Nadal: “Chi vende di più, gioca di sera. Lo sanno tutti.”
Com’è andata la giornata, come hai preparato il match e ha soddisfatto le tue aspettative?
Sì, è stata una buona partita. Quando vinci 6-1,6-3,6-1 al terzo turno parliamo di un ottimo risultato. Senza giocare bene è impossibile ottenere questi risultati. Quindi sono felice per come è andata e per essere arrivato al quarto turno. La mia preparazione è stata normale. Mi sono svegliato, palestra, sono venuto qui, mi sono riscaldato in palestra e poi in campo, ho pranzato e ho giocato un po’ a Parcheesi. E questo è tutto.
Pensavi che la tua forma fisica sarebbe stata questa prima di iniziare il torneo? Che avresti giocato così bene?
Non lo so, non penso a come potrebbe essere la mia forma fisica tra due settimane. Sono qui già da due settimane e un giorno e provo ad andare avanti giorno dopo giorno. Avevo bisogno di molte ore di pratica in campo, di molte ore di gioco. E questo è quello che ho fatto. Credo di aver fatto una buona preparazione qui. Sento di giocare bene. E questo è tutto, sono qui, sono arrivato al quarto turno. Ed è perché sto giocando bene. Vediamo quanto riesco ad arrivare lontano.
Cose ne pensi di far giocare con 40 gradi?
Secondo me a volte non è sicuro. Ma la verità è che questo non è l’unico posto. Sia ieri che oggi ci sono state delle condizioni davvero pesanti. A volte è un po’ troppo e può diventare pericoloso per la salute. Non è bello assistere ai tennisti che si sentono male in campo. Ma c’è una sola cosa positiva, solo una: non è un caldo umido, è secco. E questo fa tanta differenza. Anche se è comunque dura, fa molto caldo. Ma secondo me è peggio, ad esempio, Rio de Janeiro, rispetto a qui perché l’umidità è pazzesca e la temperatura è quasi la stessa. Quindi questa è l’unica cosa positiva. Per il resto non è bello giocare in certe condizioni.
Credi sia molto il vantaggio di giocare di sera in condizioni più fresche, e dovrebbe esserci un equilibrio maggiore su chi dovrebbe giocare il pomeriggio e chi la sera? Perché abbiamo l’impressione che alcuni tennisti giochino sempre la sera, ed altri a tutte le ore.
Ad essere onesto, avere un giorno di riposo non fa molta differenza. Sei nelle stesse condizioni del tuo avversario. Se devi giocare il giorno successivo , che tu lo faccia di giorno o di sera, probabilmente invece farà la differenza. Ma è pericoloso perché a volte puoi perdere il controllo del tuo corpo quando fa così caldo. Ma alla fine ti ritrovi nelle stesse condizioni del tuo avversario. Ovviamente ci sono giocatori che giocano di più di sera rispetto ad altri.
Perché fanno vendere più biglietti o per altre ragioni?
Beh, sei qui da un po’, no (sorride)? Lo sai quanto me perché ci sono tennisti che giocano di sera e altri durante il giorno. Ci sono le tv, ci sono i biglietti da vendere, ci sono tennisti che fanno realizzare di più di altri. È per questo che alcuni giocano in prime time e altri no. È molto semplice da capire, non si tratta di giustizia o meno.
Come pensi sia cambiato il tennis da quando giochi?
Secondo me, si lavora meno il punto. Prima gli scambi erano maggiori. Da un paio di anni credo che il gioco sia diventato più pazzo sotto questo aspetto. I tennisti cercano il punto prima. Rispondono più velocemente di prima, si cerca il punto fin dalla risposta. Dalla linea di fondo, alla prima opportunità si cerca il punto. Prima aspettavamo la palla giusta per trovare il punto. Ora si cerca il vincente anche in una posizione non ottimale.
Che sfida rappresenta Schwartzman per te?
È un grande giocatore. E che l’anno scorso ha avuto grandi risultati, ed anche quest’anno ha iniziato bene. È già vinto tre partite qui giocando ad un livello molto alto. È un tennista completo. Onestamente, è un tennista con il quale se non giocherò il mio miglior tennis, potrei anche perdere. Ha tutti i colpi, un grande controllo dalla linea di fondo, non sbaglia molto. È in grado di cambiare direzione facilmente. Ha giocato già i quarti di finale allo US Open. È un giocatore difficile da affrontare, dovrò fare del mio meglio.