WTA Eastbourne: Giorgi dura troppo poco, avanza Wozniacki
La costanza, com’è noto, non rientra tra le virtù utili a caratterizzare Camila Giorgi. Capacissima di sconfiggere chicchessia nelle giornate di luna buona, e di perdere con la stessa nobile nonchalance contro la meno qualificata tra le colleghe nei momenti in cui nessun colpo ne vuole sapere di atterrare nel rettangolo, la tennista azzurra, adesso che si è riconciliata con la Federazione si può tornare a chiamarla così, non partiva necessariamente battuta al cospetto di Caroline Wozniacki. Eppure la matassa si è ingarbugliata un po’ troppo per la scarsa pazienza di Camila e al terzo turno ci andrà la danese, per una possibile interessante sfida a Johanna Konta, la quale, proprio tra suoi i gabbiani – risiede a due passi dal Devonshire Park Lawn Tennis Club – cambiò la sua carriera nell’edizione del 2015.
I precedenti, due a due, autorizzavano a sperare in un incontro equilibrato, anche se il due a zero Danimarca sull’erba non era da considerarsi premessa confortante. Come spesso, se non quasi sempre, accade, Giorgi ha fatto e disfatto a piacimento: purtroppo per lei la tendenza alla distruzione quest’oggi è stata nettamente predominante. In ogni caso l’avvio dell’incontro le ha sorriso, quando dopo un laborioso turno al servizio ha strappato la battuta alla numero 2 WTA nel secondo gioco, ma nel momento in cui le cose sembravano essersi incanalate nel modo sperato a Camila s’è spenta la lampadina, un po’ prestino a dire la verità. Il piano s’è fatto sempre più inclinato e il precipizio non ha tardato ad approssimarsi: fallosissima con il colpo d’inizio scambio (appena il 53% dei punti complessivi raccolti, 8 doppi falli) e incline al non forzato di sventata matrice, vera manna per una maestra della regolarità come Wozniacki, Giorgi si è inabissata e ha subito un devastante parziale di otto giochi a zero, riemergendo solo sul 2-6 0-2. Tardi. Un nuovo break nel settimo gioco del secondo set ha chiuso una contesa per la verità piuttosto rapida, e il tardivo tentativo di reazione finale non è valso a salvare una giornata tutto sommato molto negativa.
Poca ciccia nel resto del programma giornaliero. I flash più interessanti sono giunti dall’altro match di secondo turno in cartellone, quello tra Karolina Pliskova e Anastasia Pavlyuchenkova. Partita in controllo e conquistato il primo set, la campionessa in carica si è ritrovata bersaglio dei missili sulle righe della russa nel secondo, prima di recuperare un po’ di margine e chiudere nella frazione decisiva evitando eccessivi patemi. Nelle altre sfide poco da segnalare e pochi problemi per Cibulkova, Kanepi, Radwanska, Buzarnescu e Sabalenka, sebbene queste ultime siano state costrette a rimontare un set di svantaggio a Peng e Vickery, rispettivamente.
Risultati:
Primo turno
D. Cibulkova b. E. Makarova 7-5 6-4
K. Kanepi b. K. Nara 6-2 6-4
A. Sabalenka b. [LL] S. Vickery 4-6 6-0 6-1
M. Buzarnescu b. S. Peng 5-7 6-2 6-1
S-W. Hsieh b. [Q] N. Vikhlyantseva 7-6(4) 6-2
A. Krunic b. [Q] A. Sestini Hlavackova 7-5 6-3
A. Radwanska b. T. Babos 6-3 6-1
A. Van Uytvanck b. [Q] S. Stosur 5-7 7-6(3) 6-3
K. Mladenovic vs [WC] H. Watson 6-7(2) 7-5 6-3
[WC] H. Dart b. [Q] Kr. Pliskova 7-5 3-6 6-3
Secondo turno
[2] Ka. Pliskova b. A. Pavlyuchenkova 6-4 2-6 6-3
[1] C. Wozniacki b. C. Giorgi 6-2 6-3