Dove sono finiti i giovani campioni?
Essere vincenti under 18 raramente si traduce in una carriera da campione tra i pro. Infatti andando a guardare i nomi tra i campioni slam a livello junior tra il 1983 (anno in cui Edberg fece il grande slam junior, unico nella storia) ed il 1998 (anno in cui Federer vinse il titolo a Wimbledon) scopriamo che nessuno è riuscito a confermarsi tra i grandi. D’accordo erano gli anni in cui i più forti vincevano gli slam ad un’età in cui avrebbero potuto giocare i tornei junior (Becker, Wilander, Chang, Sampras, lo stesso Edberg hanno tutti vinto il loro primo slam a meno di vent’anni). Dal 1998 in poi solo in cinque sono stati campioni slam sia a livello junior che da pro: Federer, Roddick, Wawrinka, Murray e Cilic, ma il solo Federer vinse il titolo junior a Wimbledon. Seguendo un interessante spunto del Telegraph (qui l’articolo originale) andiamo quindi a cercare i vincitori di Wimbledon Junior degli ultimi venti anni per vedere come se la sono cavata da grandi.
Uomini
1997: Wesley Whitehouse
Sudafricano classe 1979, fece tre finali slam a livello junior ma non riuscì a coronare il sogno di una vera e propria carriera da professionista a causa di una serie di infortuni che lo hanno martoriato dal 2000 in poi. Tra il 2002 e il 2004 ha avuto il momento migliore in carriera raggiungendo la posizione 214 in classifica e vincendo 7 titoli futures. Nel 2006 batté Safin ad Indianapolis e nel 2007 vinse l’ottavo ed ultimo futures della sfortunata carriera.
Quest’anno a Wimbledon: non c’era.
1998: Roger Federer
Non c’è bisogno di dire gran che sulla carriera del ragazzino svizzero che vinse il torneo junior nel 1998. Diciotto slam parlano da soli (in senso figurato, anche se non sappiamo che cosa si dicano tutti quei trofei in bacheca quando nessuno li guarda). Vale la pena notare che Federer ha rotto la ‘maledizione di Stefan Edberg’. Infatti dopo che lo svedese ha realizzato il grande slam junior nel 1983 nessun giocatore capace di vincere uno slam a livello junior aveva poi vinto uno slam tra i grandi… fino a Federer.
Quest’anno a Wimbledon: è arrivato come favorito numero uno, nonostante i 35 anni suonati. Ha raggiunto la seconda settimana per la quindicesima volta.
1999: Jurgen Melzer
L’austriaco è stato numero 8 nel 2011 e semifinalista al Roland Garros nel 2010. Ha raggiunto gli ottavi a tutti gli altri slam senza mai riuscire ad andare oltre. Nel 2010 ha vinto Wimbledon in doppio (con Petzschner) ed in doppio misto (con Iveta Benesova). In singolo ha vinto cinque tornei, nessuno sull’erba (unica finale a Newport nel 2003).
Quest’anno a Wimbledon: attualmente numero 130 del mondo quest’anno ha perso al primo turno delle qualificazioni dal giovane De Minaur.
2000: Nicolas Mahut
Ha perso la partita più lunga della storia proprio a Wimbledon (con Isner, 70-68 al quinto). A Wimbledon ha vinto un titolo in doppio, l’anno scorso con Herbert, e sull’erba ha vinto tutti i suoi titoli in singolare. Forse non tutti sanno che tra i giocatori in attività lui e Federer sono quelli ad aver vinto più titoli sull’erba da over 30 (quattro). Non sarà un record memorabile ma sempre meglio di niente.
Quest’anno a Wimbledon: sconfitto al primo turno in tre set da un altro veterano, Youzhny.
2001: Roman Valent
Un altro svizzero, un po’ meno famoso di Federer. Valent chiuse il 2001 come numero 3 junior al mondo ma non è mai esploso tra i grandi. Al massimo è stato numero 300 al mondo, nel 2003. Un solo match giocato a livello ATP, perso con Giquel al primo turno del torneo di Marsiglia nel 2009. Due futures vinti (uno nel 2002 ed uno nel 2005) e carriera chiusa nel 2010.
Quest’anno a Wimbledon: non c’era.
2002: Todd Reid
Un’altra vittima degli infortuni, ritiratosi a soli 21 anni, dopo aver raggiunto la posizione 105 nella classifica ATP. Reid ha giocato quasi unicamente a livello Futures e Challenger. A Wimbledon ha una partecipazione, sconfitto al primo turno nel 2004 da Spadea.
Quest’anno a Wimbledon: non c’era.
2003: Florin Mergea
Il romeno non è mai riuscito ad affermarsi tra i pro, complice qualche infortunio ed un calo di motivazione nel singolare, ha preferito specializzarsi nel doppio. In coppia con Bopanna nel 2015 ha vinto a Madrid e fatto semifinale a Wimbledon, raggiungendo la posizione numero 7 al mondo. In singolare non è mai entrato nei primi 200 (massimo 243) ed a Wimbledon ha giocato le qualificazioni, perdendo al secondo turno nel 2004. Attualmente è numero 39 in doppio.
Quest’anno a Wimbledon: è ancora in gara in doppio in coppia con Qureshi.
2004: Gael Monfils
Il francese ha avuto un’ottima carriera seppur non da vero campione. Nel 2004 fece ¾ di slam tra i piccoli ma tra i grandi, l’ex numero 6 del mondo, vanta ‘solo’ due semifinali (a Parigi nel 2008 e a New York l’anno scorso). Miglior risultato a Wimbledon il terzo turno, raggiunto sei volte senza mai approdare alla seconda settimana.
Quest’anno a Wimbledon: ha perso al terzo turno da Mannarino.
2005: Jeremy Chardy
Carriera dignitosa per il francese che ha raggiunto la posizione numero 25 nel 2013 ed almeno gli ottavi in tutti gli slam (a Wimbledon nel 2014, sconfitto da Cilic in tre set). Un titolo vinto in carriera, a Stoccarda (ma sulla terra) nel 2009 ed in Australia il miglior risultato in uno slam (i quarti nel 2013).
Quest’anno a Wimbledon: ha perso all’esordio da Berdych in quattro set.
2006: Thiemo De Bakker
L’olandese, ex numero uno junior nel 2006, è stato al massimo al numero 40 nel 2010, il suo anno migliore. A Wimbledon ha raggiunto il terzo turno quello stesso anno approfittando di uno stracotto Isner al secondo turno. Dopo di allora, complici anche alcuni infortuni, De Bakker è sprofondato in classifica ed oggi si trova oltre la posizione numero 500.
Quest’anno a Wimbledon: non c’era.
2007: Donald Young
Il campione di Wimbledon junior 2007 aveva vinto il torneo junior in Australia due anni prima, il più giovane della storia. Donald è stato anche il più giovane a raggiungere il primo posto nella classifica junior. Purtroppo tale precocità non si è tradotta in una carriera ad alti livelli. Best ranking di numero 38, nessun torneo vinto e due volte ottavi di finale all’US Open sono i suoi highlights. A Wimbledon mai oltre il secondo turno.
Quest’anno a Wimbledon: ha fatto quel che ha potuto perdendo in tre set da Nadal al secondo turno.
2008: Grigor Dimitrov
Lo chiamavano baby fed per lo stile di gioco ed in molti avranno scommesso che Grigor a Wimbledon avrebbe vinto. Finora non è successo. Semifinalista nel 2014 il bulgaro fa dentro e fuori dai top 10 (massimo numero 8) e sembra sempre sul punto di fare il grande salto. Sei titoli vinti di cui uno sull’erba (Queen’s), una carriera fin qua dignitosa ma al di sotto delle aspettative dei più. Quest’anno ha iniziato la stagione con una semifinale in Australia e poi si è un po’ perso sulla terra battuta.
Quest’anno a Wimbledon: Ha raggiunto la seconda settimana per la seconda volta in carriera.
2009: Andrey Kuznetsov
Il russo è in lenta ma costante ascesa, avendo chiuso il 2016 tra i primi 50 per la prima volta, ma potrebbe essere già troppo tardi con una nuova generazione di russi alle porte (attualmente è sceso al numero 76). Nessun titolo vinto in carriera e negli slam il miglior risultato sono gli ottavi in Australia l’anno scorso. A Wimbledon ha raggiunto due volte il terzo turno.
Quest’anno a Wimbledon: è stato sconfitto al primo turno dal più giovane connazionale Khachanov.
2010: Marton Fucsovics
L’ungherese, 25 anni, sta finalmente riuscendo a scalare la classifica e si trova adesso a ridosso dei primi cento dopo aver vinto il challenger di Ilkley. Finora Marton vanta poche apparizioni in tabelloni ATP e una discreta presenza a livello challenger, con tre titoli in carriera, l’ultimo dei quali ottenuto il mese scorso a Vicenza. Prima di Wimbledon la sua unica partita in un tabellone principale in uno slam era stata la sconfitta da Almagro a New York lo scorso anno.
Quest’anno a Wimbledon: per la prima volta accede al tabellone principale, sconfitto all’esordio da Muller.
2011: Luke Saville
L’australiano aveva iniziato a scalare la classifica nel 2014. Accedendo al main draw di Wimbledon per la prima volta e superando Thiem al primo turno, prima di perdere da Dimitrov, Saville era entrato tra i primi 200. Un infortunio al tendine ed un’involuzione nel gioco hanno rallentato l’ascesa dell’australiano che oggi si trova fuori dai primi 300.
Quest’anno a Wimbledon: non c’era.
2012: Filip Peliwo
Nel 2012 il canadese di origini polacche fece finale in tutti e quattro gli slam junior, vincendone due. Dopo di allora la carriera tra i pro è stata confinata principalmente ai tornei Futures. Due sole vittorie a livello ATP (una per ritiro ed una con Volandri) mentre a livello slam, due partecipazioni alle qualificazioni dell’Australian Open, senza mai accedere al tabellone principale.
Quest’anno a Wimbledon: classificato oltre la posizione numero 300 quest’anno non c’era.
2013: Gianluigi Quinzi
La speranza italiana sta finalmente facendo progressi, anche se non è ancora riuscito a sfondare il muro dei primi 200. Quest’anno ha vinto la sua prima partita in un torneo ATP a Marrakech, prima di arrendersi con onore a Paolo Lorenzi.
Quest’anno a Wimbledon: ha perso al primo turno di qualificazioni dal coetaneo Garin, era la sua prima partecipazione ad uno slam.
2014: Noah Rubin
L’americano sta entrando stabilmente nei primi 200 ed ha già raccolto una certa esperienza da pro. In Australia ha passato un turno sia l’anno scorso sia quest’anno (sconfitto onorevolmente da Federer). In Australia quest’anno ha pure vinto il secondo challenger in carriera. La sua ascesa è stata rallentata da un infortunio al polso patito a Houston lo scorso aprile.
Quest’anno a Wimbledon: non c’era a causa dell’infortunio al polso.
2015: Reilly Opelka
Il diciannovenne americano ha già iniziato a scalare la classifica ed è solo questione di tempo prima che entri tra i primi 100 (attualmente è 129). Lo scorso novembre ha vinto il suo primo challenger a Charlottesville. In Australia quest’anno ha giocato per la prima volta nel tabellone principale di uno slam perdendo in cinque set da Goffin.
Quest’anno a Wimbledon: ha perso al primo turno delle qualificazioni da Ram in due tie break.
2016: Denis Shapovalov
Il giovane canadese è in costante ascesa. Famoso per l’episodio di coppa Davis ad inizio anno, Shapovalov si era già fatto notare l’anno scorso in Canada dove aveva superato Kyrgios. Denis, in Marzo quest’anno, ha vinto il quarto futures ed il primo challenger della giovane carriera perdendo in finale in un altro challenger la settimana successiva (17 vittorie consecutive) ed ora è stabilmente tra i primi 200 e in ascesa.
Quest’anno a Wimbledon: ha perso al primo turno da Janowicz la sua prima partita nel tabellone principale di uno slam.
Donne
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