US Open: Giorgi, tante occasioni perse, avanza Venus Williams

[16] V. Williams b. C. Giorgi 6-4 7-5  (da New York, il nostro inviato)

CAMILA, SI POTEVA FARE MEGLIO – Il catino torrido del nuovo Louis Armstrong Stadium accoglie Camila e Venus alle 13 ora locale, e le condizioni di gioco veramente difficili si fanno subito sentire per entrambe. Tanti errori non forzati nei primi game, con palle break a grappoli (5 per Giorgi, 4 per Willimas), ne esce un 2-2 con un servizio perso per ciascuna, per prima avanti l’azzurra nel terzo game, subito raggiunta dalla statunitense. 20 errori totali, 4 vincenti finora, non si può dire sia un bel match onestamente. Venus è la prima a tenere la battuta con autorità, sale 3-2, l’impressione è che Camila cerchi troppo spesso l’uno-due, mentre con una grandissima incontrista e picchiatrice come Williams, però 38enne, sarebbe forse il caso di provare a farla stare in campo il più possibile, manovrando senza cercare l’immediata soluzione dello scambio. Ma sappiamo bene qual è la natura e l’istinto di Giorgi, ce la teniamo così com’è, sicuramente con lei almeno il divertimento è assicurato. Nel frattempo, sale il livello del tennis di entrambe, riguardo alla concretezza se non con i vincenti veri e propri. Sul 4-3, un brutto game di servizio dell’azzurra le costa il secondo break, consegnato a Venus con un doppio fallo, che manda Williams alla battuta per il set. Arrivano due set-point consecutivi, cancellati però alla grande da Camila con altrettanti vincenti, poi tocca a Venus commettere un doppio fallo, che concede l’opportunità di rientrare all’azzurra. Giorgi però spreca male affondando in rete una risposta non difficile, si riscatta subito con una gran manata di dritto, e si prende il secondo break anche lei con un bell’attacco, siamo 4-5. Ma subito dopo, ancora un paio di gratuiti di Camila, e un gran dritto di Venus, postano ad altri due set point da affrontare. Spinge Giorgi, annulla il primo, ma il rovescio in rete successivo le costa il terzo break subìto, e il 6-4 per Williams. 47 minuti di partita, Camila 13 vincenti e ben 20 errori, Venus solo 3 vincenti diretti, ma si limita a 13 errori. In particolare, poi, Giorgi trasforma appena il 38% delle prime palle (contro il 68% di Williams), significa che con il servizio non mette praticamente mai in difficoltà l’avversaria, la differenza sta tutta lì.

TROPPI ERRORI – Buon inizio di secondo set per Camila, che brekka in avvio e poi tiene con autorità salendo 2-0. Si è messa a sbagliare parecchio anche Venus ora, 7 gratuiti solo nei primi tre game, la partita rimane bruttina, Giorgi va 3-1, Williams rimane in scia, ma dalla tribuna sembra che la “venere nera” inizi ad accusare qualche lieve difficoltà fisica, verso destra rinuncia a un paio di allunghi, il linguaggio del corpo non è proprio grintoso. Imperdonabili nel game successivo due erroracci di dritto, e un doppio fallo di Camila, che regalano il controbreak a una Venus che sta giocando da ferma. Speriamo che non le costino troppo cari. Il gentile omaggio di Giorgi, purtroppo, rivitalizza anche a livello fisico Williams, che pur in evidente sofferenza (servizi a metà rete, pallate tirate per sfuggire dagli scambi), stringe i denti e da campionessa qual è passa in vantaggio 4-3. Vediamo papà Sergio, negli spalti bassi opposti alla tribuna stampa, che scuote la zazzera grigia. Game laborioso alla battuta per l’azzurra, che ci mette tre vantaggi ad arrivare 4-4, poi tre errori consecutivi di Venus le consegnano altrettante palle break consecutive. Le annulla però Williams, un rimpianto per Camila sulla seconda (risposta di rovescio fallita su seconda palla), poi doppio fallo Venus, quarta opportunità, ma servizio vincente a cancellare anche questa. Bello scambio in pressione per Giorgi, quinta palla break, ma ancora errore Camila. L’impressione è che in questo game girerà tutta la partita. Due bei servizi di Williams, e dopo 12 punti la statunitense va 5-4, costringendo Giorgi a servire per salvare la partita. Quante occasioni non trasformate, accidenti (3 palle break su 12 sfruttate finora), per fortuna il 5-5 arriva senza rischiare troppo. Sul 6-5 per Venus, ottenuto senza fatica, male Camila, con gratuiti e un doppio fallo, ed ecco il match-point: l’errore di dritto (il numero 40, a fronte di 29 vincenti, non ci siamo) dell’italiana manda Williams al terzo turno, ad attendere – probabilmente – sua sorella Serena. Onestamente, un’occasione mancata per Camila, questa Venus si poteva battere.

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