Il Bagel della Finale: venti di cambiamento
Si chiude un altro fantastico Australian Open con il ventesimo slam di Roger Federer. Il rossocrociato ha avuto ragione del pallidocroato alla fine di un’epica battaglia di cinque set. The Swiss Maestro è ancora più nella leggenda e ora punta seriamente al trono di numero uno. La cronaca della partita è nota a tutti per cui, per dare ai nostri lettori uno scoop, focalizzeremo questo Bagel finale sulle due interviste esclusive che i giocatori hanno rilasciato ai nostri microfoni, cominciando da Federer.
“Benvenuto Roger e grazie per aver accettato la nostra intervista”
“Grazie a voi, è un onore avere finalmente un one-to-one con Ubitennis, significa aver raggiunto l’olimpo per un giocatore del nostro sport”
“Quali sono le tue sensazioni dopo la finale?”
“Sono molto soddisfatto di aver vinto il mio ventesimo Slam. L’anno scorso non avrei avuto problemi a dividere la gloria con Rafa, ma non esiste pareggio nel tennis. Anche quest’anno avrei accettato bene una sconfitta. Non mi dispiace avere a casa qualche piatto in più ora che ho imparato a fare la pasta. Le coppe sono scomode per la pasta. Vanno bene per la zuppa. Forse dovrei sentire Campbell se hanno voglia di sponsorizzarmi…”
“Ecco, riguardo agli sponsor Roger: Rolex, Moet et Chandon, Lindt, Barilla. E per ultimo si è aggiunto anche DeFonseca…”
“Sì, l’idea di collaborare insieme ci è venuta quando abbiamo visto che man mano tutti i miei principali avversari stavano uscendo dal tabellone: Goffin, Nole, DelPo, Raonic, Zverev. E poi quando anche Nadal si è infortunato, il mio agente ha proposto la tagline “Vinci anche tu uno slam in pantofole”, che accompagnerà i miei shot. Stiamo anche pensando di giocare effettivamente in babbucce i primi turni di Indian Wells, ma deciderò nei prossimi giorni”
“Una delle prime cose che hai fatto appena arrivato a Melbourne è stato fissare e pubblicizzare il tuo prossimo Match for Africa, di nuovo in coppia con Bill Gates”
“Io e Bill siamo grandi amici. Ci siamo conosciuti qualche anno fa: stavo girando uno spot in cui parlavo su Skype con Lindsey Vonn e mi si è impallato il pc. L’ho chiamato subito e me lo ha messo a posto via remoto in quattro e quattr’otto. E’ davvero un professionista, ed un gran filantropo. Con lui stiamo discutendo di allargare l’operato della Roger Federer Foundation anche agli homeless: questa finale con Cilic mi fatto capire quanto sia importante avere un tetto sopra la testa”
“Parole sante Roger. Sappiamo che sei molto impegnato e quindi ti lasciamo andare. Congratulazioni ancora e a presto”
In attesa che ci raggiunga in postazione Cilic, qualche gossip sul tennista croato. Come saprete, questo inverno si è casualmente incontrato alle Maldive proprio con Federer. Marin ha rilasciato ad altri giornalisti un particolare piccante sulla vacanza di Roger. Il campione svizzero si sarebbe sì recato nelle isole dell’Oceano Indiano ma non in compagnia di Mirka, bensì con il suo staff. Cilic sapeva tutto già dalle ATP finals di Londra quando nello spogliatoio udì Luthi, Ljubicic e Paganini fare una particolare richiesta in coro a Federer.
“Caro Marin, puoi dirci qual è questa frase incriminata? Cosa hai sentito dire dallo staff di Roger?”
“E nonno dai, ci porti ai tropici a donnone?”
“Quindi il vero motivo per cui sono andati alle Maldive è di osservare qualche bellezza al mare?”
“Ecco, bei tanga bagnati e bocce”
“Grazie per la soffiata. Passiamo alla polemica del tetto: sappiamo che hai proposto, per evitare futuri dibattiti, di trasformare gli Australian Open in un torneo indoor al cento per cento; si tratterebbe di costruire qualche altro stadio dotato di copertura”
“E l’idea era lecita, lì ai lati c’è l’area edile”
“Seguiremo gli sviluppi. Intanto caro Marin, sei stato protagonista, seppur perdente, di un match epico. Qua per esempio puoi vedere una creazione di un fan sull’incontro”
“Figa la gif!”
“… E per questo hai ricevuto i complimenti di tutti il mondo tennistico. Solo Sandgren non ti ha mandato un tweet: malafede, oppure era impegnato?”
“Era coi gay a giocare”
“Ok, grazie ancora Marin, ti lasciamo ora per una meritata doccia, sperando di rivederci a Indian Wells. Sappiamo che oltre al tennis ti cimenterai anche con la musica: hai accettato la proposta per suonare nella band di Chung, di cui ora mi sfugge il nome…”
“Seul Blues”
“…Grazie mille. Si tratta di un progetto molto interessante, una sorta di versione tennistica del Band Aid. Sappiamo già che Federer, Haas e Dimitrov torneranno a cantare dopo il successo dell’anno scorso.”
“Erano usi suonare”
“Chung sarà alla chitarra, Wawrinka alla batteria, Karlovic al basso e tu suonerai i fiati: Clarinetto e sax”
“E oboe”
“Giustissimo. Buona fortuna allora e ci vediamo a Indian wells. Sappiamo che anche tu avrai un nuovo sponsor”
“Yamamay”
“Non vediamo l’ora di vederti nel nuovo outfit dunque. In bocca al lupo!”
“Esso crepi di percosse!”
Si conclude così anche il nostro appuntamento odierno con il Bagel. Appuntamento al più tardi a Parigi per il secondo slam dell’anno. Dal vostro inviato a casa sua, passo e chiudo.