Miami: Ostapenko è una furia, Svitolina cede in due tie-break
[6] J. Ostapenko b. [4] E. Svitolina 7-6(3) 7-6(5) (dal nostro inviato a Miami, Luca Baldissera)
Una giocatrice ha avuto coraggio, al limite dell’incoscienza, per tutta la partita, l’altra ha aspettato sperando nell’errore dell’avversaria, ed è stata punita dalle percentuali. Il secondo confronto tra Jelena Ostapenko (20 anni, 5 WTA) ed Elina Svitolina (23 anni, 4 WTA), dopo la vittoria della “belvetta” lettone l’anno scorso a Wimbledon, ha visto nuovamente Ostapenko vincitrice, dopo un match giocato a tutto braccio con grandissima determinazione.
Come spesso avviene nella WTA, circuito in cui la risposta risulta molte volte più performante del servizio (ovvie eccezioni a parte), l’inizio del match è un festival di break e contro-break. Il gioco si svolge secondo il canovaccio tattico e tecnico che ci si poteva aspettare, ovvero con Jelena in costante spinta con entrambi i fondamentali, ed Elina in contenimento e contrattacco. Diverse belle cose fatte vedere dalle ragazze, buone accelerazioni, anche qualche soluzione di tocco assolutamente apprezzabile (come una bella palla corta fintata della lettone). Purtroppo, altrettante sono le palle sbagliate malamente, soprattutto da Ostapenko, che è quella tra le due che cerca maggiormente di essere aggressiva. Svitolina si fa dare due pastiglie dal trainer, forse qualche piccolo fastidio di stomaco. Il tie-break che ne esce, prodotto da tre turni di servizo persi e tre tenuti per ciascuna, è una conclusione giusta. Jelena non cambia approccio, continua a prendersi i rischi in lungolinea, e chiude con merito per 7 punti a 3. Elina non può limitarsi a contenere, facendo giocare Ostapenko senza metterle pressione. I colpi della lettone sono certamente a bassa percentuale, in particolare le uscite lungoriga, ma per ora le stanno dando il controllo del match. 23 vincenti, 22 errori Jelena, 4 vincenti, 5 errori Elina, poco da aggiungere direi. Come le ricorda anche coach David Taylor. “Hai vinto il Roland garros facendo 54 errori, perchè hai fatto altrettanti vincenti! Non importa che tu sia perfetta, colpisci la palla!“.
Dalla tribuna stampa, è evidentissima la differenza di energia che le due mettono sui colpi, gli schiocchi delle botte di Jelena risuonano che è un piacere.
Nel secondo set, Svitolina si prende un piccolo vantaggio, va 2-0 togliendo il servizio all’avversaria nel primo game, e poi 3-1, ma le mazzate di Ostapenko non le danno tregua, in pochi minuti siamo 3-3. Per la prima volta dal set precedente, vediamo Elina azzardare un lungolinea, che le dà il punto, si sta rendendo conto anche lei che solo a difendere in diagonale è dura portarla a casa. Ci mette del suo anche Jelena, con un paio di gratuiti gravi, uno a rete e uno col dritto, arriva un altro break, e siamo 4-3 Svitolina con la battuta a disposizione. Ma che non sia la giornata della continuità al servizio lo si era capito da un pezzo, due castagne vincenti di Ostapenko le risolvono il problema, controbreak, e poi un paio di game senza difficoltà per chi è alla battuta, 5-5. Brutto servizio perso da Jelena, che si riscatta immediatamente controbrekkando a suon di vincenti, ed è di nuovo tie-break. Anche in questo set, tre servizi tenuti e tre persi per entrambe. Arrivano 4 match-point consecutivi per Ostapenko, che chiude con il rovescio dopo averne sprecati tre, una buona rappresentazione dell’intero match. Bravissima Jelena, sempre a tavoletta, troppo attendista Svitolina, il risutato è giusto. 44 winners, 42 unforced Ostapenko, a fronte di soli 15 winners contro 9 unforced. Ora la “belvetta” attende in semifinale la vincitrice di stasera, tra Venus Williams e Danielle Collins.
Risultati:
[6] J. Ostapenko b. [4] E. Svitolina 7-6(3) 7-6(5)
[8] V. Williams vs [Q] D. Collins