Federer contro Zverev per suonare la nona

Oggi alle 13 a Halle si deciderà la 25esima edizione del Gerry Weber Open: a sfidarsi per il titolo ci saranno Roger Federer e Alexander Zverev. Lo svizzero oggi disputerà la sua undicesima finale in questo torneo (la 140esima della sua carriera), mentre per Sascha sarà solamente la seconda – settima in totale – dopo quella persa contro Florian Mayer 12 mesi fa. Considerando anche la bellissima partita di inizio anno a Perth, i due giocatori si sono affrontati già tre volte, con il tedesco in grado di avere la meglio nelle due occasioni in cui c’è stata battaglia.

Federer è arrivato fin qui senza perdere set, mostrando però di non essere ancora al top della condizione fisica, mentre Zverev ha dovuto faticare per superare Bautista e Gasquet. Per lo svizzero sarà importante velocizzare i tempi di gioco, facendo giocare di fretta l’avversario soprattutto dalla parte del dritto e in generale riuscendo ad essere molto incisivo entro i primi 4-5 colpi all’interno dello scambio. Per entrambi sarà fondamentale il  rendimento al servizio: in particolare, sarà cruciale quello con la seconda di servizio (fin qui Roger ha vinto il 58% dei punti, Sascha il 57%). Nella semifinale di Halle del 2016, una delle chiavi della vittoria di Zverev contro Federer fu proprio la resa con questo colpo. Quel giorno, infatti, tutti e due misero almeno il 60% di prime in campo, vincendo il 79% dei punti con la prima, ma lo svizzero con la seconda si fermò al 54%, mentre il tedesco chiuse al 64%.

Per il ragazzo di Amburgo sarà fondamentale il dritto lungo linea, con il quale non sempre riesce ad essere incisivo e che potrà risultare importante anche per invertire l’inerzia degli scambi in cui sarà costretto a difendersi.

Dall’altra parte, invece, Federer non dovrà esagerare nel voler scambiare sulla diagonale sinistra giocando quasi solamente il rovescio in top spin; allo stesso tempo, quando utilizzerà il back, gli occorrerà evitare di giocarlo in diagonale, con Zverev che da quella parte non ha problemi ad accelerare anche su una palla sotto l’altezza dell’anca.

Sarà quindi importante per Roger trovare non solo buoni angoli, ma fare in modo che Sascha giochi fuori dalla sua comfort zone, magari anche chiamandolo a rete, dove il tedesco non sempre è a proprio agio,

Un altro colpo che dovrà funzionare perfettamente per Federer sarà il rovescio lungolinea, sia per evitare di “fare a pallate” con l’avversario, sia per cambiare il ritmo allo scambio. Nel match dello scorso anno, il fuoriclasse di Basilea lo utilizzò con frequenza, giocando poi una smorzata per cogliere di sorpresa l’avversario, il quale ha qualche difficoltà quando deve cambiare la direzione della propria corsa. Per quanto riguarda Zverev, invece, dovrà cercare di imporre la maggior potenza di cui dispone, trovando profondità e impedendo a Federer di giocare in controbalzo senza alzare le traiettorie. Se riuscirà a fare questo con continuità, avrà anche la possibilità di colpire molte palle alte e con poca penetrazione, circostanze in cui è implacabile.

A fare la differenza sarà dunque chi riuscirà a prendere più spesso il centro del campo, a comandare il gioco e a tenere un livello d’intensità elevato per tutta la durata dell’incontro, ma anche chi giocherà meglio i punti importanti. Quasi sempre, infatti, le partite sull’erba si decidono su pochissimi punti: in questo senso, la percentuale di conversione delle palle break – in questo torneo Roger è al 32%, Sascha al 43% – e la gestione degli eventuali tie-break (nel 2017 Federer ne ha vinti 10 su 15, Zverev 10 su 18) peseranno enormemente.