Giannessi o Lorenzi, a Umago ci sarà un finalista italiano (Crivelli). Giannessi in semifinale a Umago, Fognini out (Secolo XIX)
Giannessi o Lorenzi, a Umago ci sarà sicuramente un finalista italiano (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)
Ci sarà sicuramente un italiano in finale domani a Umago (482.060 euro, terra), il torneo croato da sempre tradizionalmente favorevole, per vicinanza e tifo, ai nostri colori. SORPRESA Dai quarti, infatti, esce un incrocio a sorpresa: eliminato Fognini, campione in carica, dal Next Gen russo Rublev, 19 anni, ripescato come lucky loser, saranno Lorenzi e Giannessi a sfidarsi per un posto al sole. Per lo spezzino, numero 104 Atp, si tratta della prima semifinale Atp in carriera, che lunedì lo proietterà decisamente tra i primi 90 del mondo, miglior piazzamento in carriera. L’allievo di Infantino si sbarazza, dopo la consueta battaglia di quasi tre ore, del brasiliano Dutra Silva, recuperando da 5-2 nel set decisivo. Una bella dimostrazione di coraggio e concentrazione. Anche Lorenzi viene a capo di un match feroce contro il ceco Vesely, che lo aveva sempre battuto nei tre precedenti confronti diretti. Dopo un primo set dominato dal servizio del ceco, Paolino è risalito con tenacia, strappando il servizio all’avversario nell’11 game del secondo set e poi allungando anche nel terzo. Tra i due italiani non ci sono precedenti a livello Atp, ma due confronti diretti, sempre nel Challenger di Caltanissetta, a favore del senese. Il torneo, oltre al vincitore dell’anno scorso, perde anche la prima testa di serie, il belga Goffin, al rientro dopo l’infortunio a Parigi, sconfitto dal redivivo Dodig, in gara con classifica protetta
Giannessi in semifinale a Umago, Fognini out (Il Secolo XIX)
Sarà la vicinanza all’Italia, sarà la presenza di tanti tifosi azzurri, ma a Umago, in Croazia, i nostri tennisti riescono spesso a ottenere buoni risultati. Quest’anno la tradizione è stata rispettata, anche se ieri sera i destini dei due liguri Alessandro Giannessi e Fabio Fognini si sono separati nei quarti di finale: avanti “Gianna”, fuori “Fogna”. Lo spezzino Giannessi ha confermato la crescita degli ultimi mesi, che lo ha portato a irrompere nei primi cento (con il best ranking al numero 99) grazie a un rovescio più solido, che unito al dritto già di alto livello e a un buon servizio gli garantisce un gioco completo, e alla solita grinta e generosità. Anche ieri il mancino ha lottato su ogni punto contro Dutra Silva (numero 64), reagendo bene dopo avere perso il primo set al tie break (netto 6-2 nel secondo) e uscendo alla distanza nel terzo, con una grande rimonta da 2-5 a 7-5. Giannessi aveva già battuto due volte quest’anno il 33enne brasiliano, e si è regalato la prima semifinale della carriera in un torneo Atp (era arrivato ai quarti a Bucarest nel 2011). Ora avrà il vincitore del match tra l’altro azzurro Paolo Lorenzi e il ceco Jiri Vesely, e dovrebbe in ogni caso ritoccare il suo record in classifica. Fognini, attualmente al numero 27 Atp, aveva di fronte il giovane russo Rublev (19 anni, numero 74).Il campione di Arma di Taggia era il campione uscente ma già nei giorni scorsi non si sentiva al meglio, forse per colpa del caldo. A sostenerlo è arrivata anche Flavia Pennetta con il piccolo Federico. Primo set equilibrato con Fognini che riesce a imporsi al tie break, ma nel secondo cede il servizio sul 2-2 e subisce un blackout mentale fino al 2-6. Rublev gioca benissimo picchiando ogni palla, Fognini arretra in difesa e anche se arriva a due punti dal match deve arrendersi 7-3 al tie break del terzo