ATP Brisbane: Kyrgios in finale con i denti, avrà Harrison

Per soli due punti non sarà una finale tutta australiana, raggiunta in rimonta da Kyrgios e solo sfiorata dal giovanissimo Alex De Minaur. Nick supera con merito il campione uscente e prima testa di serie del torneo Grigor Dimitrov per la prima volta in carriera; il secondo perde la lotta, durata oltre due ore e mezzo, contro lo statunitense Ryan Harrison convincendo anche oggi, nonostante qualche crepa a livello di tenuta mentale, che forse gli è costata il match.

La prima semifinale vede affrontarsi la promessa australiana Alex De Minaur e l’ormai ex promessa del tennis a stelle e strisce Ryan Harrison. Entrambi i giocatori giocano in maniera aggressiva, pronti a colpire con accelerazioni da fondo campo, ma commettono anche molti errori, soprattutto nei punti importanti. Gli scambi più lunghi sono maggiormente favorevoli a De Minaur, che con il dritto fa spesso male all’avversario. L’equilibrio si rompe nel settimo game, quando Harrison, fino a quel momento molto aiutato dal servizio, sbaglia prima un dritto e poi un rovescio lungo linea, consegnando il break all’australiano. La stellina di casa prende fiducia, gioca perfettamente a rete e con un ace chiude il primo set con il punteggio di 6-4. Harrison non si arrende, limita gli errori e, approfittando di un passaggio a vuoto del diciottenne, sale 4-2 nel secondo parziale. Ma il momento buono per lo statunitense dura pochissimo. Alex recupera immediatamente il break, con difficoltà Harrison riesce a mantenere la testa del set, che termina con il tie-break: avanti 5-4 con un mini-break, De Minaur perde entrambi i servizi, commettendo un doppio fallo sul 5 pari. L’unico set point è sufficiente a Ryan, che approfitta dell’accelerazione di dritto uscita fuori dell’avversario. Il terzo set sembra un monologo di Harrison. Alex sembra stanco e ormai uscito dal match, ma, spinto dal pubblico che continua a sostenerlo, regala ancora sprazzi di bel tennis e, sotto di due break, concessi con due doppi falli, si arrende solo al decimo gioco, quando lo statunitense mette a segno un servizio vincente sul primo di tre match point.

Nick Kyrgios ha sempre quell’espressione svogliata, come se si chiedesse perché è in campo. Ma oggi, nonostante un primo set quasi perfetto giocato da Grigor Dimitrov e un breve intervento del fisioterapista al termine delle stesso, si è riscattato prontamente, si è dimostrato più incisivo del suo più quotato avversario sia al servizio (19 ace) che in risposta. Il punto più spettacolare del primo set è senz’altro quello che porta il break al bulgaro: smorzata di Kyrgios, recupero con un bellissimo lob di Dimitrov, tweener dell’australiano e smash del numero 3 del mondo. Il set si chiude piuttosto rapidamente per 6-3 in favore di Grigor. Il quarto game apre la rimonta di Nick, che con colpi potenti strappa per la prima volta la battuta a Dimitrov, ripetendosi al turno di risposta successivo grazie ad un rovescio in rete del bulgaro. L’unico momento difficile che Kyrgios deve affrontare è quando deve chiudere il set, riuscendo nel compito alla terza occasione con ace e prima vincente. Il terzo parziale è deciso dal break nel settimo game, messo a segno dall’australiano con risposte profonde e un errore di dritto in uscita dal servizio di Dimitrov. Nick gestisce il vantaggio e con una risposta sbagliata di Grigor sul primo match point porta a casa l’incontro, raggiungendo così la prima finale dell’anno. Il Nick Kyrgios di oggi può considerarsi favorito domani contro Ryan Harrison, ma è sempre difficile fare pronostici quando c’è lui in campo. Due i precedenti confronti diretti (Madrid 2017 e Tokyo 2016), entrambi vinti dall’australiano in due set.

Risultati:

[3] N. Kyrgios b. [1] G. Dimitrov 3-6 6-1 6-4
R. Harrison b. [WC] A. De Minaur 4-6 7-6(5) 6-4