Superlega> Lube, che tonfo! Per Modena è 3-0

Cucine Lube Civitanova –Azimut Modena 0-3 (23-25/21-25/1925)
Civitanova: Sokolov 10, Candellaro 7, Sander 6 , Marchisio, Juantorena 8 , Casadei 1, Stankovic 2 , Kovar 2 , Grebennikov (L), Christenson 1 , Cester 9 , Milan, Zhukouski, . All.: Medei – Camperi
Modena: Mossa De Rezende 3, Franciskovic, Argenta 15, Van Garderen, Tosi (L), Rossini (L), Ngapeth S., Ngapeth E. 1, Sabbi, Bossi, Holt 8, Pinali, Penchev, Urnaut 15, Mazzone 6. All. Stoytchev- Simoni
Arbitri: Boris- Pasquale
MVP: Urnaut
Un match perfetto, l’Azimut Modena gioca forse la miglior partita di stagione ed annichilisce i Campioni d’Italia della Lube Civitanova. Un 3-0 senza se e senza ma, che alla vigilia della semifinale di Coppa Italia fa scattare l’allarme in casa Civitanova. Troppo brutti e senza nerbo i padroni di casa, con un solo reparto a pieno regime: la ricezione. Da dimenticare, invece, tutto quanto visto in attacco ed a muro che hanno un solo comun denominatore l’inefficacia per tutto il match. Praticamente perfetta in tutti i settori l’Azimut, il miglior viatico per la trasferta di Bari.
Fischio di inizio e Monsieur Magic si accomoda in panchina, in campo Van Gardner ad occupare posto quattro; Stoytchev si affida all’ordine, rinunciando alla fantasia. L’entusiasmo non ne soffre, Modena ha fatto il pieno prima di entrare all’Eurosuole e lo scarica in campo; sono gli emiliani ad offrire una pallavolo più fluida, depurata di inutili errori e condita con le motivazioni regolate per il match di prestigio. La Lube, rispetto al mercoledì di Coppa, lascia a riposo Kovar e Stankovic, recuperando Juantorena e Candellaro; la formazione di Medei lascia negli spogliatoi cattiveria e precisione, un parziale che evidenzia, malgrado la buona efficacia in ricezione, troppe disattenzioni sul fronte offensivo. Modena si prende il primo set con merito. Il copione non cambia in avvio di secondo con Modena più agile ed efficace e Civitanova che suda sette camice per mantenere il passo degli avversari, dando fondo a tutte le energie nervose; mancano molto i colpi di Sokolov che non trova spazi, colpi e , di conseguenza, punti pesanti. A metà parziale, tra i fischi del palazzetto, arriva anche il momento di Ngapeth al posto del lineare Van Gardener. E’ fuga Modena, condita di tanta attenzione a muro ed in tutto il reparto offensivo; spazi occupati totalmente dagli emiliani, con Medei che si gioca la carta della disperazione con il doppio cambio nella diagonale di regia. Qualche lampo non è sufficiente, Argenta firma il doppio vantaggio. Modena non cambia nulla della macchina che sta sfrecciando a piena velocità, la Lube, invece, prova a darsi una scossa con Kovar e Stankovic in campo. Piccoli segnali di ripresa che valgono un esiguo vantaggio a referto, ma un’enorme fatica per ogni pallone che raggiunge il terreno. Modena, al contrario, non sembra mai in affanno; metabolizza i piccoli errori senza alcuna sofferenza, mantiene alto il profilo in ricezione e difesa, e, con sin troppa facilità, torna padrona incontrastata della partita. Risultato rotondo conquistato con pieno merito; la rivincita tra una settimana a Bari, in palio la finale di Coppa Italia.

Marco Benedetti