US Open: Konta subito fuori! Avanti Muguruza e Kvitova

A. Krunic b. [7] J. Konta 4-6 6-3 6-4 (Michelangelo Sottili)

Johanna Konta entra in campo per iniziare la corsa che potrebbe terminare con la prima posizione del ranking tra due settimane e fallisce clamorosamente. Senza nulla togliere alla grande prestazione di una mai doma Aleksandra Krunic, buona mano e piedi rapidissimi, è difficile negare che il miraggio della vetta metta tanta pressione a più di una giocatrice.

Diciassette centimetri e altrettanti chili separano le due: per fortuna della piccola Krunic, numero 78 WTA e mai tra le prime 60, c’è la rete a dividerle, ma la differenza di peso della palla è importante. Così, anche se non si sono mai incontrate, Aleksandra sa bene che non può metterla sul ritmo, ma deve variare altezza e velocità con il dritto, alternare le rotazioni dal lato del rovescio (buone le rasoiate con lo slice che usa anche per le smorzate) e approfittare della sua incredibile mobilità sul campo senza però lasciare che l’avversaria la faccia correre. La realtà, tuttavia, vede Konta partire molto centrata e solida nel suo tennis di pressione e, complici alcuni doppi falli serbi, portarsi rapidamente sul 4-1 pesante. Il set sarà effettivamente appannaggio della britannica, ma non prima di aver regalato l’insperato recupero sul 4-4 con Johanna che perde il filo ma lo recupera prima di ulteriori problemi. Nella seconda partita,salvati i primi due turni di servizio, Alex prende fiducia mentre salgono i gratuiti di Konta e, all’ottavo gioco, piazza l’unico break che le permette di allungare il match. Nella partita finale, continuano le difficoltà della numero 7 del mondo a tenere i turni di battuta, lei che è la migliore in gara con il suo 80,6% di game vinti al servizio quest’anno. La serba brekka dapprima al terzo gioco – grazie anche a una palla trattenuta dal nastro su cui Konta si esibisce in una “cosa” da far rabbrividire un taglialegna e al doppio fallo (con)seguente – ma si fa subito riprendere. Alex si ripete in risposta al settimo game e questa volta conferma. Servendo sul 5-4, Krunicdimentica in fretta lo 0-30 del gioco precedente, non trema e, anzi, con coraggio va a prendersi la vittoria e il secondo turno contro la vincente fra Tomljanovic e Larsson.

[13] P. Kvitova b. J. Jankovic 7-5 7-5 (Manuel Dicorato)

Periodico 7-5 e accesso al secondo turno per Petra Kvitova che in un’ora e trentuno minuti ha ragione di una Jankovic in grande difficoltà. L’ottavo match tra la due volte campionessa di Wimbledon e l’ex regina del tennis femminile ci ha raccontato delle difficoltà diverse che le due tenniste stanno affrontando. Se la Kvitova è ancora convalescente per l’incidente di dicembre (questo è appena il secondo Major nel 2017 che disputa), per Jankovic i problemi alla schiena che in Primavera le avevano fatto pensare al ritiro sono la causa di un declino così lento ed inesorabile. Il primo sussulto dell’incontro arriva sul 3-2 quando Kvitova grazie ad un doppio fallo dell’avversaria vola sul 4-2. Sul 5-3 la Jankovic sale in cattedra e chiude il game con una straordinaria volèe di dritto al corpo. Il dodicesimo game é lo specchio del match: errori su errori (sopratutto di rovescio) da parte di Jankovic consentono a Kvitova di chiudere 7-5 il primo parziale. Nel primo game del secondo set tocca a Petra sbagliare e con un game fotocopia di quello della sua avversaria sul 6-5 del primo set consegna il break alla serba. Nel game successivo l’ex numero 1 del mondo è bravissima ad annullare due palle break ma è costretta a cedere nel quarto gioco quando grazie ad uno splendido game di risposta la ceca impatta sul 2-2. Nel settimo gioco Jankovic trova il break che la porta sul 5-4 a servire per andare al terzo set. È qui che escono fuori tutti i suoi attuali limiti: Jelena crolla clamorosamente consegnandosi a Kvitova, che senza troppi problemi chiude con un altro 7-5. Jankovic saluta mestamente New York al primo turno per la seconda volta in carriera, Kvitova invece affronterà al secondo turno la francese Cornet (l’unico precedente, favorevole a Kvitova, proprio agli US Open 2012).

[3] G. Muguruza b. V. Lepchenko 6-0 6-3 (Tommaso Voto)

La campionessa di Wimbledon Muguruza travolge la statunitense Lepchenko in poco più di un’ora di gioco e sembra essere la vera favorita anche a New York. Prestazione impressionante per la n.3 del seeding, che ha letteralmente spazzato via la sua avversaria, incapace di opporre alcun tipo di resistenza.
La pressione e le aspettative erano tutte sulle spalle della spagnola, che, dopo il trionfo a Church Road, ha dominato la concorrenza anche a Cincinnati, dove ha messo in mostra un tennis praticamente perfetto. L’assenza di “mamma” Serena rende il circuito femminile incerto, Garbiñe sembra finalmente in grado di poter esprimere il suo enorme potenziale e di poter, legittimamente, aspirare al trono vacante.

Già dai primi minuti è apparso abbastanza chiaro l’esito del match, del resto Lepchenko non ha i mezzi tecnici e fisici per contrastare le bordate della Muguruza. A Varvara manca potenza e, soprattutto, penetrazione nei colpi, che il più delle volte hanno una gittata troppo corta per permetterle di comandare lo scambio. Muguruza ha subito preso in mano le redini del gioco, usando sapientemente il combinato disposto servizio-dritto, che già a Londra è stato decisivo.
La bi-campionessa Slam ha badato al sodo, non ha mai abbassato la guardia ed ha evitato quei “down” che spesso hanno segnato alcune delle sue prestazioni. Incassato il 6-0, la n.3 del mondo non arretra, ma finalmente Lepchenko muove il punteggio ed il pubblico del centrale di New York approva con un caloroso applauso. C’è adesso un po’ di lotta, ma Varvara è come un “pugile” suonato, attende semplicemente il momento del knockoutIl 4-2 arriva, ma dal nulla Lepchenko estrae un controbreak che per un attimo rimette in discussione il secondo parziale. La rimonta è vana, in quanto la venezuelana di nascita ma spagnola di passaporto, torna aggressiva e chiude le ostilità sul definitivo 6-3. Ora sfida asiatica: Liu o Duan. Nulla che questa Muguruza possa temere.

(in aggiornamento)

Risultati:

E. Alexandrova b. [Q] A. Zaja 6-2 6-3
A. Cornet b. H. Watson 6-4 6-4
Kr. Pliskova b. M. Eguchi 6-2 6-2
[WC] S. Kenin b. [32] L. Davis 7-5 7-5
[31] M. Rybarikova b. C. Giorgi 6-3 6-4
[Q] S. Vickery b. N. Vikhlyantseva 4-6 6-4 6-1
[13] P. Kvitova b. J. Jankovic 7-5 7-5
[WC] A. Rodionova b. R. Jogenkamp 7-5 7-5
[18] C. Garcia b. [Q] T. Martincova 6-0 6-1
[3] G. Muguruza b. V. Lepchenko 6-0 6-3
M. Sakkari b. [24] K. Bertens 6-3 6-4
[30] J. Goerges b. A. Beck 6-1 6-0
Y.Y. Duan b. [Q] C. Liu 7-6(8) 7-6(3)
[Q] K. Kozlova b. I.C. Begu 6-2 7-6(7)
A. Krunic b. [7] J. Konta 4-6 6-3 6-4
[16] A. Sevastova vs C. Witthoeft
D. Vekic vs B. Haddad Maia
S. Zheng vs A. Van Uytvanck
S. Stephens vs R. Vinci
[9] V. Williams vs [Q] V. Kuzmova
J. Larsson vs A. Tomljanovic
E. Makarova vs M. Barthel
A. Sasnovich vs J. Boserup
[22] S. Peng vs [WC] A. Hesse
[21] A. Konjuh vs A. Barty
[5] C. Wozniacki vs [Q] M. Buzarnescu
C. Suarez Navarro vs [Q] I. Soylu
[11] D. Cibulkova vs J. Cepelova
[29] M. Lucic-Baroni vs M. Puig
P. Parmentier vs O. Dodin
T. Babos vs V. Golubic
[2] S. Halep vs [WC] M. Sharapova