ATP Bastad: bentornati, Dolgo e Ferru

A giocarsi il titolo della 70esima edizione dello Swedish Open saranno Alexander Dolgopolov e David Ferrer (quest’ultimo è avanti 9-4 nei precedenti, ma Dolgo è avanti 3-1 in quella disputati sul rosso). Il primo è tornato a esprimere il suo miglior tennis, dopo che negli ultimi mesi era stato nuovamente tormentato da diversi problemi fisici; il secondo, invece, nonostante non sia più quello dei giorni migliori, ha lottato per oltre due ore contro il connazionale Fernando Verdasco ed è riuscito a conquistare la sua prima finale ATP dopo 21 mesi, mostrando un cuore degno solo dei più grandi campioni di questo sport.

I primi a scendere in campo a Bastad sono stati Alex Dolgopolov e Andrey Kuznetsov, giunto alla terza semifinale nel circuito maggiore (nessuna finale) e oggi vittima di un avversario contro cui non ha potuto fare nulla. Troppo superiore Dolgopolov per varietà di gioco e pesantezza di palla.

Tra i due giocatori non c’erano precedenti, ma Alex ha avuto fin dall’inizio le idee chiare su come mettere in difficoltà il russo che, nonostante l’80% di punti vinti sulla seconda del rivale nel primo set, ha iniziato la sfida in discesa. Kuznetsov, infatti, perde il servizio nel secondo gioco a causa di un paio di gratuiti a inizio scambio e va sotto 3-0, dovendo poi annullare tre palle del 4-0. Tuttavia, riesce a salvarsi e a trovare incisività in risposta, guadagnandosi una palla del controbreak nel quinto game; qui, però, sbaglia in larghezza un dritto in avanzamento non impossibile, con l’ucraino che ne approfitta e sale 4-1. Kuznetsov fatica moltissimo a gestire il servizio in kick da sinsitra di Dolgopolov (71% di prime in campo per lui nel parziale, lui che nell’ultimo anno mediamente non supera il 55%) , che peraltro gioca con una varietà e un ritmo che il russo non riesce a gestire con continuità. Il numero 88 ATP prova a invertire la tendenza e si guadagna tre palle break tra il settimo e il nono gioco, ma Dolgopolov è molto bravo a prendere subito l’iniziativa in tutte le situazioni. Un sanguinoso errore al volo di Kuznetsov e un ace centrale mandano in archivio il parziale d’apertura: 6-3 Dolgopolov.

Nel secondo set la musica non cambia: Kuznetsov cerca di rimanere attaccato all’avversario, che però oggi è particolarmente ispirato e la sensazionale risposta che gli regala il break point sul 2 pari ne è l’ennesima dimostrazione. Alex riesce ad andare in vantaggio anche in questa frazione di gioco e a consolidarlo nel game successivo; i colpi di inizio gioco dell’ucraino sono letali e da fondocampo Dolgo quest’oggi crea gli stessi problemi patiti ieri da Schwartzman proprio contro Kuznetsov, il quale non ha la stessa varietà e pesantezza di palla di Dolgopolov. Il numero 89 del mondo conquista un altro break dopo una splendida accelerazione di dritto chiusa con una volée alta, ponendo fine alla contesa dopo 64 minuti: 6-3 6-2 il punteggio finale. Seconda finale dell’anno per Dolgopolov (ottava in carriera), dopo quella vinta cinque mesi fa a Buenos Aires. Niente da fare, invece, per Kuznetsov, che fallisce l’accesso alla finale di un torneo del circuito maggiore per la terza volta su altrettanti tentativi. Domani Alex se la vedrà con David Ferrer (avanti 9-4 nei precedenti, 3-1 per Dolgopolov sulla terra).

A vincere la seconda semifinale, infatti, è stato David Ferrer, che ha avuto la meglio di Fernando Verdasco per la 14esima volta su 22 scontri diretti, vincendo contro il madrileno per la decima volta consecutiva. Ferrer e Verdasco non si affrontavano dal maggio 2015, quando Ferrer rimontò Verdasco a Madrid. Nando non batte il valenciano da 7 anni (“Ferru” si è aggiudicato gli ultimi 9 scontri), quando l’attuale numero 39 del mondo vinse agli ottavi degli Us Open 2010 al tiebreak decisivo, in quello che fu il match più bello disputato tra questi due simboli del tennis spagnolo degli anni 2000.

Verdasco inizia il match giocando con poca attenzione e scarsa reattività, mentre Ferrer è bravo a capire il momento e a gestire la situazione senza troppi problemi. Il 4-0 iniziale è la naturale conseguenza di tutto ciò. Verdasco trova qualche buona soluzione con il rovescio in diagonale, ma cerca molto male la palla con il dritto, fondamentale con cui invece Ferrer non sbaglia nulla. Il numero 46 ATP si muove benissimo e conquista il primo set in 23 minuti: 6-1.
Verdasco reagisce e comincia a registrare i colpi, portandosi subito avanti 2-0. Ferrer sbaglia qualcosa di troppo, si innervosisce, ma nel sesto gioco un doppio nastro gli offre una possibilità di ristabilire la parità. Il numero 6 del seeding perde stabilità mentale, sbaglia molto di dritto e, dopo aver avuto la palla del doppio break sul 3-1 (bravo Ferrer in quella circostanza), si ritrova sotto 4-3. Ciò nonostante, stavolta Nando riesce ad essere solido sotto il profilo mentale e tiene la battuta agevolmente, ma due giochi più tardi è costretto a salvare due match point (pessima la volée di rovescio che regala a Ferrer la seconda opportunità di chiudere l’incontro). Tuttavia, in questa circostanza gioca in maniera oculata e aggressiva, arrivando poi a giocarsi tutto al tiebreak, dove mostra un’ottima tenuta mentale e sbaglia poco con il dritto. Dall’altra parte, invece, è proprio un errore in manovra con questo fondamentale da parte di Ferrer che consente a Verdasco di vincere il jeu decisif 7 punti a 3, rimandando dunque il verdetto al set decisivo.

Dopo lo sforzo compiuto, però, Verdasco si ritrova costretto ad annullare cinque palle break nel game inaugurale della frazione di gioco decisiva, ma riesce a cavarsi dalla buca. Ciò nonostante, Fernando vanifica tutto cedendo la battuta sull’1 pari, quando commette due doppi falli e un gratuito di rovescio che valgono il break in favore di Ferrer. Nel sesto gioco il due volte vincitore di questo torneo accusa un piccolo passaggio a vuoto e concede una palla del 3 pari, ma tiene in mano il gioco e riesce ad allungare sul 4-2. I due giocatori non concedono più nulla al servizio e, dopo 2 ore e 9 minuti di gioco, Ferrer torna in finale in un torneo ATP per la prima volta dopo quasi due anni (Vienna 2015). Sarà il 52esimo atto finale del circuito maggiore che verrà protagonista il campione valenciano – 26/25 il suo record – il quarto in questa manifestazione.

Risultati:
A. Dolgopolov b. A. Kuznetsov 6-3 6-2
[8] D. Ferrer b. [6] F. Verdasco 6-1 6-7(3) 6-4