Wimbledon, Federer: “Sarà dura, ma nel tennis niente è impossibile”

“Non voglio dipendere dal mio avversario. Voglio prendere in mano le redini dello scambio ed essere aggressivo. Devo essere rapido coi piedi e anche a livello mentale. Devo solo riposare per poter essere fresco e giocare bene”, queste le dichiarazioni di Sua Maestà Roger Federer in conferenza stampa prima dell’inizio di Wimbledon. I tifosi dell’elvetico non avrebbero potuto udire parole migliori: sentire Roger in fiducia e carico per essere competitivo ai massimi livelli riempie sempre di gioia tutti i suoi fan. 

Il favorito di quest’edizione di Wimbledon non ha nascosto il dispiacere per non aver disputato il Roland Garros, ma senza rammarico ha dichiarato: “Mi sono dato la miglior possibilità per l’erba, quindi non ho rimpianti. Ero pronto a giocare Parigi ma non per tornare a Madrid o Roma. Due settimane prima del Roland Garros mi sono allenato sulla terra ma nonostante fossi felice, non credevo che giocando a Parigi, mi sarei poi dato la miglior chance per Wimbledon. Ho 35 anni e ho vinto il Roland Garros una volta. Ripeto, non ho rimpianti anche se mi è dispiaciuto non giocare perché è stata la prima volta che ho saltato uno Slam sentendomi al 100%. Ma per me era la cosa migliore in vista del resto della stagione anche per i tornei sul cemento“.

Tutti si aspettano un gran torneo da parte di Roger, ma lui resta con i piedi per terra, rendendosi conto che la strada per arrivare fino alla fine è ricca di insidie: “Penso che Zverev e Kyrgios abbiano dimostrato ciò che sono capaci di fare. Anche Raonic, Nishikori e Dimitrov possono arrivare in fondo e nessuno ne sarebbe sorpreso. Poi c’è Dominic Thiem che può andare lontano in ogni Major, nonostante l’erba probabilmente non sia la superficie a lui più congeniale”. Inoltre il sette volte campione all’All England Club non ha dimenticato di aggiungere alla lista degli avversari ostici i suoi amici-nemici: Tra i favoriti c’è anche Stan che se è vicino al 100% può essere molto pericoloso. Stessa cosa per Novak e Rafa: uno ha appena vinto Eastbourne, l’altro ha dominato sulla terra rossa. Poi c’è Andy, non conta molto ciò che ha fatto al Queen’s perché qui nella prima settimana è uno dei migliori. Saranno avversari molto difficili da battere, ma nel tennis niente è impossibile”.