Wimbledon: per Federer è una regale esibizione. Riecco Berdych

[3] R. Federer b. [13] G. Dimitrov 6-4 6-2 6-4 (da Londra, AGF)

Federer contro Dimitrov chiude il lunedì del Centre Court. Si comincia poco dopo le 17.00 e la temperatura è perfetta per giocare a tennis; vento quasi nullo. I precedenti tra i due giocatori sono inequivocabili: 5-0 per Federer (tutti su cemento), ma se non altro Dimitrov è riuscito a strappare un set negli ultimi due confronti (entrambi nel 2016: Brisbane e Australian Open).

Dimitrov comincia a servire per primo e nel game di apertura salva l’unica palla break dei primi otto game. La partita prosegue tranquilla sino al nono gioco, quando Federer comincia a prendere le misure in risposta, entra più spesso nello scambio e obbliga Dimitrov a fronteggiare una serie di palle break. La terza è quella buona, e il break al nono gioco decide il primo set: 6-4 in 44 minuti in cui Federer è stato sostanzialmente intoccabile sui suoi turni di battuta, visto che solo una volta il suo avversario è salito, come massimo, a 30.

Nel secondo set la differenza di rendimento del complesso servizio/risposta da parte dei due giocatori sposta progressivamente l’equilibrio. Dimitrov teme di non ottenere abbastanza dalla sua seconda di servizio, che Federer riesce sempre più spesso a controllare; allora inizia a forzarla, ma insieme ai rischi arrivano i doppi falli: due nel terzo gioco, e altri due nel quinto. E la seconda volta gli costano il break. È l’inizio di un piccolo crollo, perché un altro doppio fallo e due dritti fuori misura gli costano un secondo break, che consente a Federer di chiudere 6-2. Un set a senso unico, durato appena 27 minuti.

All’inizio del terzo set per Dimitrov la situazione si fa ancora più frustrante: nel quinto gioco non gli basta servire otto prime (con due ace) su dieci punti giocati per evitare di subire il break. Segno che ormai anche la prima di servizio è diventate gestibile per il suo avversario. Sul 3-2 e servizio, Federer è ormai è in pieno controllo e si permette perfino una piccola distrazione sul 40-30 quando a campo aperto mette lungo un dritto. È il primo game in cui Grigor riesce a raggiungere il 40 pari in risposta.
Con due set e un break di vantaggio Roger comincia a concedersi qualche colpo speciale, come un drop-shot direttamente sulla risposta; e forse dà un po’ troppo presto per chiuso il match. Sul 4-3 una discesa a rete azzardata lo porta sul 15-30, ma poi è tutto merito di Dimitrov il passante di dritto lungolinea del 15-40: una prodezza che gli dà la carica e gli permette di ottenere il break del 4-4 alla terza occasione utile.
La partita è riaperta? Giusto per il tempo di giocare il nono game, nel quale Federer recupera immediatamente il break di vantaggio, che gli permette di salire 5-4 e concludere con un solido game di battuta, vinto a quindici. 6-4 in 37 minuti

Una paio di statistiche per dare l’idea della differenza di rendimento in campo. 75% di punti vinti sulla prima per Federer, 65% per Dimitrov. Ma ancora più marcata e determinante la differenza sulla seconda: 74% Federer, 44% Dimitrov.
Nell’equilibrio del match più che i vincenti (29 a 24 per Dimitrov) sono stati gli errori non forzati a pesare (25 Dimitrov, appena 11 Federer).  In una partita così positiva, e condotta sostanzialmente sempre in controllo, per trovare un dato negativo sul match di Federer bisogna veramente andare a cercare nelle pieghe dei dati forniti dalla IBM: si trova il 2 su 6 nel serve&volley del terzo set.

[11] T. Berdych b. [8] D. Thiem 6-3 6-7(1) 6-3 3-6 6-3

(in aggiornamento)

Risultati:

[7] M. Cilic b. [18] R. Bautista Agut 6-2 6-2 6-2
[1] A. Murray b. B. Paire 7-6(1) 6-4 6-4
[24] S. Querrey b. K. Anderson 5-7 7-6(5) 6-3 6-7(11) 6-3
[4] R. Nadal vs [16] G. Muller
[11] T. Berdych b. [8] D. Thiem 6-3 6-7(1) 6-3 3-6 6-3
[6] M. Raonic vs [10] A. Zverev
[3] R. Federer b. [13] G. Dimitrov 6-4 6-2 6-4
[2] N. Djokovic vs A. Mannarino

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