US Open: Lorenzi come un ragazzino, schiantato Edmund in rimonta

da New York, i nostri inviati

La rassegna stampa odierna


P. Lorenzi b. [16] K. Edmund 4-6 6-4 7-5 6-1 (Bruno Apicella)

Il cuore. La forza. La voglia di non arrendersi. L’esperienza di Paolo Lorenzi. C’è tutto questo nel match vinto dall’attuale numero 94 del mondo che, nel primo turno degli Us Open, ha estromesso dal torneo Kyle Edmund (16 ATP). Una vittoria importante per il giocatore italiano, oggi numero 94 ATP, arrivata, dopo i problemi fisici degli ultimi mesi che lo hanno costretto a giocare poco questa stagione e a ripartire dal circuito minore come dimostrato dal challenger vinto a Sopot qualche settimana fa.

Edmund, invece, dopo l’importante risultato centrato a gennaio scorso con la sua prima semifinale agli Australian Open, non è stato capace di dare continuità al suo gioco incanalando una serie di risultati deludenti e sotto le aspettative. L’inglese, infatti, da gennaio ad oggi ha disputato e perso solo una finale nell’ATP 250 di Marrakech e non andando oltre il terzo turno al Roland Garros e Wimbledon. Lorenzi, a 36 anni, invece, continua ad emozionare e emozionarsi mettendo in campo cuore ed esperienza e a New York ritrova il feeling giusto come dimostrano anche gli ottavi giocati lo scorso anno e persi poi con Kevin Anderson.

Il match tra Lorenzi ed Edmund inaugura il programma di giornata sul campo 13 di Flushing Meadows: il sole inizia a battere sul campo mentre dagli spalti si ascoltano le voci dei tifosi inglese incitare il loro beniamino “Go Kyle, go Kyle”. Lorenzi comincia il match in salita: due errori gratuiti, le corde della racchetta subito rotte e il servizio perso. Edmund, dal canto suo, ricambia il favore prima di iniziare a spingere con il dritto dall’impugnatura estrema accorciando subito gli scambi e provando a chiudere il punto. L’italiano cerca di variare il gioco chiamando a rete l’inglese e provando a fargli giocare sempre un colpo in più. E se ad inizio match Edmund è stato poco preciso, alternando buone soluzioni con il dritto ad errori gratuiti, con l’andare avanti del set ha iniziato ad essere più preciso con i colpi di inizio gioco. Aumentando il rendimento al servizio e l’incisività del dritto rispetto alle incertezze iniziale. Grazie ad una solida prima di servizio, il numero 16 del mondo, è riuscito a piazzare bene i campi dentro il campo da gioco e ad ottenere punti facili. L’italiano, però, ha cercato di rimanere attaccato nel punteggio giocando punto su punto e offrendo palle lavorate all’avversario. La potenza di Edmund ha fatto la differenza e gli ha permesso di ottenere il vantaggio decisivo che gli ha dato l’opportunità di chiudere al servizio il primo set per 6 giochi a 4.

I primi game del secondo parziale non sono stati caratterizzati da alcun break: Edmund ha continuato a spingere con la combinazione servizio – dritto; mentre Lorenzi ha voluto verticalizzare il gioco scendendo più volte a rete l’avversario. L’equilibrio è stato rotto nel decimo game, quando, Lorenzi, grazie ad alcune palle più lavorate che hanno mandato in errore l’inglese, è stato in grado di togliergli il servizio. Per Lorenzi sono arrivati due set point: il primo è stato annullato da un servizio vincente di Edmund giocata a 114 miglia orari e il secondo, invece, grazie ad un dritto gratuito dell’avversario, è stato quello che ha permesso all’italiano di riaprire tutto il match. È stato a questo punto che Lorenzi ha iniziato a giocare con più fiducia, mettendo cuore ed esperienza, e, provando a recuperare ogni palla: ad inizio terzo set, nonostante un break subìto, è stato capace di recuperare lo svantaggio e a rimettere in parità il parziale. Edmund si è trovato a servire per portare il set al tie break ma il numero 16 del mondo da un vantaggio di 40 a 0 e servizio ha ceduto il servizio perdendo 4 punti consecutivi. Il numero 94 ATP ha così conquistato il terzo parziale portandosi a 2 set a 1. L’inglese, soprattutto negli ultimi punti del parziale, è apparso fermo e prima dell’inizio del quarto parziale ha chiesto l’intervento del medico. Edmund è sembrato non muoversi bene, forse, un problema fisico legato ai crampi ma è rimasto in campo provando a lottare. Lorenzi, invece, ha continuato a mantenere la giusta concentrazione e dopo 3 ore e 15 minuti è riuscito a conquistare il secondo turno a New York dove, adesso, affronterà l’argentino Guido Pella.

C. Giorgi b. [WC] W. Osuigwe 6-4 6-1 (Vanni Gibertini)

Si era intuito già subito dopo il sorteggio del tabellone che il primo turno di Camila Giorgi avrebbe potuto essere piuttosto agevole. Ed effettivamente il match contro la sedicenne americana Whitney Osuigwe si è confermato piuttosto confortevole per la tennista italiana, che ha visto un solo momento di vera difficoltà nel primo set, quando non è riuscita a chiudere il parziale servendo sul 5-3, e la sua avversaria si è trovata poco dopo con tre chances per il 5-5 che non è però riuscita a sfruttare.

Arrivare sul campo 12 di Flushing Meadows mentre stanno giocando Giorgi ed Osuigwe fa una strana impressione: la porta d’ingresso posizionata a livello della rete offre una vista parziale sul campo solcata a ritmo forsennato da schegge gialle impazzite che viaggiano a velocità supersoniche a pochi centimetri dal nastro. Tutte e due le tenniste spingono a tavoletta sui colpi, con addirittura la sedicenne della Florida che è la prima a cercare di tenere un po’ di più la palla in campo aggiungendo un minimo di parabola alle traiettorie. Putroppo per lei, tuttavia, non è ancora abituata a giocare con continuità a questi ritmi e la regolarità ne risente. La giornata è caldissima, con un’umidità opprimente che diventa ancora più soffocante quando il sole si nasconde dietro qualche sporadica nube. Sedendosi vicini al campo, dove è posizionato anche Sergio Giorgi, il padre di Camila, si riesce a sentire tutte le volte che i colpi super-lisci delle due toccano appena la parte superiore della rete mentre sibilano da una parte all’altra del campo: capita almeno una volta a game, senza peraltro che la cosa convinca le due a giocare in maniera meno rischiosa.

L’avventura della giovane wild card Osuigwe termina dunque dopo un’ora e 13 minuti di gioco lanciando Giorgi verso un secondo turno di grande prestigio congro Venus Williams o Svetlana Kuznetsova.

(in aggiornamento)

I risultati degli italiani:

P. Lorenzi b. [16] K. Edmund 4-6 6-4 7-5 6-1
G. Muller vs [LL] L. Sonego
C. Giorgi b. [WC] W. Osuigwe 6-4 6-1
S. Querrey vs A. Seppi
D. Kudla vs M. Berrettini

Il tabellone maschile – Il tabellone femminile