ATP Doha: Monfils ringrazia la febbre di Thiem, finale con Rublev
ANDREY CRESCE, E CRESCE BENE
Rublev rischia grosso ma si esalta al tie-break – Al termine di una battaglia durata quasi due ore e mezza è Andrey Rublev il primo finalista del ricco torneo qatariota. Il numero 39 ATP supera Guido Pella e si qualifica per la sua terza finale in carriera (quella vinta a Umago e quella persa a Milano alle Finals nella scorsa stagione). Nella prima frazione il divario tra i due protagonisti è netto: il nativo di Mosca dispone come vuole del suo avversario, dominando per lunghi tratti il gioco soprattutto col diritto, a parte il sesto game quando al servizio ha un piccolo passaggio vuoto che gli costa un break. Il risultato di 6-2 a favore di Rublev è una dimostrazione di forza. Tutto lascia presagire ad un comodo match per il Next Gen, invece gli errori aumentano insieme ai colpi di Pella che si fanno più efficaci; il risultato che ne consegue sono due volte uno scambio di break e contro-break con l’argentino che nel decimo game strappa per la terza volta la battuta all’avversario, fissando il parziale per 6-4 e rimandando il verdetto finale al terzo set. Regna l’equilibrio in questa fase del gioco, i giocatori danno tutto, Rublev sembra quello più stanco ed è costretto a salvare un match point nel decimo game. È dunque il tie-break a decretare il primo finalista: Andrey gioca a tutto braccio, dando fondo alle residue energie che gli consentono di prevalere per 7 punti a 2 e centrare la prima finale della stagione.
Il russo corona così una settimana giocata sia in spinta – ed è questo il suo habitat naturale – sia in controllo, e questa è certamente una piacevole sorpresa per un giocatore abituato a sviluppare le sue vittorie sul tema del ‘tutto o niente’. La crescita del russo è costante e riprende in tutto e per tutto l’ottimo finale di 2017, impreziosito dai quarti raggiunti all’US Open e dalla finale di Milano alle Next Gen Finals. La sensazione è che nessun giocatore possa ritenersi tranquillo di affrontare, in questo momento e su questa superficie, l’imprevedibile ragazzo moscovita.
DOMINIC, LA FEBBRE DEL VENERDI’ SERA
Monfils senza giocare, Thiem si ritira – L’avversario di Rublev sarà Gael Monfils, che accede alla finale senza dover scendere in campo per il forfait di Thiem, numero 1 del seeding e vittima di un attacco influenzale. Verrebbe da pensare che è stato un bel colpo di fortuna per il funambolico francese, considerato che l’austriaco era in vantaggio negli sconti diretti 4 a 0 (con l’ultimo precedente giocato nel 2017 a Indian Wells). Monfils sfrutta al meglio la wild card ricevuta dagli organizzatori e disputerà dunque la quarta finale al Qatar ExxonMobil Open dopo quelle tutte perse del 2006, 2012 e 2014. Tra i due finalisti sarà il primo incrocio.
The day Dominic Thiem used the #Bieberfever hashtag. pic.twitter.com/25yI6Rtdyx
— José Morgado (@josemorgado) January 5, 2018
Tralasciando l’ironia sull’hashtag utilizzato da Dominic nella parte in tedesco del suo comunicato su Facebook, per l’austriaco si tratta dunque di una banalissima influenza che non dovrebbe costituire alcun problema per la sua presenza a Melbourne, poiché di tempo per smaltire qualche linea di febbre ce n’è a sufficienza. Potrebbe al limite minare la ‘bellicosa’ intensità degli allenamenti di Dominator, che con questa semifinale rimane quinto nel ranking ATP a debita distanza da Alex Zverev. Per ricucire lo strappo servirà una gran prestazione a Melbourne, sul cemento che Thiem fatica ancora a digerire appieno.