Kyrgios: “Meglio la Davis degli Slam, McEnroe non sarà il mio coach”

La stagione di Nick Kyrgios si è conclusa anzitempo a causa di un fastidio all’anca sinistra che ha parzialmente causato la sorprendente sconfitta all’esordio nel torneo di Anversa contro il belga Ruben Bemelmans, n.98 del ranking ATP. Nonostante ciò, il 22enne tennista di Canberra in questi gironi ha fatto parlare ancora di sé tramite una sessione di Q&A (domande e risposte) con i suoi fan su Twitter e con un nuovo post scritto sul sito Players Voice.

Sul popolare social network, il n.20 del ranking ATP ha pazientemente risposto a tutte le più disparate curiosità dei suoi sostenitori, legate al tennis ma non solo. Alla domanda “se potessi visitare un nuovo paese, quale sarebbe e perché?”, Kyrgios ha annunciato una sua prossima esibizione a dicembre in Argentina, nella capitale Buenos Aires, con l’idolo locale e campione degli US Open 2009 Juan Martin del Potro. L’australiano ha poi confermato questo impegno in un successivo tweet.

Non è mancata come al solito l’ironia a Nick in questo scambio con i fan, soprattutto nei confronti dei giudici di sedia, con i quali non sempre ha un grande feeling. Quando qualcuno gli ha chiesto quale nuova lingua volesse imparare, il talento aussie ha prontamente risposto: “una che gli arbitri non possano capire!”. Oppure alla domanda “Hai mai tirato una pallina al giudice di sedia o ai giudici di linea?”, Kyrgios ha replicato: “Grazie per l’idea”. Il finalista del Masters 1000 di Cincinnati ci ha poi tenuto a precisare alla fine che le sue battute in questo contesto non devono essere prese troppo seriamente. “Per tutti quelli (stupidi abbastanza) da prendere le mie risposte alla lettera, era tutta ironia. Non ce l’ho con nessuno nel mondo del tennis”, ha scritto infine.

Ma Kyrgios recentemente ha trovato un’altra piattaforma per condividere in maniera più articolata i suoi pensieri con i fan senza passare attraverso i filtri dei media tradizionali. Nick ha infatti co-fondato insieme ad altre star dello sport down-under il sito Players Voice: uno spazio in cui, in maniera simile allo statunitense The Players’ Tribune, sono gli stessi atleti a scrivere gli articoli. Dopo la sua toccante lettera ai fan di settembre, Kyrgios ha pubblicato un nuovo post in cui ha tirato le somme di questa stagione.

In particolare, il tennista australiano ha scritto di quanto gli piaccia giocare eventi di squadra come la Davis ma anche la neonata Laver Cup. “I grandi Slam sono i tornei più importanti e vuoi fare bene ma sento di preferire quando si gioca in squadra”, ha rivelato Kyrgios, “La Davis era la mia priorità quest’anno e guardando al 2018, metterò gli eventi di squadra davanti agli Slam in termini di ciò che voglio vincere. Perdere con il Belgio (in semfinale di Davis ndr) è stato uno schifo. Sentivamo di essere in una buona posizione per far qualcosa di speciale quest’anno. Non essere stati capaci di farlo ci ha ucciso. Rusty (Lleyton Hewitt, il capitano ndr) ci ha detto chiaramente che torneremo insieme, ci rimetteremo al lavoro e faremo due passi in avanti. Ha parlato di una sensazione che faceva male e anche io mi sentivo così. E mi sono sentito in maniera simile quando ho perso contro Federer alla Laver Cup. Era dura trattenere le lacrime. Sentivo di aver deluso tutti. La Davis e la Laver Cup mi hanno dato i più grandi alti e i più grandi bassi della mia carriera”.

Proprio alla Laver Cup, sembrava che si fosse instaurata una bella chimica tra Kyrgios e la leggenda americana John McEnroe, capitano del Team World. Nei giorni successivi all’evento si è vociferato di una possibile collaborazione tra i due, visto che l’australiano è ormai da tempo senza coach. Lo stesso Nick però, pur non negando l’affinità con McEnroe, ha voluto smentire questa eventualità. “Mi sento a mio agio con lui. Lui capisce che tipo sono e come mi comporto sul campo. C’è una connessione. Sarà un mio grande amico e qualcuno con cui posso parlare ma non un coach”, ha ribadito Kyrgios, “non so se lavorerò con lui in futuro. Non ho niente contro di lui. È una mia questione personale. Non so se voglio lavorare con qualcuno in questo momento”.