A Bogotà rinasce Schmiedlova: titolo dopo tre anni di abissi
A.K. Schmiedlova b. [5] L. Arruabarrena 6-2 6-4
Anna Karolina Schmiedlova è tornata. Dopo tre anni di buio, di incertezze, di risultati al di sotto delle aspettative e nel corso dei quali non riusciva più a ritrovare il suo tennis, adesso, è rinata sulla terra rossa del torneo di Bogotà. È stata la slovacca (n. 132 WTA), infatti, a battere in due set la spagnola Lara Arruabarrena Vicino (n. 79 WTA) ed a conquistare il Claro Open Colsanitas 2018. Per lei si tratta del terzo titolo della carriera; l’ultimo torneo lo aveva vinto nel luglio del 2015 quando in finale a Bucarest aveva sconfitto Sara Errani. Ma non solo. Da lunedì la slovacca rientrerà in top 100 (dopo essere sprofondata a fine 2016 oltre la posizione numero 200) e salirà fino alla posizione numero 84. “È la prima volta che riesco a vincere un torneo negli ultimi anni – ha detto nel corso della premiazione la vincitrice del torneo – ero contenta di aver superato il primo turno e, adesso, è incredibile aver vinto il torneo”.
Nel corso della finale Schmiedlova ha messo in mostra i progressi fatti nell’ultimo periodo: se è vero che la slovacca non riusciva a vincere una partita in un main draw WTA dal mese di ottobre 2016, va anche detto che a fine 2017 la ventitreenne era ripartita dal circuito ITF conquistando tre titoli. La slovacca, nell’arco del match, è stata più solida e precisa di Arruabarrena che, rispetto ai match precedenti (in tutto il torneo non aveva perso un solo set) è apparsa più scarica soprattutto al servizio; Arruabarrena in tutto l’incontro è riuscita a difendere una sola volta il servizio. Ad inizio match entrambe le giocatrici hanno avuto difficoltà a gestire i loro turni di battuta; il match è infatti iniziato con break e contro break. Solo nel quinto game la slovacca è riuscita a tenere il servizio e, grazie ad una maggiore incisività nei colpi da fondo campo, ha preso il vantaggio. Arruabarrena, dal canto suo, è stata molto fallosa e il suo dritto lavorato in topspin non ha fatto male alla slovacca. Schmiedlova ha resistito, tenendo bene negli scambi da fondo, e, allo stesso tempo, è stata brava a far muovere l’avversaria cercando il colpo meno solido della spagnola, ovvero, il rovescio. Al secondo set point, approfittando di un dritto out della spagnola, si è aggiudicata il primo set per 6 giochi a 2.
Anche nel secondo set la slovacca è stata più concreta dell’avversaria; nonostante il servizio perso ad inizio match Schmiedlova non si è scomposta e ha da subito dato continuità al suo gioco dimostrandosi solida nello scambio. Questo le ha permesso di portarsi sul 5 a 1 grazie all’ennesimo break ottenuto. A questo punto, però, quando l’incontro sembrava chiuso e Schmiedlova aveva conquistato il suo primo championship point dell’incontro, è stata Arruabarrena con un dritto lungolinea ad annullare il match point e provare a riaprire la finale. Nel game successivo Schmiedlova ha iniziato ad avvertire la tensione e un po’ di “braccino” mentre Arruabarrena ha ritrovato fiducia nei colpi e ha lasciato andare il dritto: questo le ha permesso di tenere per la prima volta nel match la battuta e soprattutto di strappare, con un game di soli vincenti, ancora una volta la battuta a Schmiedlova che ha servito per la seconda volta per il titolo. La slovacca ha avvertito la tensione e ha ceduto di nuovo la battuta prima di chiudere l’incontro nel game successivo, quando Arruabarrena si è sintonizzata nuovamente sulla frequenza degli errori ins erie. Un dritto affossato in rete dalla spagnola ha chiuso l’incontro consegnando la vittoria alla slovacca, finalmente rinata dopo tre anni di difficoltà.
Schmiedlova adesso ha pochissimi punti da difendere, e se nelle prossime settimane riuscirà a dare continuità al suo gioco potrà scalare posizioni importanti in classifica. Per Arruabarrena, che resterà al numero 79 del ranking WTA, si tratta della seconda finale consecutiva persa a Bogotà dopo quella dello scorso anno contro Francesca Schiavone.