Costa: “La nuova Davis vi stupirà” (Cocchi). Torino Finals (Bertellino). Aspiranti campioni a scuola del mondiale Cilic (Lobasso)
Intervista ad Albert Costa: “La nuova Davis vi stupirà” (Federica Cocchi, Gazzetta dello Sport)
La Davis è morta, evviva la Davis […]. Albert Costa, campione del Roland Garros nel 2002, vincitore di tre Davis con la Spagna, da giocatore e da capitano, è il direttore delle finali che assegneranno il trofeo dal 18 al 24 novembre 2019 […]. Albert, la riforma della Davis ha provocato tanti malumori, cosa l’ha convinta del progetto Kosmos-Piquè? «Tutto, a partire dal nuovo format. Ora tutti si lamentano, ma era da tempo che i giocatori, che consideravano già morta questa competizione, chiedevano un cambiamento. Ora sono stati accontentati. Questa nuova formula li impegna per sole due settimane contro le quattro di prima. Arriveranno a fine stagione più freschi e alcuni di loro potrebbero giocare anche solo la settimana delle finali». Tra le critiche che si sentono più spesso c’è quella di una sovrapposizione di tornei a squadre se si considerano anche Laver Cup, Hopman Cup e la World team Cup della Atp. «Non credo. La Coppa Davis è l’unica competizione a squadre ufficiale esistente da 118 anni a questa parte, dove i giocatori rappresentano le federazioni del loro paese. In tutte le altre non è così…». Lei ha conquistato l’Insalatiera tre volte, sia da giocatore che da capitano: in che modo questa rivoluzione aggiungerà fascino alla competizione? «Al contrario di quanto succedeva fino ad ora, ci saranno 18 nazionali in campo contemporaneamente, nella stessa città per una settimana intera. L’interesse rispetto a prima sarà molto più alto perché tutti: fans, investitori, televisioni si concentreranno sul torneo finale. La sfida tra Francia e Croazia, ad esempio, interessava solo ai diretti interessati e pochi altri appassionati». Sta di fatto che quasi tutti i top player hanno detto di non voler partecipare. Cosa state facendo per far cambiare loro idea? «Parliamo con i capitani, con le federazioni. Ci confrontiamo spesso con i ragazzi della Next Gen, loro sono molto importanti, sono il futuro del tennis. A tutti spieghiamo il progetto e tutte le novità positive. Credo che dopo la prima edizione la maggior parte dei dubbiosi si convincerà della bontà di questa nuova formula e si entusiasmerà. A Madrid poi si giocherà sul veloce indoor, come alle Finals di Londra, da cui i top players potranno facilmente arrivare con due ore di volo». Rafa Nadal è già convinto… «Sì, adora il nuovo format ed è dalla nostra parte, ma non solo per l’amicizia che ci lega. Lui è un professionista molto puntiglioso e durante la stagione ci darà una mano e cercherà far capire ai colleghi quanto sia positivo il cambiamento». Questo format resterà tale o potrebbero esserci modifiche? Molti si lamentano della data. «È un work in progress, ci stiamo confrontando con Atp, Slam e Itf per cercare di risolvere i problemi, a partire da quello della data. Fidatevi, questa Davis vi conquisterà».
Torino Finals (Roberto Bertellino, Tuttosport)
È il tecnico per eccellenza della Fit in quanto a organizzazioni, Sergio Palmieri. Lo testimoniano le direzioni in essere degli Internazionali BNL d’Italia, delle Next Gen Atp Finals di Milano, da domani anche delle finali di serie A1 maschile e femminile al Palatagliate di Lucca. È lui a condurci in anteprima nelle pieghe della candidatura italiana e torinese alle Atp Finals, quello che un tempo chiamavano Masters, per il quinquennio 2021-2026. «La Fit ha presentato la candidatura di Torino ad ospitare le Atp Finals supportata dal Governo, dal CONI e dalle Istituzioni locali, Comune e Regione, espletando dunque la formalità iniziale durante le Atp Finals di Londra nello scorso novembre. Ora seguiranno le fasi di approfondimento circa le credenziali della stessa. Il prossimo 11 dicembre i responsabili dell’Atp verranno a Torino e li accompagneremo in visita alla città, con logica tappa all’impianto di gara ma non solo.Il 14 dicembre verrà comunicata la short list delle 3 città candidate e scelte per dar vita all’ultima selezione. La decisione definitiva verrà presa a meta marzo quando il board Atp si riunirà a Indian Wells» […]. C’è anche Londra: «Londra non farà come le altre candidate che hanno presentato richiesta e apposita documentazione. Qualora nessuna delle nuove città proposte andasse a soddisfare i criteri richiesti dall’Atp ecco che Londra rientrerebbe in corsa dopo aver ospitato per tante edizioni la manifestazione». Quali le sue sensazioni? «Mi piace essere ottimista – prosegue Sergio Palmieri – e in ogni caso dico che abbiamo fatto e stiamo facendo tutto con grande cura e con le migliori credenziali. In campo sono scesi tutti e con trasporto. Governo, Fit, Coni e Istituzioni rappresentano garanzie assolute di forza del progetto e di voglia di competere fino al termine. La Fit ha già dimostrato di saper organizzare a dovere grandi eventi come gli Internazionali BNL d’Italia e le Next Gen Atp Finals. Considero positivamente che l’ATP venga a farci visita prima di diramare la short list, è anche un atteggiamento di riguardo nei nostri confronti». Il Pala Alpitour, già Palaolimpico dell’archistar Arata Isozald è arena di livello. «Un impianto assolutamente degno di ospitare una grande manifestazione come le Atp Finals. Ha già dimostrato nel recente passato, vedi i Mondiali di volley e il Preolimpico di basket, di rispondere a tutte le esigenze del caso e di poter accogliere un grande pubblico, di 15.000 persone. Inoltre Torino ha una felice collocazione geografica e certo non si tratterebbe di un evento soltanto “cittadino”. È facilmente raggiungibile da Milano e Genova, dalla Francia, dalla Svizzera e dall’Austria e pertanto ha enormi potenzialità. Proprio quelle che verranno a verificare i responsabili nei prossimi giorni». Fiducia, dunque, e sinergie, anche se la Sindaca di Torino Chiara Appendino preferisce attendere la visita del giorno 11 per rilasciare nuove dichiarazioni ufficiali, dopo la “missione” a Londra in occasione delle ultime Atp Finals. La Regione Piemonte nella persona del suo governatore Sergio Chiamparino ha ricevuto i rappresentanti di Fit e Coni e un suo coinvolgimento sembrerebbe possibile anche dal punto di vista economico […].
Aspiranti campioni a scuola del mondiale Cilic (Marco Lobasso, Mattino)
Napoli abbraccia un fuoriclasse del grande tennis. È Marin Cilic che proprio una settimana fa con la sua Croazia è diventato campione del mondo vincendo in Francia l’ultima Coppa Davis con la formula classica. Il top ten mondiale, oggi numero 7 e nel gennaio scorso numero 3, sarà domani al Tennis Club Napoli (ore 15) per un incontro con i suoi tifosi e con i tantissimi bambini delle scuole tennis del club della Villa e delle altre strutture di Napoli e provincia. L’evento è promosso da Capri Watch che la settimana scorsa ha dato già vita a una giornata napoletana all’Accademia Tennis dedicata ai due tennisti azzurri Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego. Due ore di full immersion con i giovanissimi tennisti, insegnando un po’ dei segreti del suo grande tennis che l’ha condotto a vincere gli Us Open nel 2014 e a raggiungere la finale a Wimbledon nel 2017 e ad arrivare a un passo dai primi tre grandi del tennis, Federer, Nadal e Djokovic. Dopo i tradizionali palleggi sul campo centrale «d’Avalos», Marin si dedicherà alle mille domande dei bambini presenti in Villa e alle tradizionali foto ricordo con le scuole tennis. «Marin ci sta regalando soddisfazioni immense e il gesto di voler condividere il suo tennis e le sue esperienze di grande campione mondiale con i ragazzi delle scuole tennis, a Capri come a Napoli, rappresenta per noi qualcosa di speciale», ha spiegato il Ceo di Capri Watch Silvio Staiano, che ha ideato la giornata dedicata al top ten mondiale. Proprio Cilic aveva annunciato la venuta a Napoli con un messaggio video: «Vi farò una sorpresa, sarò da voi al più presto per festeggiare con Capri e con Napoli una stagione per me stupenda». Promessa mantenuta e domani sarà in città […].