Federer un’altra faticata: “Ma ora inizio a vedere la luce in fondo al tunnel”(Poli). Riecco Djokovic, 800 vittorie. “Giocherò fino a 50 anni” (Gazzetta). Djokovic dice 800 (vittorie da pro’), Federer in semifinale a singhiozzo (Semeraro)
Federer un’altra faticata: “Ma ora inizio a vedere la luce in fondo al tunnel” (Marisa Poli, La Gazzetta dello Sport)
A due partite dall’obiettivo, un po’ in affanno. Con fatica, molto minore rispetto ai due match point salvati con Paire, come da programmi, per presentarsi da numero 1 nel tabellone di Wimbledon, Roger Federer fa un altro passo verso il decimo titolo ad Halle. Torneo che deve vincere se non vuole subire il controsorpasso di Rafael Nadal proprio alla vigilia dei Championships. FATICA Ottantotto minuti di gioco, due break rimontati nel secondo set, quando l’avversario, l’australiano Matthew Ebden, numero 60 del mondo, è salito 5-3 e ha servito sul 5-4, Federer ha ammesso alla fine: «Ho capito che avrei dovuto sforzarmi al massimo. Le cose non sono venute facili come nelle altre partite. Ma non voglio che diventi un problema, mi porto via tante cose positive. Vedo la luce in fondo al tunnel, al massimo mi mancano altre due partite. Questo mi permette di trovare energia extra». Davanti a un avversario che esce dall’ombra nella stagione dell’erba, Federer non ha fatto faville. Qualche errore di troppo, soprattutto di dritto un livello di gioco elevato soprattutto nel finale del secondo set quando ha collezionato 16 degli ultimi 20 punti. «Sono soddisfatto di aver giocato bene quando ce n’era bisogno» ha detto Federer. «Sono felice di esser riuscito in qualche modo a raddrizzare il secondo set. Quando ti strappano il servizio sull’erba è normale prepararsi per un possibile terzo set, allo stesso tempi devi organizzare una reazione. In questa occasione sono stato bravo a metterla in campo presto». PROVA La serie di partite vinte da Federer sull’erba ora ha raggiunto a quota 19 e oggi sarà messa alla prova dello statunitense Denis Kudla, qualificato che sull’erba gioca si esprime al meglio. Già nei quarti del Queen’s 5 anni fa, probabile wild card al prossimo Wimbledon, ieri ai quarti ha superato il giapponese Sugita, che lo sovrasta in classifica: numero 52 contro 109. Ma dopo questo torneo, già con la semifinale lo statunitense veleggerà a ridosso del n. 80. SEPPI Niente da fare per Andreas Seppi. Dopo le semifinali di Rotterdam e Budapest l’azzurro che a inizio settimana si era allenato con Federer ha perso in due set da Coric. Il break all’11° game del primo set ha cambiato la storia della partita, che il 21enne croato ha risolto aprendo il 2° set strappando ancora il servizio all’azzurro. MURRAY RIPROVA Dopo Wawrinka, anche Murray ha accettato una wild card dal torneo che non frequenta più dal lontano 2006 e dove tornerà in campo anche Marco Cecchinato, di ritorno dopo la campagna trionfale al Roland Garros. Dopo aver perso in 3 set al Queen’s dall’australiano Kyrgios, Murray sottopone a un altro test l’anca operata: «E’ stato bello tornare in campo al Queen’s dopo tanti mesi lontano dal tennis, qui ho l’occasione per fare un passo avanti». Ma i dubbi su una possibile partecipazione a Wimbledon sono ancora molti, troppo pochi i giorni di allenamento per affrontare match di 5 set. Quarti Halle (Ger, erba, 1.983.595 euro): Kudla (Usa) b.Sugita (Giap) 6-2 7-5; Federer (Svi) b. Ebden (Aus) 7-6 (2) 7-5; Bautista Agut (Spa) b. Khachanov (Rus) 6-3 6-7 (3) 6-3; Coric (Cro) b. Seppi 7-5 6-3.
Riecco Djokovic, 800 vittorie: “Giocherò fino a 50 anni” (Gazzetta dello Sport)
Dice 800 Novak Djokovic. Un numero da grandi, perché 800 vittorie nel circuito sono riuscite solo ad altri 9 nell’era open del tennis (in testa a questa classifica c’è Connors, con 1256, davanti a Federer, 1156). Questi ultimi successi di Nole hanno un peso specifico di verso, dopo la semifinale di Roma e i quarti del Roland Garros, l’ex numero 1 sta ricostruendo la fiducia svanita nelle ultime stagioni. E il 7-5 6-1 sul francese Mannarino, oltre alla semifinale del torneo del Queen’s, vale un pieno di fiducia verso l’amato Wimbledon. PER WIMBLEDON Solo 14 game ha lasciato per strada Djokovic finora, che aveva accettato dopo qualche ripensamento la wild card del torneo londinese. Per tornare in finale al Queen’s 10 anni dopo l’ultima volta dovrà battere Jeremy Chardy come nei 10 precedenti tra i due. «Ho 31 anni per l’anagrafe, ma dentro me ne sento 19 — ha festeggiato Djokovic —. Se Federer è ancora così forte a 36 anni, non c’è ragione perché io non continui ancora a lungo. Fino ai 40? Io dico fino a 50. Non voglio mettermi limiti. Giocherò finché mi diverte e questo mi succede ancora». Djokovic, scivolato al n. 22 in classifica, ammette di aver vissuto giorni neri nelle ultime due stagioni, con i problemi al gomito destro che lo hanno costretto all’intervento, a gennaio. «Mi facevo domande e mettevo in dubbio tutto, ma tutti devono superare momenti così. E’ la vita, sta a noi imparare la lezione». BOMBER Nell’altra semifinale Kyrgios incrocia Cilic. Un derby tra bomber, dopo che l’australiano per il secondo giorno di fila ha piazzato 32 ace. Ieri gli sono serviti per piegare il campione in carica, Feliciano Lopez. «Non ricordo un periodo in cui ho servito così bene in più partite di fila» ha detto l’australiano che nel match contro Edmund (con altri 32 ace) si era messo a imitare il movimento al servizio di Federer. «Il servizio mi è sempre venuto bene, ho sempre sognato che un giorno mi potesse portare punti diretti, è sempre meglio che correre…»
Djokovic dice 800 (vittorie da pro’), Federer in semifinale a singhiozzo (Stefano Semeraro, Il Corriere dello Sport)
Nervoso, sciroccato, ma vincente: Roger Federer è in semifinale nell’Atp 500 di Halle, un torneo che ha già vinto nove volte: il n.1 del mondo ha superato 7-6 7-5 l’australiano Matthew Ebden e allungato così a 19 la striscia di match vinti sull’erba. Come già contro Paire giovedì, non si è visto il miglior Federer. Nel primo set non è mai stato in difficoltà sul servizio e ha poi chiuso facilmente (7-2) al tie-break, nel secondo invece, dopo aver fallito tre palle break nel terzo game, ha concesso due volte il break, Ebden sul 5-4 è anche andato a servire per il set e solo a quel punto Federer ha iniziato a giocare… da Federer specie con la risposta di rovescio, chiudendo in 1h28. Oggi gli tocca l’americano Denis Kudla (n.109) proveniente dalle qualificazioni. Niente da fare invece per Andreas Seppi (50 Atp), che qui tre anni fa era arrivato in finale: si è arreso 7-5 6-3 alla freschezza del croato Borna Coric (n.34), che oggi incontrerà Bautista Agut, il secondo semifinalista spagnolo di sempre ad Halle (il primo fu Moya nel ’99). Traguardo storico per Novak Djokovic al Queen’s di Londra: con il successo per 7-5 6-1 sul francese Mannarino, l’ex n.1 serbo (oggi n.22) ha ottenuto la vittoria n.800 da pro; E’ il decimo a riuscirci nell’era Open (1968). In semifinale oggi incontrerà il francese Jeremy Chardy, che ha regolato il “Next Gen” americano Frances Tiafoe. Nell’altra semifinale è atteso grande tennis fra il n.6 del mondo Marin Cilic e l’inimitabile Nick Kyrgios, che contro il mancino spagnolo Feliciano Lopez, ha servito 32 ace (record personale, già ottenuto agli ottavi) deliziando il pubblico con le sue giocate “folli”