Un super Bolelli rimonta Delbonis, è nei quarti a Estoril

Dal nostro inviato a Estoril, Gianluca Rossino

REDIVIVO – Sorprende per la tenacia e la voglia di lottare e conferma quanto di buono ha fatto vedere in carriera, nonostante i numerosi stop per infortunio. Un match incredibile, prima quasi perso e poi vinto con margine al terzo. Simone Bolelli ha centrato l’ingresso negli ultimi 8 del tabellone dell’Estoril Open estromettendo un validissimo terrariolo come l’argentino Delbonis e si godrà ora un meritato giorno di riposo, dopo 4 match vinti consecutivamente.

Nella fresca serata portoghese, per così dire, ci ha pensato lui a scaldare l’ambiente a suon di accelerazioni col dritto e, anche grazie ad un rovescio sempre più solido e profondo, ha schiantato l’ex numero 33 del mondo (ora 79).

CRONACA – Primo set a favore di Delbonis, che ha fatto valere la sua maggiore inclinazione per la terra battuta. Sempre pronto a contrattaccare non appena l’azzurro diminuiva la spinta e supportato da tante ottime prime di servizio. Parziale che si è chiuso per 6 giochi a 3 dopo 42 minuti di gioco. Sembrava durissima a questo punto. Il pubblico però incitava la rimonta, speranzoso di assistere ad un terzo set, e “Bole” non ha mai smesso di crederci, anche dopo essersi trovato sotto di un break nel secondo parziale. Nel decimo e dodicesimo game Delbonis ha annullato diversi set point ma alla fine Simone, profondissimo con la risposta, ha chiuso il set per 7-5 e portato la contesa al set decisivo.

L’inerzia del match sembrava ora tutta dalla sua parte ma ecco che subisce un break a zero in apertura di terzo. Lucido, il bolognese lo recupera nel game successivo e da lì in avanti ha sempre condotto, strappando il servizio all’argentino poco dopo. L’ultimo gioco dell’incontro simboleggia forse al meglio la tendenza dell’intero match. Delbonis avanti, Bolelli che non demorde e arriva ai vantaggi, scambi lunghi vinti dall’azzurro e finalmente Simone può esultare.
Due ore e 22 minuti di grande tennis per il 3-6 7-5 6-2 conclusivo e un successo che potrebbe rilanciare la seconda carriera dell’azzurro, ex numero 36 del mondo.

LE DICHIARAZIONI DI BOLELLI NEL POST-MATCH – Lo incontriamo a partita conclusa e mentre il pubblico si appresta a lasciare l’impianto Simone dedica qualche minuto per rispondere alle nostre domande.
Dopo un secondo turno molto intenso e 4 match vinti consecutivamente, il 32enne nativo di Bologna ci confida comunque di “sentirsi molto bene fisicamente”.
Inizia analizzando il primo parziale: “Ho giocato, secondo me, un primo set con un buon tennis, poi nel secondo ho provato a cambiare un po’ le cose, sono sempre rimasto sul pezzo e sono cresciuto con il dritto e con il servizio”. Nel complesso Bolelli lo definisce “un grande match perchè sapevo che era difficile e “Fede” [Delbonis] sulla terra è molto ostico”.
La chiave è stata forse l’evoluzione del suo rovescio, che gli ha permesso di perdere poco campo e di comandare il gioco.
Ogni giorno “le sensazioni sono sempre buone” per il bolognese e mentre il temibile Tiafoe, che ha battuto in due parziali il finalista dell’edizione 2017 Gilles Muller, lo aspetta ai quarti, noi attendiamo invece un incontro tutto da gustare, in programma venerdì sul centrale.

TROPPO EDMUND PER DE MINAUR – Abbiamo probabilmente trovato il vero erede di Lleyton Hewitt. Timing perfetto sulla palla e una grinta incredibile.

Alex De Minaur ha lottato e ha dato filo da torcere a Kyle Edmund, specialmente nel secondo set, ma la sua tenacia non è stata sufficiente per abbattere la potenza del britannico.

I due giovani rampanti hanno aperto il programma sull’Estadio Millenium, in una fresca tarda mattinata portoghese. Qualche nuvola ma nessuna precipitazione sul centrale, tanti invece i vincenti piovuti dalla racchetta di Edmund, apparso in ottima condizione sulla terra dell’Estoril. La vera differenza tra i due è stata proprio questa, la capacità del 23enne nativo di Johannesburg di incidere con la prima di servizio e di chiudere gli scambi con improvvise quanto violente accelerazioni con il dritto appena messi i piedi in campo.

CRONACA – Primo game del match e subito break in favore del britannico. De Minaur cede nuovamente il servizio nel quinto gioco e si ritrova sotto 4 a 1 ma riesce a controbrekkare immediatamente. Edmund però non esita, riprende il controllo del gioco e chiude il parziale per 6-2 dopo 45 minuti di partita. Più combattuto il secondo set con l’australiano che dopo aver recuperato un break di svantaggio impatta sul 4 pari e tiene il servizio nel game successivo. Il suddito di Sua Maestà non accusa il colpo, torna a colpire forte col dritto e, complice qualche seconda di troppo del giovane aussie, riesce a strappare il servizio all’avversario. Gioco a zero e game, set and match per Edmund che si impone con lo score di 6-2 7-5 e accede così ai quarti dell’Estoril Open 2018.

Ottima prestazione dunque del 23enne britannico, lucido e concreto nei momenti chiave della sfida. Ai quarti troverà Joao Sousa, unico giocatore di casa ancora in corsa, vincitore dell’emozionante derby portoghese contro l’altro Sousa, Pedro.

De Minaur ha comunque dimostrato di avere ampi margini di crescita e match come questo potrebbero aiutarlo molto ad acquisire esperienza per essere pronto ad affrontare i top players nel prossimo futuro. Quest’anno ha già brillato nei tornei australiani, dove ha raggiunto la semifinale a Brisbane e la finale a Sydney, sconfitto per 7-5 al terzo dal russo Medvedev. Agli Australian Open, disputati grazie alla wild card conquistata sul campo vincendo il torneo di playoff, si è invece arreso in quattro set al ceco Tomas Berdych, poi stoppato ai quarti da Roger Federer.

Giovedì 3 maggio intanto tornerà in campo a fianco di Lleyton Hewitt, per i quarti di finale del tabellone di doppio. La coppia australiana se la vedrà con il duo britannico composto proprio da Kyle Edmund e Cameron Norrie, in programma sul Court Cascais nel pomeriggio.

De Minaur grida vendetta e in coppia con l’ex numero 1 del mondo siamo certi che darà il massimo.

LA SFIDA TRA I DUE SOUSA ESALTA IL PUBBLICO – L’incontro tutto prtoghese che ha aperto il programma sul centrale sembrava potesse non finire mai.

In palio c’erano i quarti di finale dell’Estoril Open 2018 e nessuno dei due voleva arrendersi senza lottare fino alla fine.

Un mix di emozioni ha trovato spazio nel derby tra João Sousa, ex numero 28 ATP, ora fuori dai 60 (n. 68), e Pedro Sousa, autore dell’eliminazione di Gilles Simon al primo turno.
Pubblico che nel finale di match non ha smesso di incitare i due giocatori e ha avuto modo di ammirare alcuni scambi incredibili, tra cui diversi match point annullati sia da Joao che da Pedro. Entrambi l’avrebbero meritata, Pedro Sousa per il talento mostrato e la capacità di produrre vincenti pazzeschi da ogni angolo del campo e João Sousa per il suo spirito combattivo, sempre solido e mai domito. Alla fine però ci può essere un solo vincitore e ha spuntarla è stato il Sousa il più quotato, ex top 30, che ha ribaltato la sfida e fatto il suo l’incontro dopo 2 ore e venti minuti di gioco, con lo score di 4-6 7-6 7-5.

João affronterà adesso per un posto nelle semifinali il britannico Kyle Edmund, apparso davvero centrato nel suo match contro il next gen Alex De Minaur.