ATP Houston: la terra texana subito fatale a Verdasco
HOUSTON, CHE TRADIZIONE! – Parigi è lontana più di 8.000 chilometri dai campi del River Oak Country Club ed è là che tutti guardano. Però, anche se la terra battuta qui tende più al marrone che al rosso, questo torneo ce lo teniamo stretto perché a livello ATP è il solo in tutti gli Stati Uniti a giocarsi su questa superficie. Storia gloriosa quella dello US Men’s Clay Court Championships. Nelle varie sedi, dal lontano 1910, quel trofeo è stato alzato dalla nobiltà del tennis a stelle e strisce in una ideale linea del tempo che unisce Bill Tilden (manco a dirlo recordman con sette vittorie) a Steve Johnson, campione dodici mesi fa. In mezzo qualche altro nome vagamente noto: Ellsworth Vines, Pancho Gonzales, Tony Trabert, Arthur Ashe, Jimmy Connors, André Agassi e Andy Roddick per limitarsi alla créme. Oggi è un ATP 250 ma se, come recita un adagio, lo stile non si compra altrettanto vale per la storia. Testa di serie numero uno il neo campione di Miami John Isner, poi Querrey, Sock (vincitore nel 2015) Kyrgios e tutti gli altri.
BUM BUM KUDLA – Ed è proprio uno degli “altri” a causare la massima sorpresa di giornata perché il qualificato Denis Kudla (122 ATP) stende in due set il favorito numero 5 Fernando Verdasco (36 ATP). È forse un eccesso di confidenza a fregare lo spagnolo, avanti di un break in entrambi i set. Nel primo si fa subito raggiungere per poi cedere la battuta nel sempre delicato settimo gioco con due drittacci sbagliati. Annulla alla grande un set point in battuta ma non evita il 6-4. Secondo parziale ancor più doloroso per Fernando. Rod Laver diceva che 4-1 con un solo break non è poi un gran vantaggio ma lui deve aver saltato quella parte. Kudla ci crede, rimane dentro al set e approda al sei pari sopravvivendo ad un set point avverso grazie alla combinazione servizio-dritto. Nel tie break i primi cinque punti sono tutti contro il servizio, tre però sono a favore di Denis che mantiene il piccolo vantaggio fino al 7-4. Prossimo turno contro Daniel o Karlovic.
POI POCA STORIA – Gli altri quattro incontri di giornata si risolvono in fretta, per la gratitudine dei manutentori dei campi. La wild card Dustin Brown (152ATP) dà spettacolo solamente fino al 3-1 del primo set per poi soccombere allo svizzero Laaksonen (143 ATP), che ora avrà Isner. Non sappiamo quanto ne sia felice… La tds 8 Tennys Sandgren (56 ATP) si scrolla di dosso con un doppio 6-2 lo sloveno Kavcic (128 ATP) e meglio di lui fa Bjorn Fratangelo (108 ATP), in campo per 63 minuti nei quattordici giochi necessari a superare Jordan Thompson (99 ATP). Prossimo turno contro Kyrgios. L’incontro più intrigante di giornata, quello fra i next gen di casa Frances Tiafoe (58 ATP) e Mackenzie McDonald (142 ATP), si conclude a favore del più forte. McDonald poco consistente in battuta ma efficace in risposta, troppo poco contro il braccio armato di Frances, che al prossimo turno avrà ancora un connazionale. Vedremo se sarà il campione uscente Johnson o quell’Ernesto Escobedo che lo ha da poco battuto ai pozzi indiani.
Risultati:
H. Laaksonen b. [WC] D. Brown 6-4 6-3
[8] T. Sandgren b. B. Kavcic 6-2 6-2
[Q] D. Kudla b. [5] F. Verdasco 6-4 7-6(4)
F. Tiafoe b. [WC] M. McDonald 6-3 6-3
B. Fratangelo b. J. Thompson 6-1 6-1