ATP Umago, Lorenzi: “Bravo a variare il gioco”. Giannessi: “Paolo ha tanta esperienza”
Dopo il derby maratona con l’amico Alessandro Giannessi, Paolo Lorenzi è apparso molto affaticato ma, al contempo, positivo e felice del risultato raggiunto. L’azzurro, attuale n. 34 del mondo, raggiunge a Umago la sua 4a finale in carriera.
“Fisicamente sono molto stanco ma spero di riuscire a recuperare per domani. Ho avuto un leggero fastidio alla gamba all’inizio del secondo set”. L’esperienza, il mestiere e il savoir faire hanno permesso a Paolo di ribaltare le sorti del match al terzo . Qual è l’elemento che ha condizionato la risalita? “All’inizio spingevo di più, poi ho rallentato nel secondo ma poi sono riuscito a spingere di nuovo. E soprattutto sono riuscito a servire meglio di lui e quindi alla fine ho fatto qualche punto in più con il servizio. Credo che questo sia stata la chiave dell’esito del match. Ci conosciamo molto bene, siamo molto amici e ci alleniamo insieme. Lui è venuto anche al mio matrimonio. Ad un certo punto mi ha preso le misure e quindi mi sono trovato un po’ in difficoltà. Ma poi sono riuscito a trovare maggiore profondità. All’inizio lo attaccavo sul rovescio e poi sul dritto. Sono stato bravo a variare. Io cercavo di aprirmi il campo in diagonale e lui in altezza”.
Altrettanto stanco ma molto soddisfatto Alessandro Giannessi. Il tennista di La Spezia è felice del risultato raggiunto a Umago, la prima semifinale in carriera in un torneo ATP; tuttavia, continua a rimanere concentrato sul lavoro costante che gli ha permesso di realizzare un progresso fisico e tecnico-tattico soddisfacente e che intende continuare a svolgere per progredire ulteriormente.
“È stato un match durissimo” dice Alessandro ai giornalisti alla fine dell’incontro. “Eravamo abbastanza stanchi. Poi Paolo ha certamente più esperienza di me. Abbiamo dato tutto. Adesso mi sposterò al Challenger di Cortina, poi farò le quali a Kitzbühel e poi andrò in America”. La partita è stata ancora più complicata, considerando i match maratona precedenti: “È vero. È stato molto difficile perché quando si viene da tre partite dure come quelle affrontate precedentemente, alla fine la freschezza non è più la stessa. Poi Paolo ha servito molto meglio di me; oggi non riuscivo a sentire bene la prima di servizio. Per quanto riguarda la mia preparazione, se fisicamente sto bene, anche il tennis va meglio. Sto lavorando molto sotto ogni punto di vista, la tattica e la tecnica. È un lavoro completo e sono molto felice dei progressi fatti in questi mesi”. Tantissime le smorzate messe a segno da Alessandro oggi: “Sì, in un campo come questo a Umago e ovviamente in generale sulla terra, è fondamentale servirsi della smorzata. Cercavo di utilizzarla molto spesso”.
Un consiglio a Paolo contro Rublev? “Paolo non ha bisogno di consigli. Ha così tanta esperienza che saprà come gestire la partita. Certo, sarà un match difficile ma è normale, è una finale ATP”.