WTA Sydney, qualificazioni: Giorgi avanti, brilla la Tomic sister
Iniziate poco dopo la nostra mezzanotte le qualificazioni dell’Apia International di Sydney, il secondo WTA Premier della stagione 2018. Il primo dei ben tre turni preliminari, che sfoltiranno il gruppo di giocatrici da trentadue alle quattro che otterranno l’accesso al main draw, porta all’Italia la notizia prevedibile ma ugualmente incoraggiante del successo di Camila Giorgi, il primo in stagione: un 7-5 6-2 un po’ più sudato delle aspettative contro la wild card australiana Olivia Tjandramulia, appena numero 402 mondiale.
Le statistiche finali avvertono che i turni di servizio persi hanno superato quelli tenuti (11 su 20), segno di un match deciso dai punti deboli più che da quelli di forza. Per la maceratese era tuttavia importante ritrovare morale nella settimana in cui, scaduti i punti della sua semifinale di Shenzhen non confermata, ha perso lo scettro di prima tennista d’Italia e la prossima settimana scivolerà con un piede fuori dalla prima pagina del ranking, diventando la numero 100 o 101. I punti conquistati nelle qualificazioni vengono infatti aggiunti al conto totale soltanto il lunedì successivo alla finale.
Una scelta differente a livello di programmazione avrebbe consentito a Giorgi di essere nel tabellone principale del WTA International di Hobart, organizzato anch’esso in questa settimana. La volontà, probabilmente, di mettere qualche match in più nelle gambe e un po’ di morale nella testa la hanno spinta a iscriversi al torneo più ricco. Un bel rischio a livello di punti: per raccoglierne di più a Sydney che con un secondo turno a Hobart (30), a Camila non basterebbe neppure vincere il lungo percorso di qualificazione (25).
La sorte ha deciso di premiare il suo coraggio due volte, prima con un accoppiamento agevole all’esordio e poi con il ritiro di Anett Kontaveit, la testa di serie numero due che avrebbe dovuto essere sua avversaria al secondo turno. Ad opporsi a lei nel prossimo match di uno dei tornei più antichi al mondo – la prima edizione, già maschile e femminile, risale addirittura al 1885 – sarà invece la meno pericolosa Shuko Aoyama, numero 29 al mondo in doppio che ha scelto di “arrotondare” nel tabellone cadetto di singolare (specialità in cui invece la sua classifica è di 352).
Non soltanto Kontaveit tra le eliminate di lusso del primo giorno di qualificazioni: oltre al forfait di Ekaterina Makarova, che guidava il seeding, sono cadute anche Carla Suarez Navarro (3), Lauren Davis (4) e Maria Sakkari (6). Avanti invece Monica Puig, CiCi Bellis e Sara Tomic, che a differenza del fratello maggiore Bernard si sta mettendo in gioco anche lontano dai riflettori. A diciannove anni ha portato a casa lo scalpo della sua prima top 100, Ons Jabeur, dopo essersi trovata a due punti dalla sconfitta.