FUOCHI D’ARTIFICIO A IVREA: AZZURRI NELLA TOP TEN, CAMPORESI-FERRARI E ZENO IVALDI TRA I MIGLIORI, WEGER ED ELENA BORGHI IN CRESCITA

camporesiferraric2ivrea2017Inizia con i fuochi d’artificio la due giorni di finali a Ivrea, tappa della quarta prova della Coppa del Mondo 2017. Grande spettacolo, prestazioni esaltanti ed esclusioni eccellenti dalle finali sono all’ordine del giorno nel sabato riservato alle medaglie per C2, C1 donne e K1 uomini.

Per l’Italia arrivano due importanti piazzamenti in finale con il C2 di Pietro Camporesi e Niccolò Ferrari e il K1 di Zeno Ivaldi anche se il podio rimane lontano. Nono posto nella finale della canadese biposto per l’equipaggio azzurro dell’Aeronautica Militare di Camporesi e Ferrari. La loro finale è precisa fino al primo intertempo, chiuso con un parziale di 65 centesimi di vantaggio; poi la seconda parte del tracciato si fa sentire e gli italiani cedono secondi importanti al resto dei finalisti. Il 111.11 vale il nono tempo a 10.12 dalla leadership conquistata dagli slovacchi Peter e Ladislav Skantar che mettono al collo l’oro; argento per i tedeschi Behling e Becker, bronzo per i francesci Klauss e Peche.

“Siamo soddisfatti per aver centrato la finale e aver così messo un punto importante per qualificarci al mondiale di Pau, ma è chiaro che essendo stati in casa avremmo voluto regalare qualche soddisfazione in più al pubblico italiano che qui a Ivrea oramai ci segue da tempo con passione – commenta Niccolò Ferrari – le sensazioni comunque sono state positive, il lavoro fatto in estate ha dato i suoi frutti, il supporto federale non è mai mancato in questi mesi e cercheremo di fare ancora meglio in Spagna, per la prossima sfida di coppa del mondo, e ai mondiali in Francia. A metà gara abbiamo commesso un errore e non siamo riusciti a farcelo scivolare addosso; la voglia di vincere deve superare la paura di sbagliare, ed è su questo concetto che puntiamo a lavorare ancora da qui ai mondiali”. 

“L’assieme è più che positivo – commenta Pietro Camporesi – e l’aver lavorato anche in C1 in questi mesi ha reso il nostro equipaggio ancora più forte. Ora andiamo in Spagna e poi a Pau, in Francia, in un canale che ci piace molto e nel quale anche in passato abbiamo fatto molte gare più che positive. Per me è un anno importante perchè a gare concluse, il 14 ottobre mi sposerò. Chiudere la stagione con qualche altro buon risultato sarebbe importante ed esaltante anche per questo e da parte mia c’è il massimo impegno per raggiungere questi obiettivi”. 

Scoppiettante anche la finale del K1 maschile per la quale Zeno Ivaldi, pagaiatore del CC Verona, si qualifica con il decimo tempo. In finale parte per primo, la sua gara è eccellente ma macchiata da un passaggio eccessivamente rischioso alla porta numero 12 in risalita; la giuria assegna un salto di porta, e conseguenti 50 secondi di penalità che vanificano l’ottima prova del pagaiatore scaligero, ottavo al traguardo con il tempo di 140.46. La vittoria va ad uno stellare Vit Prindis, canoista ceco che si impone in 87.15 davanti all’americano Michal Smolen (+0.29) e allo sloveno Peter Kauzer (+2.16).

“In finale non sono stato lucidissimo, non ero al top e ho pagato un po’la stanchezza – afferma Zeno Ivaldi – in semifinale invece le sensazioni sono state più che positive tanto che sono riuscito a qualificarmi nonostante due tocchi di palina. In vista del mondiale di Pau diciamo che questo è un ulteriore tassello importante per arrivarci preparato. Il percorso non era facile, ma era sicuramente stimolante e siamo stati messi alla prova in maniera decisa”.

La bella sorpresa di oggi per l’Italia arriva dalla canadese monoposto femminile, disciplina che farà il proprio ingresso alle Olimpiadi in occasione dei giochi di Tokyo 2020. A vincere è l’australiana Jessica Fox in 100.83 davanti all’austriaca Viktoria Wolffhardt e alla ceca Tereza Fiserova. Italia che sfiora di pochissimo la finalissima con Elena Borghi, quindicenne e portacolori del Canoa Club Ferrara che dopo aver staccato ieri il pass per la semifinale, è oggi la prima delle escluse dalla lotta per le medaglie. 

“Non mi aspettavo di arrivare addirittura in undicesima posizione – commenta la giovanissima Elena Borghi – al traguardo le sensazioni erano contrastanti ma con il passare del tempo ho visto molte mie avversarie sbagliare, capendo che ero riuscita a fare una gara più che positiva. Si poteva certo far meglio, ma lo considero come un buon passo avanti. Prima della gara avevamo studiato e analizzato bene il percorso con i tecnici; assieme a Eric Masoero lo avevamo scandagliato dall’inizio alla fine e non posso che essere soddisfatta”. 

Azzurri che sfiorano la finale con altri tre equipaggi semifinalisti oggi: nel K1 maschile è buona la prestazione di Jakob Weger, portacolori dello SC Merano che chiude all’undicesimo posto e primo degli esclusi in semifinale. 91.34 il suo tempo, superiore al 91.28 con cui Zeno Ivaldi in semifinale stacca il pass per la finalissima come decimo classificato. Semifinale invece da dimenticare per Giovanni De Gennaro, trionfatore lo scorso anno proprio sulla Dora Baltea e vincitore anche nella tappa tedesca di coppa del mondo 2017 andata in scena a Markkleeberg. Il Carabiniere bresciano di Roncadelle tocca due volte le paline ed è costretto ad accontentarsi del 28esimo posto, a 7.51 dalla vetta. 

Nel C2, semifinale per Francesco Cavo e Alberto Querci che chiudono in dodicesima posizione, con il tempo di 113.12 ad appena otto decimi dalla top ten che avrebbe spalancato loro le porte della finale. 

Domani si torna in gara con semifinali e finali per K1 donne e C1 uomini. Dalle 10.00 sulla Dora, per l’Italia, saranno in azione Stefanie Horn nel K1 e Stefano Cipressi, Roberto Colazingari e Raffaello Ivaldi nel C1 uomini. 

Finali in diretta, su Rai Sport, dalle 13.30 alle 15.00.

Risultati in diretta e live streaming al link https://siwidata.com/canoe123/live?SessionKey=siwidata.995&CupKey=CS_2017.WC