US Open: Nadal strapazza Dolgopolov, è ai quarti

[1] R. Nadal b. A. Dolgopolov 6-2 6-4 6-1 (da New York, il nostro inviato Luca Baldissera)


Dopo l’autentica lezione inflitta da Karolina Pliskova a Jennifer Brady, 6-1 6-0 in tre quarti d’ora, scendono in campo sul centrale, e di sicuro sono un po’ affannati perchè un match così breve era difficile da immaginare, lo spagnolo Rafael Nadal (31 anni, 1 ATP) e l’ucraino Alexandr Dolgopolov (28 anni, 64 ATP). Rafa strafavorito, ovviamente, ma Alex sta giocando bene, e un paio di partite (sulle sei totali contro lo spagnolo) le ha portate a casa in passato, Queens 2015 e Indian Wells 2014. Il maltempo è un ricordo, è una splendida giornata di sole, calda il giusto, e piuttosto ventilata. Oggi è il Labour Day, l’equivalente del nostro primo maggio, la giornata festiva ha incoraggiato molti newyorkesi a optare per il tennis, c’è parecchio pubblico.

Non è un bell’inizio di match, in particolare Alex pare un po’ spaesato, Rafa fa il suo e nulla più. Il che non è mai poco, intendiamoci. Un doppio fallo e un brutto errore costano il break a Dolgopolov nel terzo game, 2-1 e servizio Rafa, un doppio falle e un paio di gratuiti mettono nei guai Nadal tre game dopo, quando lo spagolo, alla battuta in vantaggio per 3-2, annulla due palle del controbreak e poi allunga 4-2. Sta cominciando a viaggiare meglio, il dritto di Rafa, mentre Alex si limita a sparare alcune cannonate estemporanee, ma rimane molto impreciso. Ci sono così altre due palle break in favore dello spagnolo, che trasforma la seconda con un gran rovescio diagonale, 5-2. Il pubblico apprezza e inizia a scaldarsi anch’esso, come sempre durante le partite di Nadal i “Vamos Rafa!” piovono dalle tribune in modo quasi incessante. Quello che fa più male a Dolgopolov è lo sventaglio di dritto a uscire di Nadal (se è per quello fa male a tutti), ma in particolare l’ucraino sembra leggerlo sempre in ritardo, e su quel tipo di pallata, se non anticipi almeno di un istante lo spostamento sei fritto. Rafa se ne rende conto, da fine stratega qual è, e mette a segno tre dritti vincenti consecutivi, chiudendo poi con il servizio il primo set, 6-2.

Nel secondo parziale, il tennis sincopato e fatto di accelerazioni improvvise e difficilmente leggibili di Alex inizia a ingranare un po’ di più, soprattutto l’ottimo servizio con lancio basso e mulinello anticipato (5 ace nel set), ma per questo Nadal non basta. Dopo aver annullato una palla break nel primo gioco, Dolgopolov riesce a condurre fino al 4-4, quando Rafa piazza un break chirurgico per poi chiudere 6-4 tenendo la battuta a zero. Ottimo in questa fase lo spagnolo, sia di testa che di braccio.

La tendenza favorevole a Nadal continua nel terzo set, con Alex messo all’alngolo dalla pressione sempre più intensa di Rafa, e fulminato da gran passanti non appena prova ad attaccare. In 20 minuti, e un solo game lottato, il secondo sul servizio di Dolgopolov, Nadal sale 4-0 con due break, e un parziale di 20 punti a 8. Il match, incredibilmente dato il punteggio, non è affatto male dal punto di vista tecnico, ma è uno show dello spagnolo, che colpendo rilassato dallo schiacciante vantaggio fa vedere tutto il meglio del suo repertorio, intervallato da sprazzi da gran colpi dell’ucraino, che tira a braccio sciolto anche lui, per il motivo opposto. La fine, scontata (6-1 per la cronaca), porta Rafa ai quarti di finale, in attesa di Andrey Rublev o David Goffin, nell’attimo in cui scrivo il giovane russo è avanti 2 set a zero.

Risultati:

[9] D. Goffin vs A. Rublev
[1] R. Nadal b. A. Dolgopolov 6-2 6-4 6-1
[6] D. Thiem vs [24] J.M. del Potro
[3] R. Federer vs [33] P. Kohlschreiber