare le finali a queste due metropoli comporterebbe, per i partecipanti, la necessità di un ulteriore trasferimento impegnativo e i giocatori vorrebbero evitarlo. Tra Manchester e Londra la seconda appare essere la più forte ma non vuole fornire ulteriori garanzie economiche rispetto a quelle già fornite per le edizioni precedenti. Inizia da qui la partita tutta da giocare di Torino per riprendersi un posto tra le città del grande sport internazionale. Un’avventura iniziata con il successo delle Olimpiadi del 2006 e che potrebbe regalare altre pagine da raccontare.