US Open: parole, parole, parole. Zverev: “Cosa è successo oggi? Ho perso!”
da New York, la nostra inviata
Roger Federer: “Non ho nessuna superstizione legata al numero 8. Semplicemente è il mio numero preferito perché sono nato l’8/8/81. Anche sul campo non sono superstizioso. Non ho paura di calpestare le linee. Non mi importa su quale panchina mi siedo né con quale racchetta comincio. Per fortuna no. Ho sempre detto che anche nel box il mio team non deve mantenere sempre gli stessi posti, ma possono sedersi dove vogliono”.
Kevin Anderson: “Sul Louis Armstrong c’è un rumore costante durante tutta la partita, mentre ovviamente per i giocatori di tennis è meglio il silenzio. Ma la cosa più fastidiosa è quando nel silenzio senti rumori improvvisi. Quando è costante, in realtà è più facile da affrontare”.
John Isner: “Se mio figlio nascerà durante il torneo proverò ad andare a casa e tornare. Nel caso però nasca il giorno in cui ho una partita questo non sarà possibile e mi perderò il momento. È qualcosa che non posso controllare. Vedremo cosa accadrà”.
Nick Kyrgios: “Penso che Roger sia un’eccezione. Se chiunque altro avesse fatto quel colpo (il recupero in corsa con la pallina che passa fuori dal palo della rete, ndr) contro di me non sarei stato molto felice. Ma lui è Roger. Ero abbastanza felice” (sorride).
Madison Keys: “La mia superstizione è di non avere una routine. Così non mi sveglio mai alla stessa ora. Non mi vesto mai nello stesso modo, cerco solo di fare le cose sempre in modo diverso. Non mi fossilizzo mai su un’abitudine. Questa è la mia superstizione”.
John Millman: “Prima di tutto, se avessi saputo di dover fare la conferenza stampa nella sala principale mi sarei attrezzato, l’aria condizionata qui è accesa, fa freddo (gli inviati a New York confermano! ndr). Non ero mai stato prima in questa sala”.
Nick Kyrgios (2): “Roger e io abbiamo due caratteri completamenti diversi, ma potrei prendere spunto da lui. Il modo in cui si comporta in campo, il suo contegno, è sicuramente da imitare. Non voglio cambiare me stesso, ma potrei sicuramente prendere esempio da come si comporta in certe situazioni. Lui alla fine è il modello per chiunque voglia giocare a tennis”.
Domanda: “Cosa pensi di quello che è successo oggi sul campo?”.
Alex Zverev: “Ho perso. Ecco cosa è successo!”.
Naomi Osaka (dopo il doppio bagel inflitto a Sasnovich): “Adesso mi sento come se avessi mangiato 500 bagels con il salmone affumicato” (sorride).