Del Potro è un martello: rimontato Isner, è in semi allo US Open
dalla nostro inviata a New York
[3] J. M. del Potro b. [11] J. Isner 6-7(5) 6-3 7-6(4) 6-2
Nel primo pomeriggio di New York, su un Arthur Ashe bollente, seppur l’aria sia più respirabile rispetto alla serata di ieri, va in scena il capitolo numero 12 della sfida tra Juan Martin Del Potro, testa di serie numero 3 del torneo, e John Isner, numero 11. Per ben 7 volte è stato Del Potro ad avere la meglio su John, incluso l’ultimo match di ottavi di finale disputato quest’anno sulla terra rossa del Roland Garros. A Parigi Juan Martin ha conquistato nettamente la vittoria per tre set a zero, con un periodico 6-4. Anche a Flushing Meadows è DelPo ad avere la meglio, in una partita sicuramente più combattuta di quella giocata su suolo francese.
DelPo fino a oggi non aveva ancora smarrito un set, ma ci pensa Isner già nel primo parziale a spezzare il trend positivo dell’avversario. Nel corso del set, in realtà è Juan Martin ad avere due occasioni per ottenere un break, ma Isner si aggrappa al proprio incredibile servizio e si salva. John, dal canto suo, non riesce mai a infastidire realmente Del Potro nei turni in battuta, ma riesce a trascinare l’argentino al tie-break. John vola subito a condurre 6 punti a 3, ma Juan Martin, al servizio, annulla le prime due palle del set. Quando tocca a Isner servire, però, DelPo non può nulla e cede il parziale al giocatore di casa.
Del Potro inizia il secondo set concentrato e determinato. Isner nel quarto game si trova sotto 0 – 40, prova a lottare, ma Juan Martin, al secondo tentativo, conquista il primo break dell’incontro. Sugli spalti dall’angolo di tifosi argentini si alza l’ormai famoso grido “DelPo, DelPo”. Juan Martin non ha problemi nel tenere i propri game al servizio e a chiudere 6 giochi a 3. Del Potro infatti ha alzato il livello anche in battuta: seppur il conto degli ace sia in favore di Isner (15 a 9 nei primi due set), la percentuale di punti conquistati sulla prima di servizio arride all’argentino (89% contro 76% nei due parziali). Fino a qui John ha regalato al numeroso pubblico molti più vincenti, ben 36, ma anche qualche errore non forzato di troppo, 27, incluso un rovescio out con il quale cede a Juan Martin l’ultimo punto del secondo set. Del Potro, invece, è stato molto regolare limitando gli errori, solamente 5, a fronte di qualche vincente in meno, 24.
Prima dell’avvio di terzo set i due giocatori escono dal campo per cambiare la maglietta e provare a respirare qualche minuto. Isner appare molto più provato dal caldo rispetto a Del Potro. John prova ad abbreviare gli scambi, cercando sempre la soluzione definitiva, esponendosi così a rischi elevati. Quando però gli scambi si allungano è Juan Martin ad avere la meglio nella maggior parte dei casi. Nel quarto gioco DelPo si distrae e John ottiene le sue prime due palle break, ma l’argentino le annulla. Tra gli incitamenti del pubblico per John e i cori da stadio riservati a Juan Martin dal nugolo dei suoi connazionali, si arriva nuovamente al tie-break. Del Potro, al contrario del primo set, gioca concentrato fin dai primi scambi e ottiene due mini-break che gli permettono di chiudere il discorso terzo set alla prima occasione utile.
Dopo i 10 minuti di pausa, introdotti per combattere l’emergenza caldo, è ancora Del Potro a imporre il proprio ritmo e a piazzare il break già nel secondo game. Isner tenta di pareggiare i conti nel quinto gioco, ma Del Potro si aggrappa al proprio servizio e si salva. Juan Martin continua ad avere una percentuale impressionante di punti conquistati in battuta sulla prima palla (a fine incontro conferma l’89 %). Al cambio campo sul punteggio di 5-2 in favore di Delpo, entra il fisioterapista a trattare i muscoli delle gambe dell’argentino. Isner, sconsolato, serve per rimanere nell’incontro e si arriva ai vantaggi. Delpo vede il traguardo e con un diritto si guadagna la prima palla della vittoria. John sbaglia la prima di servizio e affossa in rete un dritto facile. Juan Martin ringrazia e, dopo 3 ore e 31 minuti, vola in semifinale e attende il vincitore della sfida tra Nadal e Thiem.
“Ahiaiai… (sorride). Sono contento di essere in semifinale nel mio torneo preferito, sono sopravvissuto grazie al servizio in un paio di momenti chiave della partita. Lotta epica, durissima. Durante la pausa ho fatto una doccia, mi sono fasciato le caviglie, mi sono disteso sul tavolo, e poi non volevo tornare in campo! Con questo caldo è impossibile giocare a tennis, ma lo facciamo per la gente meravigliosa che c’è qui. Cercherò di stare concentrato in hotel adesso, mi piacerebbe stare con i tifosi venuti qui dall’Argentina, e bere birra con loro, ma sarebbe pericoloso per me! Ma apprezzo tanto lo sforzo che hanno fatto per venire fino a qui a sostenermi”.