US Open: cinico Raonic, ma Stan sta tornando
[25] M. Raonic b. [WC] S. Wawrinka 7-6(6) 6-4 6-3 (da New York, Vanni Gibertini)
Una delle invenzioni di questa edizione 2018 dello US Open è stata la sessione serale sul nuovo stadio Louis Armstrong, e a giudicare da questa serata inaugurale del weekend lungo del Labor Day, quello che decreta la fine dell’estate, l’idea è stata certamente un successo. Pubblico numeroso ed entusiasta, partecipazione entusiasta al match che ha regalato uno splendido confronto di stili ma che purtroppo non è stato accompagnato dall’equilibrio che solitamente caratterizza le sfide memorabili.
Due ex n.3 del mondo, reduci da un lungo periodo di guai fisici che li hanno tenuti fuori dal giro che conta per tanto tempo, sono finalmente tornati vicini alla loro forma migliore per recuperare le stagioni perdute, soprattutto quella 2017 che per entrambi è stata un incubo. Il pubblico li conosce, un buon numero di canadesi hanno fatto il viaggio fino a New York per sostenere il loro connazionale, oltre che il giovane virgulto Shapovalov che poche ore prima si era arreso solo 6-4 al terzo contro Kevin Anderson.
Un Raonic votato con grande costanza al serve&volley sfida le bombarde di Wawrinka forte dei suoi servizi “supersonici” e dei suoi kick altissimi. Lo svizzero si prende qualche metro in più in risposta sulla seconda da sinistra per poter sbracciare con il suo rovescio, mentre rimane più vicino alla riga di fondo in tutte le altre situazioni, soprattutto da destra per non concedere un angolo eccessivo sugli slice esterni.
È nel tie-break del primo set che si decide gran parte della partita: Wawrinka conquista il minibreak sul primo punto con una splendida combinazione di passanti bassi chiusi da un recupero di rovescio sulla stop-volley. Il suo vantaggio di 3 punti a zero però si dissolve in un attimo causa di un diritto anomalo che finisce in corridoio. Stan ritorna avanti sul 4-4 con una splendida combinazione risposta-rovescio su una prima a 135 miglia orarie di Raonic, ma con due set point a disposizione sul 6-4 infila tre errori gratuiti da fondo nei successivi quattro punti che gli costano la sconfitta nel primo parziale.
Il gioco è solidamente nelle mani di Wawrinka, che ovviamente in fase di risposta fa quello che può, ma da fondo mena le danze su un Raonic che però è molto efficiente in difesa, soprattutto con il rovescio slice. Nonostante la ricerca quasi continua della reta da parte del canadese sulla propria battuta, è paradossalmente lui ad essere il più utilitaristico: sul 4-4 approfitta di tre errori da fondo di Wawrinka e sulla successiva palla break gioca un passante lento e basso su cui lo svizzero mette la volée in rete. Nella rete ci finisce subito dopo anche la Yonex di Stan, scagliata sul marchio Mercedes in segno di stizza, perché è chiaro a tutti i presenti che anche il secondo set sta prendendo la strada di Milos, anche se sul 7-6 5-4 per il canadese lo schermo gigante fa sapere che è Wawrinka ad aver vinto un punto in più fino a quel momento.
L’uomo della maglietta “I love NY”, che regolarmente si palesa a Flushing Meadows ad intrattenere gli spettatori (e Novak Djokovic) durante il torneo, si esibisce nel suo solito balletto nella pausa tra i set, ed il pubblico si scatena in un battimani ritmato. Il terzo parziale segue lo stesso canovaccio del secondo: Wawrinka mena fendenti da fondo, Raonic resiste con il servizio e raccoglie il break quando il suo avversario gli concede qualche errore.
Due ore e nove minuti di pura sostanza per Milos che avanza alla seconda settimana dello US Open dove incontrerà lo statunitense John Isner nella più classica delle battaglie tra bombardieri sopra i due metri che ai loro servizi micidiali hanno saputo col tempo completare il loro tennis con diritti temibili ed una eccellente tenuta fisica.
[20] Borna Coric b Daniil Medvedev 6-3 7-5 6-2 (Michele Pascolini)
Poco dopo le simultanee e combattutissime sconfitte di Kachanov e Shapovalov, si contendono la scena altre due speranze certe dell’ATP. Età, classifica e titoli sono dalla parte di Coric, ma Medvedev è in forma dopo la recente vittoria a Winston Salem. Al di là di ogni cifra e statistica, la partita – a tratti contratta – dimostra chiaramente che è proprio il tennis di Coric ad essere nettamente superiore. Borna prende il sopravvento fin dalle prime battute di ogni set e, a parte un passaggio a vuoto sul 5-3 nel secondo set, non corre nessun rischio. Molto duttile e maturo tatticamente, sembra sapere sempre cosa fare, ad ogni punto e ad ogni colpo: ne dà testimonianza il quindici che riesce a vincere recuperando uno smash del russo e che in definitiva gli frutta il break nel terzo set.
Trova soprattutto col velenoso back di rovescio il modo di destabilizzare il ritmo di Daniil, oppure ribadisce cross di dritto sempre più stretti per metterlo alle corde, arroccato com’è sulla linea di fondo. Il dritto di Borna – colpo su cui ha lavorato molto – gli fa spesso prendere le redini dello scambio, che non disdegna di chiudere a rete. Qui però non si attesta sempre correttamente, ditelo a Riccardo Piatti!, e sciupa qualche punto di troppo.
Il russo ha mostrato oggi un gioco più monotono, e oggi molto contratto e falloso: i sei break complessivi patiti al servizio e il 49% di prime in campo ne rendono pienamente conto. Il nervosismo di Medvedev peraltro è subito emerso, quando dopo due giochi è andato a cambiare la racchetta. Però la tensione problematica non era quella delle corde, quanto quella emotiva: il peso di questa partita lo ha schiacciato troppo privandolo di incisività. Nel volgere della partita gli va dato atto di aver cercato di cambiare qualcosa, introducendo palle corte e discese a rete, ma non è bastato. Una curiosità: da metà del secondo set entrambi i giocatori hanno invocato varie volte il falco, vedendosi a ragione risarciti di numerose chiamate erronee. Al prossimo turno Coric fronteggerà il vincente di del Potro vs Verdasco, in una partita che promette miglior spettacolo.
(in aggiornamento)
Risultati:
[1] R. Nadal b. [27] K. Khachanov 5-7 7-5 7-6(7) 7-6(3)
N. Basilashvili b. G. Pella 6-3 6-4 1-6 7-6(4)
[9] D. Thiem b. T. Fritz 3-6 6-3 7-6(5) 6-4
[5] K. Anderson b. [28] D. Shapovalov 4-6 6-3 6-4 4-6 6-4
[3] J.M. del Potro vs [21] F. Verdasco
[20] B. Coric b. D. Medvedev 6-3 7-5 6-2
[11] J. Isner vs D. Lajovic 7-6(8) 6-7(6) 6-3 7-5
[25] M. Raonic b. [WC] S. Wawrinka 7-6(6) 6-4 6-3