Indian Wells: Osaka non si ferma, bene Halep e Pliskova

(in aggiornamento)

N.Osaka b. M.Sakkari 6-1 5-7 6-1  (da Indian Wells, Luca Baldissera)

Che Naomi Osaka (20 anni, 44 WTA) fosse una ragazza con la tendenza ad avere la testa fra le nuvole, unico limite nell’ambito di un tennis esplosivo fino a essere a tratti dirompente, ce ne eravamo accorti tutti qui al Tennis Garden di Indian Wells. Unico limite perchè, nel momento in cui Naomi sta concentrata e focalizzata su quello che sta facendo, per esempio giocare un Premier Mandatory, è veramente difficile contrastarla. Sharapova, Radwanska, Vickery spazzate via in due set, e ora la vittoria con la sorpresa greca, figlia d’arte (la mamma è Angeliki Kannellopoulou, ex numero 43 WTA alla fine degli anni ’80), Maria Sakkari (23 anni, 58 WTA). Non si erano mai affrontate in precedenza. Per giungere ai suoi primi quarti di finale in un torneo di questo livello, però, stavolta Osaka ha dovuto andare al terzo set, dopo essere stata in vantaggio 6-1 2-1 e servizio.

A quel punto, chissà cos’è passato per la mente della simpaticissima e svagata nippo-statunitense, sta di fatto che all’improvviso ha spento la luce, ha perso progressivamente precisione in tutti i colpi, dal servizio al rovescio soprattutto, ha subito un parziale di 4 game, ha poi recuperato fino al 5-5, ma ancora un momento di distrazione le è costato un ennesimo break e il set. Maria è una buona giocatrice, incontra con efficacia la palla, bel fisico, ma a volte non è abbastanza propositiva, l’impressione dalla tribuna, anche osservando con attenzione il linguaggio del corpo delle giocatrici, è stata che la vicenda dipendesse pressochè in toto da Naomi. Che nel terzo parziale si è riaccesa, e dato l’evidente margine in termini di pesantezza di palla, e incisività alla battuta, non ha avuto il minimo problema a chiudere 6-1. Il punteggio stesso del match parla chiaro, il secondo set è stata una parentesi, coach Sascha Bajin per quanto soddisfatto della vittoria dovrà lavorare per evitare troppe pause simili in futuro. Già alla prossima partita contro Karolina Pliskova potrebbe essere dura recuperarle come oggi pomeriggio. Un precedente tra Karolina e Naomi, vinto dalla ceca l’anno scorso a Toronto, ma per ritiro di Osaka a inizio terzo set. Sarà un quarto di finale da vedere, intanto per Naomi ci sarà l’ingresso nella top-40 per la prima volta.

[5] Ka.Pliskova b. [WC] A.Anisimova 6-1 7-6(2) (Corrado Boscolo)

Karolina Pliskova liquida la pratica Anisimova, sedicenne wild card e una delle sorprese del torneo in due set non scontati. La giovanissima americana classe 2001, reduce dalla vittoria contro Kvitova lotta solo nel secondo parziale contro la numero 5 del mondo. Primo set che è un monologo ceco: Pliskova scappa subito 5-0 approfittando dei molti errori di una contratta e fallosa avversaria. Parziale difficile da analizzare: la campionessa junior degli scorsi US Open si fa notare giusto alla fine del set lottando sul servizio di Pliskova, che chiude 6-1.
Secondo set che parte in maniera differente, sicuramente più combattuto: Anisimova prima salva un break point, poi ne conquista quattro senza però concretizzarne nessuno. La notizia però è che c’è partita. Di questa ragazzina, in ogni caso, sentiremo parlare: colpi fulminanti già oggi, rovescio in primis ed enormi margini di miglioramento nella gestione della partita. Qualità del match che si è impennata, tanti vincenti e match frizzante. Pliskova mette sul piatto potenza, tocco ed esperienza, conquistando il break nel quinto gioco. Potrebbe essere l’allungo decisivo, ma Anisimova non si smarrisce e continua a pigiare l’acceleratore: strappa per la prima volta il servizio all’avversaria e pareggia i conti. La teenager statunitense chiama il medico durante il cambio campo, sembra per problemi non di natura muscolare. Si arriva alla fine del parziale, sarà il tie break a deciderne l’esito. Non sono certo i servizi a fare la differenza: cinque mini break nei primi 5 punti, ma a mettere la racchetta avanti è Pliskova che si invola 5-2, chiudendo il match poco dopo. Quarti per la numero cinque del torneo, finisce il torneo per Anisimova.  Pliskova ora affronterà Naomi Osaka.

Halep b Wang 7-5 6-1 (Federico Bertelli)

Troppo forte la Halep, che come un diesel ci mette un po’ a carburare, ma poi innesta il pilota automatico e porta a casa il match. Nessun precedente fra la romena n.1 del mondo e la cinese Wang, onesta mestierante del tennis cinese che ormai a 26 anni difficilmente potrà portare i fasti del tennis cinese ai livelli di Li Na. Pronostico all’apparenza chiuso, ma che ha visto una Halep in difficoltà al turno precedente con l’estrosa Dolehide, al contrario della Wang che ha fatto un sol boccone della Mladenovic, con la quale ha vinto gli ultimi 3 incontri. Da notare inoltre che la Wang finora si è sbarazzata della Bacsinszky, semifinalista allo scorso Roland Garros e della Mertens, semifinalista agli ultimi Australian Open. Primo set nel quale una Halep per larghi tratti non sfrutta a dovere la propria superiorità in manovra e nel momento di massima confusione si appella all’on court coaching sul 5-4 per la cinese. La chiacchierata (a scopo per lo più psicologico) con il vecchio volpone Darren Cahill ha effetti taumaturgici: le consegne di ridurre gli errori non forzati, non farsi prendere dalla fretta e non chiudere necessariamente al secondo-terzo colpo vengono rispettate. Ordinate le idee, la numero uno finalmente lascia andare il braccio e comincia ad esibire alcune ottime difese in stile Murray mettendo in mostra la nota intelligenza tattica. La partita in pratica finisce qua, con un parziale di 9 giochi a 1 per la Halep. Troppo forte la rumena che adesso potrebbe sfruttare un tabellone con un possibile scontro in semifinale con Osaka o Pliskova.

Risultati:

P. Martic b. M. Vondrousova 6-3 7-6(4)
[1] S. Halep b. Q. Wang 7-5 6-1
[5] Ka. Pliskova b. [WC] A. Anisimova 6-1 7-6(2)
N. Osaka b. M. Sakkari 6-1 5-7 6-1
[8] V. Williams vs [21] A. Sevastova
[27] C. Suarez Navarro vs [WC] D. Collins
[2] C. Wozniacki vs [20] D. Kasatkina
[7] C. Garcia vs [10] A. Kerber