FIM Cup e Italiano Flat Track. Domina Cecchini
Quindici piloti provenienti da sette diverse nazioni europee, Italia compresa, hanno dato vita sabato 15 luglio, nell’impianto di Santa Marina in Lonigo (VI), ad un’emozionante seconda prova della Flat Track Cup. Competizione che da tre anni è nelle mani del nostro pilota Francesco Cecchini, che con il successo in terra berica mette in tasca mezzo titolo. Sarebbe il quarto consecutivo per il giovane centauro romagnolo. Bissando il successo di gara uno, potrà permettersi di piazzarsi entro i primi sette classificati nella terza e ultima gara in programma a Macon, Francia, il 9 di settembre. Tutto facile per il romagnolo a Lonigo, pista che rievocava brutti ricordi quando lo scorso anno, nel campionato italiano, era stato vittima di un incidente con conseguente ricovero in ospedale. Stavolta brucianti partenze e prodigiosi recuperi, quando si è trovato a partire dalla seconda fila, hanno permesso a Cecchini di trionfare senza grossi patemi davanti al compagno del team Honda Alonso, Adrian Garin Vera, e all’azzurro Marco Buzzi, al suo primo podio assoluto nella competizione. Quinto Vittorio Emanuele Marzotto, campione italiano in carica, che non ha voluto mancare al prestigioso appuntamento nella pista “di casa”, dopo la decisione di partecipare solo ad alcune gare in stagione. Una serata sfortunata, iniziata con lo spegnimento del mezzo quando era primo alla manche due e una scivolata a causa di una pozzanghera alla batteria cinque, costringendo il centauro in sella alla Suzuki a partire, nella finalissima, dalla seconda fila. Manche conclusiva che ha visto lo stesso Marzotto partire in anticipo, causando l’arresto della batteria e una seconda ripartenza, nella quale il duo Cecchini-Garin Vera prende da subito il comando, con Serra, Buzzi e Marzotto in lotta per il terzo posto. Alla quarta tornata una manovra azzardata di Serra provoca un contatto con Buzzi, che a sua volta colpisce involontariamente Marzotto. I due azzurri tenacemente mantengono il controllo del mezzo, Marzotto è il più penalizzato essendo costretto a rallentare la propria corsa mentre si stava infilando nel corridoio esterno per balzare davanti ai due avversari. Cecchini taglia il traguardo del decimo e ultimo giro in solitaria, ricevendo a fine corsa l’abbraccio di tutto il team Honda Alonso e del papà Fabrizio, capo tecnico del team Gresini nella velocità. Gli altri due italiani in gara, Gianni Borgiotti e Stefano Rosso, hanno chiuso rispettivamente in sesta e undicesima posizione. Un elogio all’unica donna in gara, Yasmin Poppenreiter, che ha conquistato un rispettabile decimo posto dopo una gara tutta grinta e determinazione.
A fine gara, Cecchini non nasconde la propria felicità per essere ad un passo dalla conquista della quarta Flat Track Cup consecutiva, rimarcando come il duro lavoro svolto con il proprio team, per mettere a punto la moto, sta portando ai risultati sperati, dopo un difficile avvio nei campionati spagnoli cui partecipa.
Classifica di gara: 1-Francesco Cecchini punti 30; 2-Garin Vera 26; 3- Buzzi 24; 4-Serra 22; 5-Marzotto 20; 6-Borgiotti 19; 7-Dijkstra 18; 8-Pucko 17; 9-Plehac 16; 10-Poppenreiter 15; 11-Rosso 14; 12-Delestre 13; 13-Sulzbacher 12; 14-Kraus 11; 15-Bunning 10
Italiano Flat Track. Cecchini imbattibile Francesco Cecchini, dopo il successo nella seconda prova della Flat Track Cup, si ripete nell’ovale di Lonigo vincendo a mani basse la terza prova del campionato italiano. Pur con una nuova moto, una Zaeta che ha destato molto interesse, il romagnolo non ha avuto grosse difficoltà nel vincere le manche di qualifica, semifinale e finale, lasciando davvero poche chance agli avversari. Venti i piloti al via, con quattro stranieri in rappresentanza di Repubblica Ceca e Olanda, si sono dati battaglia nelle nove manche di qualifica, al termine delle quali Cecchini è risultato imbattuto, seguito nella classifica provvisoria che ha definito la griglia di partenza delle semifinali, da Marco Buzzi e Lorenzo Gabellini.
La vera sorpresa, anche se ormai è da considerarsi una affermata realtà, arriva dal quattordicenne Kevin Corradetti, che in sella ad una due litri e mezzo ha colto il quinto punteggio assoluto dimostrando davvero di poter stare al passo con i rivali della quattro e cinquanta. Nelle due semifinali Cecchini e Buzzi hanno la meglio su Corradetti-Andreotti e Gabellini-Borgiotti, garantendosi un posto nella finalissima. Molto combattuta la Last Chance, che metteva in palio i due posti per completare le corsie di partenza della manche conclusiva. Parte forte Galletti che imprime un buon ritmo sin dai primi giri, alle sue spalle spunta però l’olandese Dijkstra che lo passa e va a vincere. Bel recupero di Rosso che in extremis, sul traguardo, riesce a precedere di un soffio Galletti e accedere così alla finalissima. Nella quale Cecchini parte leggermente attardato, con Gabellini, Buzzi e Corradetti a contendersi le prime posizioni. Cecchini incrementa il ritmo e va al comando, con Corradetti che sorprende tutti tallonando il rivale e in diverse occasioni riesce pure a mettergli la propria ruota davanti, viene poi sorpassato prima da Gabellini, quindi all’ultima curva anche da Buzzi, che strappa per pochi metri il primo podio della carriera al giovane talento marchigiano, omaggiato comunque dai primi tre classificati che lo hanno fortemente voluto con loro per le foto di rito. Gianni Borgiotti, quinto di giornata, conserva il primato in classifica generale, tallonato a un punto da Lorenzo Gabellini e da Marco Buzzi, che riduce il distacco a dieci lunghezze. Al quarto posto il talento Corradetti, che proverà già sabato prossimo, in gara quattro, a prendersi quel podio che gli è mancato per un soffio a Lonigo. Si correrà ancora in notturna nell’affascinante scenario dell’Arena 58 di Misano Adriatico, che sarà teatro anche della quinta prova tricolore il giorno 8 di settembre, nel consueto weekend che vedrà la località romagnola ospitare il mondiale della Moto GP.