TACCHINI, CICALI E GENZO D’ARGENTO AL MONDIALE DI RACICE

tacchiniitaliaNell’ultima giornata di gare al mondiale di canoa velocità a Racice (Repubblica Ceca), l’Italia torna due volte sul podio e lo fa con autorità, conquistando il secondo posto con Carlo Tacchini nella finale del C1 500 e con Susanna Cicali e Francesca Genzo nel K2 200. 

Due medaglie d’argento pesanti e importanti, che seguono a ruota quelle conquistate nei giorni scorsi da Nicolae e Sergiu Craciun nel C2 500 (bronzo) e da Gabriel Esteban Farias, oro, nella finale del KL1 200 della paracanoa.

Quattro medaglie, alle quali anche oggi hanno fatto da cornice risultati altrettanto importanti, anche se a ridosso del podio, ottenuti dagli altri azzurri. La prima soddisfazione odierna arriva dal K2 femminile di Francesca Genzo e Susanna Cicali, equipaggio che già in coppa del mondo a Szeged (Ungheria) era salita sul podio. Di fronte al pubblico ceco, la coppia formata dalla triestina e portacolori della SC Ticino Pavia Francesca Genzo e dall’atleta fiorentina delle Fiamme Azzurre Susanna Cicali parte bene, sprinta bene e chiude in seconda posizione dopo 37.058 secondi di gara. Un’apnea emozionante, seconda solo alle ungheresi Reka Hagymasi e Agnes Szabo che vincono con soli 63 millesimi di vantaggio sull’equipaggio italiano. Bronzo per le britanniche Hannah Brown e Angela Hannah, staccate dalle azzurre di mezzo secondo. Susanna Cicali che nel pomeriggio chiude in undicesima posizione la finale del K1 5000 vinta dall’ungherese Bodonyi.

Soddisfazione, e riscatto dopo il quarto posto di ieri, arriva poco dopo per Carlo Tacchini che dopo il podio sfiorato ieri nei 1000, oggi chiude con potenza e mette al collo l’argento nel C1 500. La partenza non è delle migliori e ai 250 metri il pagaiatore in forza alle Fiamme Oro passa con il terzo tempo, a sette decimi dal bielorusso Piatrou. Nella seconda parte di gara però l’atleta verbanese cambia ritmo e mette in mostra le sue grandi doti sulla distanza, recuperando pagaiata dopo pagaiata e chiudendo al traguardo in seconda posizione, a 584 millesimi dalla medaglia d’oro che va la ceco Martin Fuksa in 1.49.725. Tacchini esulta per l’argento conquistato in 1.50.309 e con un vantaggio di tre decimi sul bronzo che va al collo del bielorusso Piatrou. Tacchini che poco più tardi nella finale del C1 5000 chiude invece al quarto posto e a due secondi e mezzo dal podio. L’oro va al tedesco Sebastian Brendel davanti al cubano Torres Madrigal e al polacco Kaminski.

Italia protagonista, ma stavolta non sul podio, anche nella specialità olimpica del C2 1000 con Daniele Santini e Luca Incollingo. L’equipaggio azzurro, con i due atleti delle Fiamme Oro, chiude al sesto posto in 3.34.823 nella gara vinta dai tedeschi Oeltze/Kretschmer in 3.31.613 davanti a Cuba e Russia. Il podio sfugge agli azzurri per poco più di un secondo e mezzo ma Santini e Incollingo mostrano ancora una volta grande forza e determinazione, ad un passo dai migliori tre ma confermandosi comunque nell’elite a livello internazionale.

Settimo posto in finale A per il K4 1000 di Matteo Torneo, Luca Beccaro, Tommaso Freschi e Samuele Burgo con gli azzurri che chiudono in 2.59.946 nella gara vinta dall’Australia, davanti a Ungheria e Germania. 

Nella finale B del K4 500 maschile l’Italia chiude al secondo posto. Alberto Ricchetti, Mauro Crenna, Alessandro Gnecchi e Mauro Pra Floriani fermano il cronometro sull‘1.21.049 alle spalle del Canada e davanti alla Polonia. Terzo posto in finale B del K1 200 per Andrea Domenico Di Liberto in 35.714. Nel pomeriggio, in gara anche Giulio Dressino nella finale del K1 5000, chiusa però anzitempo. 

Risultati nel dettaglio al link: http://sdp.digicorp.hu/competition/16777218/races