Kerber è inossidabile. Giorgi si ferma in semifinale

GIORGI NON CREPA IL MURO KERBER

E’ giornata di semifinali al WTA Premier di Sydney e i riflettori sono puntati sulla partita che chiude il programma femminile sulla Ken Rosewall Arena, che vede opposte l’ex numero 1 del mondo Angelique Kerber, ancora imbattuta quest’anno, e la nostra Camila Giorgi, che viene da 6 vittorie consecutive e nessun set perso. Partono entrambe molto forte. Camila (n.100 WTA), come è nel suo stile, spinge appena può, con ottimi risultati, ma Kerber (n.22 WTA) non è Radwanska: bene con il servizio e aggressiva in risposta, riesce a difendersi splendidamente dalle accelerazioni della Giorgi, mantenendo profondità, e a girare lo scambio appena può per impedire all’italiana di prendere il sopravvento. Il ritmo è molto elevato. La svolta del set si ha sul 2 pari: grazie ad un paio di risposte fulminanti, conditi da un paio di errori di Camila, la tennista tedesca strappa il servizio all’avversaria e nel game successivo salva la palla break che riporterebbe il risultato in parità, risalendo da 30/40 con autorità. Adesso Angie è on fire, mentre Giorgi, che pure sta giocando molto bene, appare un po’ frettolosa, perde un’altra volta il servizio e dalla frustrazione sbatte anche la racchetta a terra dopo un brutto errore nell’ultimo game del set, che finisce 6-2.

Ma il nervosismo per aver perso con un punteggio netto un set giocato molto bene dura giusto il tempo di un caffè. Camila non si scompone e ricomincia a “martellare” con i fondamentali, sale 3-0 ed ha la possibilità del secondo break mentre Kerber, che pure non sta giocando male, sembra momentaneamente con le spalle al muro. Purtroppo è solo illusione: Angie si salva con personalità e da qui in poi la tedesca non sbaglierà più nulla: strappa ripetutamente il servizio all’italiana, che non riesce più ad incidere con i colpi come in precedenza, e con 6 game consecutivi chiude l’incontro. Si tratta dell’ottava vittoria di fila di Kerber, mai sconfitta nel 2018, e della prima finale raggiunta da Marzo scorso (unica nel 2017). E’ apparsa in forma smagliante la tedesca, super in difesa e con un’ottima pesantezza e profondità di colpi. A Melbourne, dove ha vinto nel 2016, sarà tra le favorite. Per quanto riguarda Camila, un risultato troppo impietoso dal punto di vista del punteggio per una partita giocata bene in cui ha avuto le sue chance. A dare fiducia è soprattutto la sua diversa attitudine nello stare in campo: gioco offensivo, ma meno colpi a tutto braccio e, quindi, meno errori che, se riesce a contenere, col suo stile gioco può davvero fare il salto di qualità e, soprattutto, salire in classifica.

A Sydney quasi tutti si sono accorti dell’assenza di papà Sergio e della presenza di Andrei Kozlov, padre di Stefan (uno degli statunitensi della Next Gen) e titolare di un’accademia a Pembrooke Pines, in Florida. Resta da capire se la presenza di Kozlov, che ha già lavorato in passato con la Giorgi, sia solo una soluzione temporanea o se potrebbe affiancare la marchigiana in misura permanente affiancando o sostituendo papà Sergio. Quello che ci auguriamo è che questa nuova Camila (che avevamo comunque già intravisto l’estate scorsa prima dell’infortunio) prosegua su questa strada, per lei e per il movimento italiano. A Melbourne, magari come outsider, potrà dire seriamente la sua.


BARTY VINCE IL DERBY AUSTRALANO

Non si ferma più Asleigh Barty, n.19 WTA (ma da Lunedì sarà almeno numero 16, suo miglior ranking). L’ex prodigio australiano accede alla finale del torneo WTA Premier di Sydney (4° finale per lei in carriera, la prima in casa) battendo la connazionale Daria Gavrilova (25 WTA) in rimonta in un match durato poco più di 2 ore. É stata battaglia vera sulla Ken Rosewall Arena, nonostante un livello di gioco non eccelso dovuto anche al forte caldo che ha messo a dura prova la resistenza delle due tenniste di casa.

Un primo set costellato di break (6 su 9 giochi) vede una Barty molto fallosa (saranno 42 gli unforced della tennista di Ipswich a fine partita, conditi anche da 9 doppi falli), soprattutto con il dritto, e una Gavrilova che si difende con ordine e che non ha problemi ad incamerare il primo parziale con il punteggio di 6-3. La partita vive di strappi e il secondo set ne è la prova. Barty vola sul 3-0 pesante, si fa raggiungere sul 4-4 e porta la partita al terzo con un break decisivo ottenuto nel nono game. L’inerzia dell’incontro sembra cambiata. Le continue variazioni della 23enne di Mosca, che nei primi due parziali avevano destabilizzato non poco la giovane australiana, hanno perso gran parte della loro efficacia. In particolare Barty riesce nel set decisivo a disinnescare il fastidioso back della sua avversaria attraverso soluzioni di dritto notevoli. Il parziale è deciso da due break (nel primo e nel settimo gioco) in favore della numero 19 del mondo che la proiettano in finale nel torneo di casa dove ad attenderla ci sarà l’ex numero 1 del mondo Angelique Kerber.


RISULTATI:

A. Barty  b.  D. Gavrilova  3-6  6-4  6-2
A. Kerber  b.  C. Giorgi  6-2  6-3


Matteo Marinucci