Match fixing: squalificato a vita l’ucraino Badanov
La battaglia della Tennis Integrity Unit contro il match fixing batte un altro colpo, in settimane particolarmente intense che hanno visto cadere nella rete anche un pesce grande come l’argentino Nicolas Kicker. Questa volta, nel mirino dell’organismo anti corruzione è finito il trentenne ucraino Dmytro Badanov, oggi non classificato, 463 del mondo nel 2015. È stato squalificato a vita con una multa di centomila dollari per aver alterato il risultato di due match degli ITF disputati in Tunisia a settembre 2015 e in Egitto a settembre 2016. Dal dispositivo, si apprende come Badanov sia solito anche scommettere sugli incontri. Sul campo non c’è traccia di lui dal 4 settembre 2017, ultimo atto di una carriera che l’ha visto spingersi al massimo, in una sola occasione, alle qualificazioni di un torneo ATP (Stoccolma 2015). Un nome certamente non di primo piano (e nemmeno di secondo), ma che accende ancora la luce sul sottobosco del tennis dove soldi ufficiali ne circolano pochi e l’indotto legato alle scommesse sfugge a un monitoraggio completo.