Mondo Challenger: tris di Cuevas a Montevideo
Bratislava, Slovacchia (€106.000 + H) – Lukas Lacko (8) si aggiudica per la terza volta il Challenger di Bratislava. Lo slovacco non ha incontrato nessuna testa di serie fino alla finale – Marton Fucsovic (2) e Marcos Baghdatis (5) sono usciti al secondo turno, mentre Andreas Seppi (3) ha perso nei quarti contro Jurgen Zopp per 7-6(4) 6-3 – dove ha trovato il numero 91 del ranking ATP Marius Copil (4). Lacko ha vinto in due set, senza perdere mai il servizio. Il primo parziale l’ha conquistato togliendo il servizio al rumeno nel game decisivo, sul 5-4 in suo favore, mentre il secondo ha vinto al tie-break 7-4 al secondo championship point. Il Peugeot Slovak Open di quest’anno ha visto incontrarsi Jerzy Janowicz e Bernard Tomic, due tennisti che hanno avuto i riflettori puntati su di loro in quanto giovani promettenti, ma che al momento sono fuori dalla top 100. Il polacco nonostante non abbia mai vinto un torneo ATP, tra il 2012 e il 2013 è riuscito a raggiungere una finale in un Master (Parigi-Bercy, persa contro David Ferrer) e la semifinale a Wimbledon (persa 3-1 con il campione Andy Murray), poi un po’ i tanti infortuni, un po’ il suo carattere fumantino, lo hanno fatto scendere fino a ridosso della posizione 300 nel ranking. Ora è risalito fino alla posizione numero 127 e l’obiettivo è quello di qualificarsi per il prossimo AO. Tomic invece non può vantare questi risultati nei tornei più importanti, ma ha comunque all’attivo tre vittorie ATP; il fatto che abbia deciso di giocare un Challenger potrebbe essere il segno che la voglia di giocare a tennis, a venticinque anni, non è già finita. Per la cronaca, il match è stato vinto da Janowicz 7-6(3) 6-2, il ventisettenne si è poi ritirato nel terzo set dell’incontro successivo contro il numero 1 del seeding Mikhail Kukushkin.
Risultato finale: [8] L. Lacko b. [4] M. Copil 6-4 7-6 (4)
Mouilleron le Captif, Francia (€85.000 + H) – Ci si aspettava il bis di Benoit Paire (1) agli Internazionali di tennis di Vendée ma un infortunio ha costretto il francese al ritiro nel primo turno contro il lucky loser Romain Barbosa. Attesa c’era anche per il fresco top 100 Maximilian Marterer (6), anche lui però si è ritirato dal torneo nel primo incontro contro il qualificato Ilya Ivashka. Ritrovandosi entrambi nella parte alta del tabellone può dirsi fortunato Elias Ymer che in semifinale ha incontrato il ben più abbordabile Gleb Sakharov, battuto in due set 7-5 6-4. Nella parte bassa Luca Vanni si è fermato a un passo dalla finale perdendo 6-2 6-4 un incontro alla sua portata contro Yannick Maden. Il toscano deve recriminare in particolare per un secondo set gettato alle ortiche in cui ha avuto ben cinque palle break. Il maggiore dei fratelli Ymer si è portato a casa il secondo Challenger dell’anno battendo il tedesco in due set combattuti, in cui sono stati fondamentali pochi punti. Nel secondo set per esempio, ogni palla break conquistata dai due tennisti è stata convertita, la differenza l’ha fatta quella conquistata dallo svedese nel decimo gioco, che l’hanno portato a chiudere il match per 7-5 6-4.
Risultato finale: E. Ymer b. Y. Maden 7-5 6-4
Montevideo, Uruguay ($75.000 + H) – Nelle dodici precedenti edizioni l’Uruguay Open ha avuto tra i suoi vincitori tennisti del calibro di Juan Martin del Potro, Guillermo Canas e Pablo Cuevas (1). Quest’ultimo dopo un anno di assenza è tornato a giocare il Challenger di casa, vincendolo (per la terza volta) come da pronostico, nonostante gli ultimi mesi siano stati molto difficile per lui a livello di risultati. Il tabellone ha visto al via tra gli altri Guido Pella (2), Roberto Carballes Baena (4) e Nicolas Jarry (7), sicuramente un seeding di qualità molto superiore alla media che si vede nel circuito. Delle otto teste di serie la sola a non aver superato il primo turno è stato Marco Cecchinato (6), battuto 4-6 6-3 7-6(5) da Alejandro Gonzalez, le prime quattro poi sono arrivate fino ai quarti. Lì quelle della parte alta, Cuevas e Nicolas Kicker (3), hanno superato Facundo Bagnis e Marcelo Arevalo, mentre Pella e Rogerio Dutra Silva (4) sono stati battuti entrambi in tre set dai portoghesi Gastao Elias e Joao Domingues. Contro Kicker l’uruguaiano numero 32 del ranking ATP ha avuto qualche problema solo nel primo set, vinto 7-5, mentre nel secondo ha vinto agevolmente 6-3 senza concedere nulla. Tra i due portoghesi invece ha avuto la meglio il più esperto Elias sempre 7-5 6-3. Il ventiseienne di Lourinha in finale ha provato a contrastare Cuevas, riuscendo anche a riequilibrare il primo set, ma il divario tra i due è venuto fuori nei momenti decisivi: sul 4-4 del primo parziale Elias ha perso il servizio a zero e sul 4-3 del secondo non ha sfruttato tre palle break consecutive.
Risultato finale: [1] [WC] P. Cuevas b. G. Elias 6-4 6-3
Knoxville, Stati Uniti ($75.000) – Il classe ’94 Filip Peliwo mette le mani sul primo Challenger in carriera. La sua stagione fin qui era stata più che buona, ma con la vittoria di ieri a Knoxville il ventitreenne canadese ha messo la ciliegina sulla torta. La sua settimana, cominciata con il superamento delle qualificazioni, è stata costellata da vittorie importanti, come quelle del primo turno e dei quarti contro i Next Gen Tommy Paul (8), battuto 6-4 7-5, e Taylor Fritz (3), superato 7-6(1) 6-1. Ancora più nette sono state quelle degli ultimi due incontri giocati contro Henri Laaksonen (2) e Denis Kudla. In particolare colpisce il 6-3 6-0 rifilato in meno di 45’ al numero 103 del ranking ATP, tennista abituato a giocare nel circuito maggiore e due settimane fa ha raggiunto le semifinali nel 250 di Shenzhen. La finale contro Kudla è durata poco di più: Peliwo ha perso un solo turno di servizio, il primo del match, poi ha liquidato lo statunitense con due break per set. A fine match Peliwo ha dichiarato che il lavoro svolto negli ultimi sei mesi con il suo coach Frederic Niemeyer è stato soprattutto a livello mentale per far sì che il suo rendimento fisico non abbia alti e bassi: “Avevo bisogno di mantenere la mia intensità, ma in maniera sostenibile”.
Risultato finale: [Q] F. Peliwo b. D. Kudla 6-4 6-2
Kobe, Giappone ($50.000 + H) – Ottavo Challenger in carriera per Stephane Robert che a Kobe supera in finale il connazionale Calvin Hemery al terzo set dopo oltre due ore di gioco. Robert ha battuto nel corso del torneo tre teste di serie: al secondo turno Peter Polansky (4) 6-4 7-5, ai quarti Go Soeda (7) 7-5 6-3 e in semifinale Akira Santillan (6) 7-6(1) 6-2. Nella parte alta invece si è fermato al secondo turno uno dei vincitori della scorsa settimana Radu Albot (1), sconfitto al terzo set dal qualificato Yosuke Watanuki. Stessa sorte per Matthew Ebden (3), contro Hemey l’australiano ha perso più nettamente di quanto non dica il punteggio finale di 6-4 6-3. Hemery ha poi battuto il diciannovenne Soon Woo Kwon 6-2 7-5. I primi due set della finale si sono entrambi decisi al tie-break, il primo ad appannaggio di Robert (7-1), il secondo, più combattuto in favore di Hemery (7-5). Nel parziale decisivo il numero 323 del ranking ATP si è salvato nel secondo gioco, in cui ha dovuto fronteggiare tre palle break, e ha poi dilagato vincendo i successivi cinque.
Risultato finale: S. Robert b. C. Hemery 7-6(1) 6-7(5) 6-1