US Open: Serena si distrae ma va, quarto di fuoco con Pliskova

da New York, i nostri inviati

SERENA PARTE SPRINT – Il primo set è senza storia: 24 punti a 6 per Serena, 6-0 con tre break in 18 minuti. Poco da commentare, Kaia sembra molto contratta, non riesce a spingere con efficacia anche palle semplici, dall’altra parte Williams risponde benissimo e al servizio è ingiocabile. In avvio di secondo set però la musica cambia rapidamente, nel primo game tre errori di serena e una gran risposta – finalmente, non ne aveva messa in campo una – di Kanepi, ed è break. Kaia si sbolcca all’improvviso, inizia a battere molto bene, Serena sbaglia diverse accelrazioni. In qualche caso, Kanepi sceglie di giocare degli strettini molto intelligenti, al posto delle sue solite botte semipiatte, e gli spostamenti laterali e in diagonale verso avanti fanno soffrire la statunitense.

KAIA SPINGE E PAREGGIA – Sotto 4-2, Williams urla un paio dei suoi “C’mon!”, ma questo non impedisce a Kaia di brekkarla ancora, molto bello uno scambio chiuso dal dritto dell’estone che riceve l’applauso sportivo di Serena. Che però consegna il game con un doppio fallo grave per lei. Al servizio sul 5-2, Kanepi subisce tre gran vincenti di Williams, e il conseguente contro-break. I vincenti aumentano per entrambe, ora il match è appassionante, si arriva al 5-4, quando Kanepi va due volte a set-point picchiando come un fabbro, Serena gleli annulla con altrettanti vincenti, ma poi cede, ed è 6-4 per Kaia, che non aveva mai vinto un set con la statunitense nei 4 confronti diretti precedenti. L’Arthur Ashe mormora, perplesso, in effetti non se lo aspettava nessuno un ribaltone simile dopo il primo set.

GRINTA WILLIAMS – Il volume degli incitamenti per Serena sale, lo stadio è tutto per lei, sale anche il volume delle urla che la 23 volte campionessa Slam caccia quando mette a segno l’accelerazione che le dà il break del 2-0 nel terzo parziale. Williams rischia di rimettere in corsa l’avversaria, che ha una palla break nel terzo game, ma incassa un gratuito di Kanepi, e poi con due bastonate di servizio sale 3-0. In questo momento, 40 vincenti Serena (20 errori), 18 vincenti e 15 errori Kaia, il livello è più che buono, il gioco è rapidissimo, siamo a metà terzo set ed è passata appena un’ora e 20. La battuta di Willliams funziona alla grande, ben 29 “unreturned serves”, servizi che non sono stati ribattuti in campo, di cui 15 ace, sono numeri importanti, in particolare a livello femminile. Si arriva al 4-1 per Serena, Kaia tiene botta (letteralmente, si stanno prendendo a pallate) come può, accorcia andando 2-4, ma l’impressione è che passato il momento di (mezza) crisi ormai Williams abbia addentato la partita, difficile pensare che permetta all’avversaria di rientrare. Il “C’mon!” (ne ho contati 5-6 finora) con cui Serena sottolinea il punto che la manda 5-2 ne è un sintomo. Due game dopo, infatti, un passante di dritto decreta il 6-3, e manda Williams ai quarti, dove affronterà Karolina Pliskova, in una interessante rivincita della semifinale del 2016 vinta qui dalla ceca (precedenti totali, 1-1).

Lei stava rispondendo tanto forte, ho dovuto spingere anche le seconde palle. parita difficile, bravissima Kaia. Ho migliorato la mia condizione fisica rispetto a Wimbledon, tornare in forma dopo aver avuto la mia bambina è stato difficile. Se potessi passerei tutto il giorno con la ia famiglia, Olympia dorme sempre con me nel lettone. lei è già la mia migliore amica! Spero di continuare a giocare bene, amo questo pubbico. Sono praticamente cresciuta in questo campo, ci ho giocato la prima volta quando avevo tipo 15 o 16 anni, è casa mia qui”, racconta una raggiante Serena a fine match.

 (Luca Baldissera)

KAROLINA CONVINCE – Una concreta Karolina Pliskova, testa di serie numero 8, sconfigge in due set la numero 17, Ashleigh Barty. Nei precedenti incontri Barty aveva avuto la meglio in due occasioni su tre. Sul Louis Armstorng Pliskova indossa un completo a stelle che ben si intona al gonnellino a righe di Barty. Nel primo set Karolina è brava a concretizzare l’unica palla break che Ashleigh le concede proprio in apertura d’incontro. Barty entra, poi, rapidamente in partita e ha ben tre possibilità di pareggiare il conto dei break, ma Karolina è lucida e le annulla tutte. Nel decimo gioco Pliskova esegue un ottimo turno di servizio e, con l’ennesima discesa a rete, costringe l’avversaria all’errore, prendendosi il set.

Il secondo parziale si sviluppa sulla falsa riga del primo. Karolina ha solamente un’occasione per strappare il servizio a Ashleigh, nel corso del terzo gioco, e ne approfitta. L’incontro è piacevole e il pubblico sugli spalti si diverte, ma, seppur Barty in alcune occasioni metta in difficoltà Pliskova, il risultato non sembra mai in discussione. Karolina serve per il match nuovamente nel decimo gioco e con due servizi consecutivi che costringono Barty all’errore, vola ai quarti di finale. Pliskova ha mostrato un’ottima forma sia mentale che fisica, chissà che non riesca a raggiungere la finale del torneo, come nel 2016. Ora per lei la vincente tra Serena Williams e Kaia Kanepi.

Chiara Gheza

(in aggiornamento)

Risultati:

[17] S. Williams b. K. Kanepi 6-0 4-6 6-3
[8] Ka. Pliskova b. [18] A. Barty 6-4 6-4

[3] S. Stephens vs [15] E. Mertens
[19] A. Sevastova vs [7] E. Svitolina

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