Challenger: Italia protagonista con Fabbiano e Baldi. Karlovic risorge
Settimana da record per l’Italia dei Challenger. Thomas Fabbiano e Filippo Baldi firmano il 13esimo e il 14esimo successo stagionale, rispettivamente a Ningbo e a Ismaning, raggiungendo così l’Australia, a quota 14. Fabbiano, 29 anni e attuale n. 106 ATP, si impone in finale del torneo cinese sull’indiano Praynesh Gunneswaran, suo coetaneo e n. 146 del mondo. In tabellone c’era anche Federico Gaio, fermatosi ai quarti proprio per mano del collega pugliese. Per Thomas, che nel mese di settembre aveva raggiunto il suo best ranking salendo alla 70esima posizione in classifica, si tratta del sesto trofeo Challenger in carriera. “Sono felicissimo per questo trofeo. È stata una settimana intensa, ho alternato momenti di buon tennis ad altri meno brillanti ma credo che la chiave sia stata la grande voglia di vincere che avevo dentro“. Fabbiano rimarrà in Cina per disputare il challenger di Liuzhou, in cui dovrà affrontare ancora Federico Gaio al primo turno.
Bellissima performance anche per Filippo Baldi in quel di Ismaning. L’azzurro, 22 anni e n. 176 del mondo, alla prima finale si regala il suo primo successo a livello Challenger superando al round decisivo il francese originario dell’Uzbekistan Gleb Sakharov con un doppio 6-4. In un’intervista rilasciata a Sportface, il giocatore italiano ha rimarcato le sue ambizioni: “Adesso bisogna chiudere bene la stagione, fare un’ottima preparazione e poi andare a giocare le quali in Australia“.
Da notare come, in semifinale, il lombardo abbia sconfitto Ugo Humbert, la nuova stellina francese NextGen reduce dal successo di Ortisei: “Contro di lui ho giocato la miglior partita del torneo, ho espresso un ottimo tennis ricco di vincenti“, ha raccontato Filippo nella stessa intervista. Entrambi saranno in campo a Brest questa settimana, e Humbert si giocherà assieme a Munar e Mmoh le residue speranze di attaccare la settima posizione di Rublev nella Race to Milan, ultima utile a qualificarsi per le Finals di Milano. Lorenzo Sonego, Stefano Travaglia e Matteo Viola gli altri italiani presenti nel tabellone del torneo vinto da Baldi: Viola è arrivato fino ai quarti, fermato dallo stesso Humbert.
IVO KARLOVIC RISORGE – A quasi 40 anni, il “gigante” croato (211 centimetri!) torna a far parlare di sé conquistando la prima edizione del Challenger di Calgary. A 39 anni e sette mesi supera in finale l’australiano Thompson (101 ATP) e diventa così il più anziano vincitore Challenger della storia superando Dick Norman che si era imposto in un torneo della stessa categoria in Messico nel 2009, all’età di 38 anni e un mese. Grazie alla vittoria a Calgary e alla recente finale a Monterrey persa contro David Ferrer, Ivo si avvicina di nuovo alla Top 100. Ex n. 14 ATP e vincitore di 8 titoli in singolare, il croato non si imponeva in un Challenger da ben sette anni. L’ultimo successo ATP risale al 2016 con la vittoria a Cabos San Lucas.