Tennis 

Anche le donne possono cambiarsi la maglietta: WTA in difesa di Cornet

Pietro Scognamiglio 164 Visualizzazioni , , , , , , , , , , , , , ,

Il caso è rientrato nell’arco di una giornata. Facendo passare, nel frattempo, un messaggio essenziale nella sua banalità. Non c’è nulla di male, nel 2018, nel vedere sul campo da tennis un’atleta in top sportivo. Alizè Cornet, eliminata al primo turno da Johanna Larsson, lascia così il segno in questo US Open per la surreale vicenda che l’ha vista protagonista, insieme a un arbitro troppo fiscale. Di rientro dall’heat break, necessario per combattere la calura newyorkese,  la francese si è tolta la maglietta per indossarla immediatamente al contrario. Il chiaro obiettivo era solo diminuire l’impatto del sudore sulla pelle. Dalla sedia le è arrivato un warning per condotta antisportiva, detonatore di immediate polemiche. Su Twitter è stata Judy Murray, nei panni dell’avvocato di genere, a far presente come il provvedimento le suonasse assurdo visto che agli uomini il cambio di maglia è consentito liberamente.

L’iniziativa del giudice di sedia è stata subito presa di mira dalla WTA, che si è affrettata a pubblicare una nota ufficiale dal chiaro indirizzo: “La violazione del codice che la USTA ha inflitto ad Alize Cornet durante il suo match è stata ingiusta e non basata su regole della Women’s Tennis Association, poiché la WTA non ha regole specifiche in merito al cambio di abbigliamento in campo. La WTA è sempre stata e sarà sempre in prima linea per le donne e per lo sport delle donne. Alize non ha fatto nulla di sbagliato“.

La strigliata è giunta subito a destinazione, costringendo la federazione USA a correggere a sua volta il tiro con un comunicato che chiarisce come l’iniziativa dell’arbitro non abbia tratto ispirazione dal regolamento. “Tutti i giocatori possono cambiare le loro magliette quando sono seduti sulla sedia – si legge – senza che questa sia considerata una violazione. Ci dispiace che un provvedimento disciplinare sia stato indirizzato ad Alize Cornet. Abbiamo chiarito il regolamento così da fare in modo che ciò non accada più in futuro. Le giocatrici, se desiderano, possono anche cambiarsi in un locale più riservato nelle vicinanze del campo, senza che ciò venga considerato un toilet break“.