Federer torna “Express” a Basilea ma in finale trova… Copil!

da Basilea, i nostri inviati Lorenzo Colle e Luca De Gaspari

LA LEZIONE DEL MAESTRO – La semifinale più attesa degli Swss Indoors è stata molto diversa dalle attese: vi erano in campo due giocatori uno di 37 anni tale Roger Federer, presumibilmente in declino e uno dei giovani più caldi del circuito a ridosso ormai della top 15 mondiale, Daniil Medvedev.  Il “vecchio” che aveva avuto difficoltà palesi per tutta la settimana specialmente con il servizio, ha riavvolto il nastro del tempo chiudendo uno spettacolare primo set in 19 minuti che ha tramortito il russo.

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CI VEDIAMO DA MARIUS –  La prima semifinale dell’edizione 2018 degli Swiss Indoors Basel regala una grande sorpresa: Marius Copil elimina Alexander Zverev, seconda testa di serie del torneo, e si qualifica per la seconda finale della sua carriera, la prima in un ATP 500. Con questo risultato, il romeno diventa il primo giocatore proveniente dalle qualificazioni a raggiungere l’ultimo atto qui a Basilea dal 2005, quando a riuscirci fu Marcos Baghdatis. La sua posizione di numero 93 del mondo (da lunedì sarà come minimo numero 60, best ranking) fa di lui anche il finalista con la classifica più bassa dai tempi di Patrick McEnroe nel 1994 (n° 100).
Entrambi i giocatori entrano in campo senza ancora aver perso un set in tutto il torneo, qualificazioni comprese per quanto riguarda Copil. Le premesse non sembrano buone per il romeno che inizia mettendo pochissime prime in campo e offrendo una palla break già nel quinto game. Una controsmorzata larga di Zverev lo grazia e Copil lo punisce nel gioco successivo. Il tedesco sembra essere fin troppo consapevole della propria superiorità da fondocampo e si limita a mantenere il palleggio senza forzare eccessivamente. Copil dal canto suo non fa sconti e va a prendersi con coraggio ogni centimetro lasciato dal tedesco. Al momento di chiudere, annulla due palle break e poi sigilla il set con l’ennesimo serve&volley vincente. In avvio di secondo set, Zverev è nervosissimo. Commette errori inusuali e continua a parlare da solo o con il suo angolo dopo ogni colpo sbagliato, ma anche dopo ogni bel vincente di Copil. Il romeno invece continua a giocare bene: viene a rete senza paura, inganna spesso Zverev con la palla corta e usa sapientemente lo slice per mischiare le carte. I servizi però la fanno da padroni e senza troppi scossoni si approda al tiebreak: Copil prova a scappare sul 4-2, ma si fa recuperare e sul 6-7 (dopo un primo set point sprecato da Zverev con una orrida volée), subisce la pressione del tedesco che lo forza all’errore. Il terzo set è ancora più lineare del secondo, entrambi servono fortissimo (il tachimetro di Copil fa registrare picchi vicino ai 240 km/h con discreta continuità) e in risposta non riescono a fare molto. La sorpresa si concretizza nel decimo gioco, nel quale il maggior coraggio di Copil ha la meglio sull’attitudine conservativa e nervosa di Zverev. Bel passante di rovescio, rovescio largo di Zverev, rovescio vincente al termine di uno scambio tutto in spinta e risposta profonda con conseguente facile chiusura a rete: game, set&match Copil. “Ero arrivato qui pensando di cercare un paio di vittorie per poter rimanere dentro la top 100“, dichiara sorridente e quasi incredulo in conferenza stampa. “Ho tentato di mischiare molto le carte per non dargli ritmo. Palle lente, palle rapide, slice…Il piano era quello e ha funzionato. Giocare contro Roger sarebbe un grande regalo.”

Risultati:

[1] R. Federer b. [7] D. Medvedev 6-1 6
[Q] M. Copil b. [2] A. Zverev 6-3 6-7(6) 6-4

Il tabellone completo