ATP Marsiglia: Travaglia sul velluto, Khachanov sempre più solido
da Marsiglia, la nostra inviata
Un martedì con tre francesi in campo oggi a Marsiglia. Gilles Simon, Pierre-Hugues Herbert e il 17enne Hugo Gaston – al suo primo match ATP grazie ad una wild card – danno il via dunque alla loro settimana provenzale. E del resto la presenza dei tennisti transalpini attira un numero maggiore di spettatori rispetto alla giornata di ieri. Così come c’è grande attesa per il Nextgen Karen Kachanov. Esordio nel main draw anche per il nostro Stefano Travaglia, opposto proprio alla wild card transalpina Gaston.
BUONA LA PRIMA PER KRAJINOVIC – I primi a scendere in campo sono Filip Krajinovic e Joao Sousa. Si tratta del loro primo scontro e il serbo fa fatica a prendere le misure. Alla fine, Filip viene a capo del portoghese con una vittoria convincente (3-6 6-4 6-4 lo score). Un risultato “francese” positivo nella continuità dell’ottimo exploit parigino realizzato lo scorso a Bercy, dove Filip ha disputato la sua prima finale di un ATP 1000. Più concreto e soprattutto più calmo, il serbo ha saputo riguadagnare terreno nel corso del match mentre il portoghese si è lasciato andare a troppi errori e al nervosismo. Krajinovic ora aspetta il vincente tra il tedesco Marterer e Gilles Simon.
KHACHANOV DI FORZA – Un rullo compressore il 21enne russo. Attualmente n. 47 del ranking ATP, Karen Khachanov è reduce dai quarti del torneo di Montpellier mentre Bemelmans ha inaugurato la corsa al n. 1 di Roger Federer a Rotterdam. Il primo set è praticamente una formalità per Karen che stordisce il belga con un rapido 6-3. Servizi bombardieri, dritti esplosivi e anticipatissimi permettono al russo di prendere rapidamente il sopravvento. Il secondo parziale si rivela invece più complicato e laborioso. Ruben, 30 anni e attuale n. 113 ATP, resta attaccato all’avversario nello score ; bella reazione di Karen in svantaggio 0-40 sul 5-5 poiché riesce ad annullare le tre palle break e a conquistare il proprio turno di battuta. Una reazione che dimostra come il moscovita stia diventando sempre iù solido e temibile. Trascinato al tie-break, ancora una volta è lui a decidere le sorti del match, andandosi a prendere i punti decisivi e chiudendo così per 7 punti a 2. Il suo prossimo avversario sarà il vincente della sfida tra Mischa Zverev e Blaz Kavcic.
TRAVAGLIA DOMA IL TEENAGER GASTON – Dopo aver superato le qualificazioni, il marchigiano regola rapidamente la pratica Gaston. Francese di Tolosa, Hugo Gaston disputa oggi a Marsiglia il suo primo match a livello ATP. Vincitore dell’Orange Bowl lo scorso dicembre e approdato ai quarti del torneo juniores all’Australian Open, il 17enne transalpino aveva ottenuto una wild card per l’Open 13. Nonostante abbia messo in campo soluzioni pregevoli (pallonetti ben piazzati e volée ben eseguite), il tennis di Hugo è ancora “acerbo”. Il francese non riesce infatti a trovare continuità e ad organizzare uno schema che possa impensierire Stefano che, invece, dimostra in campo superiorità ed esperienza rispetto a un avversario ancora molto giovane. Severo lo score: un doppio 6-2 in poco meno di un’ora. Ma quali sono le sensazioni nell’affrontare un avversario così giovane, inesperto ma con tante ambizioni?
“Non è mai facile” ci dice Stefano a fine match, “in realtà ogni partita è complicata. Per quanto mi riguarda ho cercato di fare in campo quello per cui sto lavorando tanto in questo periodo: concentrazione, servizio, rovescio solido e dritto in spinta. Sapevo che sarebbe stata una partita difficile come tutte le altre e ho voluto essere concentrato solo su di me senza pensare all’avversario. I primi giorni ho giocato in un campo secondario e dunque all’inizio ci ho messo un po’ ad abituarmi al Centrale perché la prospettiva è un po’ diversa“. Se quello di oggi è stato quasi un match di allenamento per l’azzurro, il prossimo incontro costituirà invece un vero e proprio test per lui perché dall’altra parte della rete ci sarà Tomas Berdych. “Stasera giocherò il doppio [con Fabbiano] e poi domani visionerò alcuni suoi match per vedere come affrontare l’incontro. Ovviamente l’avevo già visto giocare, ma un conto è guardare una partita rilassati e per divertimento, un altro per preparare un match“. Stefano viene da un finale di stagione molto positivo, dopo il primo titolo Challenger a Ostrava: conquista il suo primo match a livello slam al primo turno dello US Open contro Fabio Fognini e, all’inizio del 2018, approda al secondo round del torneo di Doha.
“Sono contento perché, anche se ho perso, so che ho davvero fatto tutto per vincere oggi“, esordisce così Hugo Gaston nella sua prima conferenza stampa ATP. “È stato molto bello poter scendere in campo in un torneo di alto livello come questo. Per me è stata una bella opportunità e mi dà fiducia per continuare a lavorare e a migliorarmi ulteriormente; ovviamente sono tanti gli aspetti su cui devo ancora migliorare ma amo il tennis e amo viaggiare, quindi non vedo l’ora di continuare e, da domani, con il mio coach ricominceremo gli allenamenti“. Hugo non riesce a nascondere una leggera timidezza; tuttavia, il 17enne transalpino rivela una notevole maturità spiegando quanto sia importante per lui crescere ancora con l’obiettivo di cominciare a vincere nel circuito ATP. Ma qual è l’aspetto che lo ha maggiormente colpito in un incontro di questo livello? “Sicuramente l’intensità e la potenza. In tornei come questi la potenza, il ritmo e l’intensità sono davvero superiori e si vede che non ci sono ancora abituato. Un motivo in più per continuare a lavorare e ad allenarmi“.
I risultati:
[8] F. Krajinovic b. J. Sousa 3-6 6-4 6-4
[9] K. Khachanov b. [Q] R. Bemelmans 6-3 7-6(2)
[Q] S. Travaglia b. [WC] H. Gaston 6-2 6-2
[Q] I. Ivashka b. L. Djere 6-3 6-1
G. Simon vs M. Marterer
[Q] N. Gombos vs P-H. Herbert