US Open day 1, statistiche: Masha di sera non perde mai
Maria “Masha” Sharapova torna nel tabellone principale di uno Slam dopo oltre un anno e mezzo. La sua ultima partecipazione risaliva agli Australian Open 2016, quando fu trovata positiva ad un controllo anti-doping. Rientra battendo la numero 2 al mondo, Simona Halep, che dovrà rimandare per l’ennesima volta la scalata al trono di numero 1 WTA. La vittoria di Sharapova è la diciottesima su diciotto incontri disputati in una sessione serale agli US Open.
Diamo qualche numero su questo rientro vittorioso:
- Sharapova non giocava agli US Open da tre anni (4T 2014)
- Quella con Halep è la 33esima vittoria agli US Open (lo Slam in cui ha i dati “peggiori”)
- Non batteva una top-10 agli US Open da 11 anni (F 2006 contro Henin)
- È stata soltanto la quinta partita in cinque anni agli US Open
- È la settima vittoria in sette incontri contro Halep
Nonostante la lunga assenza dagli Slam, nonostante il faticoso rientro a causa della classifica deficitaria e dei ripetuti “infortuni da assestamento”, non si tratta di una assoluta sorpresa, dato che prima di ieri Halep poteva vantare un imbarazzante 0-6 negli scontri diretti contro la siberiana.
Ora analizziamo brevemente i numeri della vittoria:
- Sharapova ha vinto un match molto lungo (2h42′)
- Masha ha sommerso Halep di vincenti (60-15), sbagliando però moltissimo (64-14)
- 29 vincenti di dritto da fondo per Sharapova, 16 da fondo di rovescio e solo 3 a rete
- Addirittura 34 unforced di dritto da fondo per Sharapova e 22 di rovescio
- Su 221 punti disputati, soltanto 11 si sono conclusi con una giocatrice a rete (5%)
- Tantissime le palle break ottenute dalla russa (22), poche quelle convertite (5)
- Nel secondo set Sharapova ha trasformato 1/11 palle break
- Sharapova ha vinto facendo solo 5 punti in più
- La chiave è stata la resa (punti ottenuti) con la seconda: 27% nel primo, 36% nel secondo, 71% nel terzo. Entrambe però sono andate in crescendo
- Si è giocato molto di più sul servizio di Haelp (118 punti a 103)
Sharapova ha dunque vinto spingendo sempre e facendolo sempre da fondo (non è una novità), cercando di accorciare gli scambi lasciando andare il braccio e prendendosi tantissimi rischi. Questa strategia ha pagato, come ha sempre pagato contro Halep, che perde per la settima volta consecutiva adottando sempre il solito schema perdente (la difesa ad oltranza da fondo).