Verso il futuro: agli US Open verrà introdotto lo shot clock

Stiamo entrando nella fase clou del torneo di Wimbledon, ma ci sono già novità importanti riguardo gli Us Open, l’ultima prova dello Slam del 2017. A New York, infatti, verrà introdotto lo shot clock, così da cercare di velocizzare i tempi di gioco. Tuttavia, l’orologio in campo ci sarà solamente per i match di qualificazione, in quelli junior, nel torneo riservato a chi gioca sulla sedia a rotelle e nei match delle leggende. A riportarlo è il “Telegraph”, che specifica come il numero massimo di secondi che intercorrerà tra un punto e l’altro non potrà essere superiore a 25 – attualmente negli Slam il limite è 20 – con gli arbitri che, in caso di punti estremamente lottati o seguiti da troppo rumore da parte del pubblico, potranno decidere quando far partire lo shot clock.

A questo proposito ha voluto parlare Stacey Allaster, ex CEO della WTA e attualmente a capo della USTA: “Lo sport deve cambiare, alla fine dell’anno tireremo le somme e vedremo come procedere nel 2018. Il nostro obiettivo è consegnare il nostro prodotto ai fan e migliorare il flusso della competizione. Per quanto riguarda il coaching, sappiamo che fa parte del gioco e proveremo a regolamentarlo”. La federazione statunitense ha deciso di intervenire anche sul tempo che precederà l’inizio del match: il cronometro segnerà otto minuti all’ingresso in campo dei due contendenti, due da quest’ultimo fino al sorteggio e cinque per il riscaldamento, oltre a uno per il primo punto del matchQuesto soprattutto per venire incontro alle esigenze televisive, in particolare ESPN, l’emittente più importante nel mondo tra quelle che trasmettono eventi sportivi: “In altri sport sappiamo esattamente quando inizia una partita. ESPN ci ha chiesto di essere precisi su quando si tirerà la prima palla di un match”, conclude Allaster, che è in procinto di dare una spinta fondamentale allo sviluppo del tennis e nel modo di vederlo.