ATP Winston-Salem: Edmund gioca a fare lo Stakhanov
Nonostante la giornata di giovedì proponga solitamente i match di ottavi di finale, a Winston-Salem vanno in scena i quarti, così come avviene per tutti i tornei che precedono uno Slam. La manifestazione della Carolina del Nord è molto apprezzata dai tennisti (eletto miglior torneo del 2016), e nonostante la vicinanza nel calendario con gli US Open ben 13 giocatori top 50 figuravano ai nastri di partenza.
Il match di apertura sul campo centrale ha visto prevalere in rimonta il britannico Kyle Edmund sulla testa di serie n.6 Steve Johnson. Lo statunitense sta attraversando un momento complicato a causa della tragica scomparsa del padre, avvenuta appena 3 mesi fa, e nei tre tornei sul cemento americano antecedenti a Winston-Salem non aveva mai superato il primo turno. Edmund, costretto a disputare le qualificazioni per non essersi iscritto in tempo, era al sesto match in altrettanti giorni e dopo il primo set perso 7-5, non sembrava in grado di continuare a causa di un problema alla spalla, più volte massaggiata dal fisioterapista. Da quel momento però Johnson è lentamente uscito dal match, divenendo col passare dei minuti sempre più falloso; con un periodico 6-3 il britannico si aggiudica agevolmente il secondo e terzo set, strappando così il biglietto per le semifinali dove se la vedrà con il bosniaco Dzumhur.
Il nativo di Sarajevo si è imposto più facilmente del previsto sul Next Gen Hyeon Chung: 6-3 6-4 il risultato finale. Il tennis insidioso e variegato di Dzumhur (che si era aggiudicato l’unico scontro diretto, disputato quest’anno a Miami) ha mandato in tilt il sudcoreano, facendo emergere i suoi punti deboli: un servizio troppo tenero e un gioco a rete decisamente rivedibile. Per Dzumhur si tratta della seconda semifinale stagionale, dopo quella raggiunta poche settimane fa a Los Cabos.
La sessione serale si è aperta con il match più atteso della giornata, quello tra la testa di serie n.1 Bautista Agut e lo statunitense Taylor Fritz. Il diciannovenne californiano, dopo un 2016 positivo in cui aveva dimostrato di avere le carte in regola per diventare una stella del tennis mondiale, sta disputando una stagione incolore, con l’unico acuto rappresentato dalla vittoria su Cilic a Indian Wells. Dopo le buone prove fornite contro avversari ostici come Jaziri e Lorenzi, la sfida contro Bautista era l’ideale per testare la condizione attuale di Fritz. Lo spagnolo però ha fornito la solita prestazione impeccabile. Dopo un primo set senza storia, vinto agevolmente 6-2 dal numero 15 del mondo, Fritz, nonostante un problema al ginocchio, è riuscito nella seconda frazione a rimanere aggrappato al suo avversario fino al tie-break; sul 2-1 a suo sfavore, Fritz regala con due gravi errori di rovescio (il colpo su cui fa più affidamento) due mini break a Bautista, che chiude poi 7-3. Bautista Agut, indiscusso favorito per la vittoria finale, affronterà in semifinale Jan-Lennard Struff.
Il tedesco ha sconfitto in due set molto equilibrati, 6-4 7-6, la testa di serie numero 14 Borna Coric, incapace di dare continuità alla vittoria su Isner ottenuta negli ottavi. Il tennista di Zagabria, nonostante fosse tennisticamente centrato, non è riuscito a mantenere la calma nei momenti più importanti del match, frustrato dalla prestazione perfetta al servizio del tedesco: 91% di punti realizzati con la prima di servizio e nessuna occasione di break fornita a Coric. Con questo risultato, Struff raggiunge la prima semifinale della stagione, la quarta della sua carriera. Non è ancora riuscito a vincerne una e non sarà un compito semplice contro Bautista.
Risultati:
[1] R. Bautista Agut b. [W] T. Fritz 6-2 7-6(3)
J. Struff b. [14/W] B. Coric 6-4 7-6(2)
[Q] K. Edmund b. [6] S. Johnson 5-7 6-3 6-3
D. Dzumhur b. [13] H. Chung 6-4 6-2
Matteo Polimanti