ATP Cincinnati, tabellone: verso una semifinale Federer-Zverev? Nadal contro il suo passato
Di nuovo loro, otto anni dopo. Era infatti dal 2009 che Federer e Nadal non occupavano le prime due teste di serie al Masters di Cincinnati, immancabile tappa di avvicinamento agli US Open. In quell’edizione, dopo aver completato, il Career Grand Slam a Parigi e inanellato il sesto successo a Wimbledon, il maestro elvetico si presentava in Ohio da n.1 al mondo, il fenomeno iberico, che 8 mesi prima aveva conquistato il suo unico Australian Open, lo inseguiva a ruota, nella sua seconda apparizione dopo l’infortunio al ginocchio che ne aveva parzialmente causato l’eliminazione a Parigi e che lo aveva costretto a saltare i Championships. Novak Djokovic e Andy Murray erano relegati rispettivamente alla terza e quarta testa di serie. Alla fine fu proprio Federer a trionfare per la terza volta in carriera, superando in due set Djokovic. Grazie al forfait di Andy Murray, saranno ancora loro, Roger e Rafa, a parti invertite, a guardare tutti dall’alto al basso… e a sfidarsi per la prima posizione mondiale.
Infatti, dopo questa edizione del Western & Southern Open, uno tra Federer e Nadal tornerà in cima al mondo del tennis. Se l’elvetico conquisterà il titolo a Montreal banalmente chi andrà più avanti dei due nel torneo diventerà n.1 al mondo. Nel caso in cui invece non trionfasse in Canada, Federer dovrebbe spezzare in un’altra uscita prematura di Nadal.
A Cincinnati non ci sarà forse Shapovalov ma Federer può contare su altri tennisti che possono giocare un brutto scherzo al suo rivale storico. Magari non Richard Gasquet che Rafa dovrebbe affrontare all’esordio nel caso in cui il francese batta un qualificato al primo turno. Il mancino di Manacor lo ha infatti sempre battuto nei 14 scontri diretti giocati sul circuito. Più probabilmente Gilles Muller, potenziale avversario in ottavi del campione iberico. Il lussemburghese quest’anno a Wimbledon ha eliminato a sorpresa proprio Nadal in ottavi. Nei quarti di finali teoricamente Rafa dovrebbe incrociare le racchette con Jo-Wilfried Tsonga. Appunto teoricamente visto che il francese non sta passando un grande periodo di forma e a Montreal è uscito di scena al primo turno. Il posto nei magnifici otto del 32enne tennista di Le Mans potrebbe essere concretamente preso dal sudafricano Kevin Anderson, reduce dalla finale a Washington e dai quarti in Canada. Ma occhio a Nick Kyrgios che se ha voglia e condizione fisica può far saltare il banco. All’esordio l’australiano sarà impegnato in un primo turno molto interessante contro David Goffin.
Il secondo quarto di finale della parte alta sulla carta dovrebbe invece vedere opposti la testa di serie n.3 Dominic Thiem e la n.5 Kei Nishikori. Tanto l’autriaco quanto il giapponese non sono parsi in grande spolvero nelle loro ultime apparizioni. Dopo l’esenzione al primo turno, Thiem è atteso da un esordio impegnativo contro il russo Daniil Medevdev o il nostro numero uno Fabio Fognini. Il tennista ligure si presenta sul cemento nordamericano in fiducia dopo la vittoria Gstaad e la semifinale a Kitzbuhel. Il 21enne moscovita è però un giocatore in crescita dal tennis brillante e a Washington si è issato fino ai quarti di finale. Non ci sono precedenti tra i due. Se mai Thiem approderà agli ottavi potrebbe poi trovarsi il bombardiere americano Sam Querrey, recente trionfatore a Los Cabos, sempre che quest’ultimo riesca a superare uno Haase e Mannarino, grandi protagonisti a Montreal, al secondo turno. Considerando il tabellone e l’attitudine alla superficie, ha forse più chances di arrivare ai quarti Nishikori. Dopo un esordio complicato contro il vincente della sfida tra David Ferrer e Steve Johnson, il nipponico dovrebbe affrontare uno tra Fernando Verdasco, Mischa Zverev e Pablo Carreno Busta che esordisce contro il nostro Paolo Lorenzi. Match proibitivo per il tennista toscano che curiosamente ha però battuto l’iberico in entrambi i precedenti giocati sul veloce, nelle qualificazioni di Pechino nel 2013 e nel primo turno di Indian Wells nel 2014.
Nel primo spicchio della parte bassa, Alexander Zverev, testa di serie n.4 a Cincinnati, dovrà invece liberarsi di una selva di giocatori di casa per conquistarsi il suo posto nei quarti di finale. Dopo il bye al primo turno, il talento tedesco potrebbe infatti esordire contro il classe 1998 statunitense Frances Tiafoe, sempre che quest’ultimo batta un qualificato al primo turno. Agli ottavi, Sascha si dovrà probabilmente difendere dalle cannonate dell’americano John Isner. Se ne uscirà indenne, Zverev dovrebbe nei quarti dovrà vedersela contro un altro big server, ovvero Milos Raonic. Il canadese tuttavia non sembra ancora al 100 per cento. Dopo un esordio apparentemente agevole contro uno tra il georgiano Nikoloz Basilashvili e Borna Coric, Raonic potrebbe rischiare grosso contro l’imprevedibile Gael Monfils, galvanizzato dall’incredibile vittoria su Nishikori in Canada, o l’ostico spagnolo Roberto Bautista-Agut.
Si prospetta quindi una semifinale di lusso contro l’altro grande protagonista del torneo, Roger Federer. Il fenomeno di Basilea, apparso un po’ contratto in Canada, dovrà invece essere molto pimpante fin da subito nel Midwest, dove ha vinto ben 7 volte, perché gli avversari sono da prendere con le pinze. Si comincia con uno tra il piccolo argentino Schwartzman e il muscolare nextgen russo Karen Khachanov per proseguire probabilmente contro l’esplosivo statunitense Jack Sock. Nei quarti di finale, l’avversario teorico di Federer è il suo baby gemello Grigor Dimitrov. Il bulgaro però si dovrà guardare da diverse insidie a partire dall’esordio contro uno tra il giovane coreano Hyeon Chung e quella vecchia volpe di Feliciano Lopez. Nel caso sopravvivi al secondo turno, Grisha potrebbe poi incrociare le racchette con Tomas Berdych o Juan Martin del Potro, in un primo turno “blockbuster”, come lo definiscono dall’altra parte dell’oceano.
Quarti di finale teorici:
[1] Nadal vs [8] Tsonga
[3] Thiem vs [5] Nishikori
[4] Zverev vs [6] Raonic
[2] Federer vs [7] Dimitrov