Indian Wells: Born(a) ready! Coric si prende la semifinale
B. Coric b. [7] K. Anderson 2-6 6-4 7-6(3) (Matteo Marinucci)
Borna Coric [49 ATP] (ultimo giocatore “non” testa di serie rimasto in tabellone) supera 2-6 6-4 7-6(3) in un match molto combattuto il numero 7 del tabellone Kevin Anderson [9 ATP]. Tre a zero i precedenti per il secondo e nessun set perso; l’ultimo incontro risale al terzo turno dello US Open 2017, partita mai in discussione. Nel primo set il match si sviluppa, per il tennista di Johannesburg, sulla falsa riga del match con Carreno Busta; il sudafricano è intoccabile al servizio e spinge appena ne ha l’occasione. Il croato, dal canto suo, avrebbe bisogno di ottime percentuali in risposta, nonché di allungare gli scambi facendo muovere il suo avversario, ovviamente sbagliando il meno possibile. Coric non riesce a fare nessuna di queste cose: soffre la potenza di Anderson, i suoi colpi non fanno male e troppo spesso finiscono lunghi o in rete (sarà -10 il saldo vincenti/non forzati a fine parziale); perde così immediatamente la battuta e Anderson non deve far altro che gestire i suoi turni di servizio e, grazie ad un altro break in chiusura, archivia il primo set per 6 giochi a 2.
Si ritorna in campo e il croato sembra gestire meglio gli scambi (soprattutto tatticamente), riduce gli errori ed allunga gli scambi, togliendo subito il servizio ad un Anderson oltremodo falloso, in un game lungo e tirato, che può indirizzare il set. E così è: il break iniziale fa la differenza in un set equilibrato in cui entrambi gestiscono bene i propri turni di servizio, ad eccezion fatta per il quarto game, dove il sudafricano si procura una palla break, che Borna annulla; da questo momento non rischia più nulla e chiude il set 6-4. L’inizio del parziale decisivo sembra prendere la stessa piega del primo, con Coric che, con qualche errore di troppo, si trova a fronteggiare subito palle break nel primo game di battuta, salvandosi, e nel terzo; Anderson stavolta ne approfitta e vola 4 a 2. Adesso però, diversamente da inizio match, il giovane classe ’96 è in “partita”: non si scompone e conquista immediatamente il contro break, salendo poi 4 pari.
Si arriva così al tie-break, epilogo tutto sommato giusto per un match giocato molto bene da entrambi, seppur con qualche sbavatura. Anderson, fallosissimo e praticamente senza prime in campo, sceglie il momento sbagliato per uscire dal match (forse un po’ di stanchezza); il croato non trema e porta a casa l’incontro. Coric centra così la prima semifinale di un master 1000 in carriera, giocando un buon match dopo aver perso male il primo set, dimostrando maturità e ottimi progressi al servizio e dal punto di vista tattico. Come da lui dichiarato qualche giorno fa “C’è bisogno di tre o quattro anni di lavoro per diventare un top 10…”, se continua su questa strada (e se la stoffa c’è) può riuscirci anche prima. In semifinale affronterà il vincente dell’incontro tra il numero 1 del mondo Roger Federer ed un altro classe ’96, il coreano Chung, novello semifinalista slam, apparso in ottima forma.