ATP Buenos Aires: in attesa di Fognini e Thiem, ecco gli argentini

In concomitanza con il nuovo evento di New York e l’ATP 500 di Rotterdam che pare aver catalizzato un certo interesse, il tabellone dell’Argentina Open vanta comunque un paio di top ten (Thiem e Carreño Busta). Non si sono fatti mancare la terra battuta sotto i piedi neanche Fognini e Ramos-Viñolas, rispettivamente quarta e terza tds. Aspettando con comprensibile trepidazione che questi favolosi quattro superino i rispettivi bye, la giornata è dedicata a chi ha visto tempi e ranking migliori. Berlocq, Delbonis, Mayer (quello tedesco), Bellucci e Garcia-Lopez hanno infatti raggiunto posizioni in classifica di tutto rispetto in carriera (fra la n. 37 di Carlos e la 18 di Florian), ma sembrano ormai lontani dal poter riproporre con continuità il loro tennis migliore. Insomma, un lunedì non esattamente mainstream in cui si inserisce alla perfezione un incontro di “leggende”: Gastón Gaudio, Juan Ignacio Chela e Mariano Zabaleta hanno infatti chiamato Juan Monaco, che ha dato l’addio al Tour meno di un anno fa, per giocare un doppio di esibizione. Martedì, non contenti, si sfideranno in singolare divisi in due squadre, secondo una formula che ha inventato Zabaleta durante una delle loro cene: che nessuno informi Chris Kermode, per carità.

ATP Buenos Aires 2018 (foto Massimo Ceravolo)

MANCINI VINCENTI – Il pubblico del Centrale intitolato a Guillermo Vilas è inaspettatamente numeroso già alle due del pomeriggio. D’altra parte, è in campo Federico Delbonis, l’eroe che nel 2016 vinse il rubber decisivo nella finale di Coppa Davis contro la Croazia. L’avversario odierno, Florian Mayer, sfoggia i suoi classici: rovesci bimani in salto, smorzate micidiali che muoiono appena dopo la rete (o appena prima…), slice vari. Dal canto suo, Delbonis esibisce il suo servizio con finta di lancio di palla (poi la lancia davvero) e vince in due set equilibrati con qualche scambio godibile, come quello del secondo set che dà a Federico l’opportunità di brekkare per il 5-3, iniziato con una smorzata tedesca in uscita dal servizio e terminato quattro colpi dopo con un passante argentino in risposta allo smash tra il delirio della folla. Il brasiliano Thomaz Bellucci, ultima gioia di Estrella Burgos a Quito, si libera con facilità della wild card Pedro Cachin, ventiduenne argentino al suo secondo incontro in carriera nel circuito maggiore, mentre Guido Pella batte in rimonta Nicolas Kicker aggiudicandosi il derby blanco-celeste.

ACCENNI DI LOTTA – Quando in campo c’è Carlos Berlocq, non può mai essere solo un incontro di tennis, ma, per fortuna sua e di tutti, è sempre solo un incontro di tennis. Perso il servizio e sotto 3-4, l’argentino mette appena largo un rovescio slice a campo aperto e mostra il pugno. Il giudice di linea chiama out e Carlos incita il pubblico alla sua maniera. L’arbitro scende e conferma che la palla è fuori; lui continua come se il punto fosse comunque suo. Oggi, però, si trova di fronte un Guillermo Garcia-Lopez che ha proprio voglia di giocare; lo spagnolo sente bene tutti i colpi e rifila al quasi coetaneo argentino un doppio 6-3. Dusan Lajovic soffre solo fino al tie-break del primo set contro il qualificato Facundo Bagnis, unico mancino sconfitto oggi.

IL PROGRAMMA DI MARTEDÌ – Con i sette incontri di questa sera, si completerà il primo turno. Spiccano, per così dire, la sfida Monfils-Cuevas (secondo incontro dalle 18 italiane) e, proveniente dalle quali, Marco Cecchinato che si farà trovare da Zeballos ma non prima delle 22.45. Di scena anche Diego Schwartzman che oggi ha vinto il doppio insieme a Thiem chiudendo con un ace alla faccia del suo (presunto) metro e settanta. Intanto, si è ritirato il numero 6 del tabellone Kyle Edmund (malattia), sostituito dal portoghese Gastao Elias.

ATP Buenos Aires 2018 (foto Massimo Ceravolo)

Risultati:

F. Delbonis b. F. Mayer 7-6(4) 6-4
G. Garcia-Lopez b. [WC] C. Berlocq 6-3 6-3
G. Pella b. [WC] N. Kicker 2-6 6-4 6-4
D. Lajovic b. [Q] F. Bagnis 7-6(4) 6-1
[Q] T. Bellucci b. [WC] P. Cachin 6-2 6-1

Michelangelo Sottili