Six Days. Aspettative, speranze e strategie dei piloti azzurri

Chilometri percorsi in auto e a piedi, test delle moto e impegni dietro le quinte. I piloti azzurri della Sei Giorni di Enduro non si sono risparmiati nella settimana pre gara per poi dare il massimo durante la competizione che si terrà dal 28 agosto al 2 settembre a Brive la Gaillarde, in Francia. In un’intervista andata in diretta sulla pagina Facebook della Maglia Azzurra, Davide Guarneri, Thomas Oldrati, Giacomo Redondi e Alex Salvini – che rappresenteranno l’Italia nel World Trophy – svelano le loro aspettative, speranze e strategie.

Giacomo, iniziasti la FIM ISDE 2016 realizzando il miglior tempo assoluto nel primo giorno. La Six Days va affrontata interamente con spirito aggressivo?

Giacomo Redondi: “Bisogna attaccare dall’inizio alla fine della manifestazione e, in particolare nei primi giorni, è fondamentale per noi piloti azzurri rimanere attaccati in classifica e ai vertici della stessa”.

Alex Salvini: “La penso come Giacomo. Sarà necessario dare il massimo fin dalla prima Speciale anche perché la Sei Giorni è imprevedibile, quindi bisogna spingere fino all’ultimo”.

Thomas, come Alex torni in Maglia Azzurra dopo quattro anni dall’ultima volta. Cosa significa rappresentare l’Italia?

Thomas Oldrati: “Ho sempre temuto molto alla convocazione in nazionale perché ti dà una carica in più. Sono felice di essere in un gruppo così affiatato, inoltre il percorso di gara ci piace e conosciamo le nostre qualità. Dovremo partire con il piede giusto perché sappiamo che ogni errore si paga caro”.

Davide, sei alla tua seconda Six Days. Nel 2015 arrivavi dal Motocross, oggi cosa ti aspetti?

Davide Guarneri: Due anni fa per me era tutto nuovo, ora conosco meglio tutti gli aspetti dell’Enduro. La squadra è di alto livello quindi dovremo dare il meglio. A mio parere in gara è giusto attaccare ma anche considerare che dal terzo giorno le energie potrebbero calare.

L’intera intervista sul sito magliazzurra.it