ATP Ranking: caccia aperta per Wimbledon
Il lussemburghese mancino Gilles Müller batte Karlovic in finale a ‘s-Hertogenbosch e coglie il secondo successo in carriera in tornei ATP. Alcune curiosità sui due protagonisti della finale olandese:
- Müller ha disputato una finale su cemento, una su terra, una su erba nel 2017
- Karlovic (38 anni) e Müller (34) hanno disputato una finale tra vecchietti (72 anni in due), per trovare una finale così vecchia su erba dobbiamo tornare alla finale degli Australian Open del 1971
- Müller vince il primo titolo su erba dopo aver perso le prime due finali. Ha dovuto attendere il 2016 per disputare una finale su erba, nonostante sia uno specialista del serve and volley
- Müller e Karlovic hanno disputato 3 match (2-1 per Müller). I due si erano incontrati nello stesso torneo 12 mesi fa (vinse Müller) e in finale a Newport (vinse Karlovic annullando più match point)
- I due hanno disputato 7 set, tutti terminati al tie break
Avete letto bene, i due non hanno mai concluso un singolo set prima del tie break in carriera, nei loro precedenti. In 42 turni di servizio a testa hanno tenuto il proprio servizio 41 volte su 42, addirittura Karlovic ha concesso 2 sole palle break in 42 turni di servizio. Nonostante la vittoria del torneo, Müller non ritocca il proprio best ranking, è infatti numero 26, così come già accaduto nelle ultime settimane. Lo stesso vale per Pouille, che vince il torneo di Stoccarda e risale al 15, 2 posti meno del proprio best ranking. Pouille ha vinto il torno dopo aver salvato in modo veramente rocambolesco un match point contro Struff quando la finale era ancora lontana.
Anche la finale tra Pouille e Feliciano Lopez ha alcuni dati interessanti da riportare:
- Feliciano Lopez, pur perdendo, rientra tra i primi 32, posizione molto importante in ottica Wimbledon
- Pouille entra nel club dei giocatori in grado di vincere almeno un titolo su erba, cemento e terra rossa
- Tra i giocatori in arttività, ve ne sono ben 19 in grado di vincere un titolo sulle tre superfici attualmente presenti nel circuito ATP
- Uno di questi è proprio Feliciano Lopez, che ha perso la sua seconda finale su erba (su 4 disputate)
- Lopez è addirittura uno dei pochi ad aver vinto almeno un torneo sulle 4 possibili combinazioni attuali di superficie/condizioni, ovvero: terra (escludiamo terra indoor), erba, cemento e cemento indoor. Il club è ristretto a soli 14 iscritti tra i tennisti in attività.
Quali sono questi 14? Ovviamente i Fab-4, più altri 10: Ferrer, F.Lopez, Dimitrov, Karlovic, Cilic, Gasquet, Bautista Agut, Querrey, Berdych ed Haas. Quel Tommy Haas che troppi di noi hanno avuto fretta di considerare un ex-giocatore.
Prima di passare ai magnifici 32 che si giocano la corsa alle teste di serie del tabellone di Wimbledon 2017, riportiamo – finalmente – qualche buona notizia per il tennis italiano. Dopo molto tempo, precisamente dall’11 febbraio 2013, possiamo vantare ben 6 giocatori in top-100. Tre di loro erano già presenti allora e sono i tre che troviamo sempre in top-100, ovvero Fognini, Lorenzi e Seppi, anche se non nello stesso ordine. Nel febbraio 2013 avevamo Bolelli, Volandri e Cipolla tra i primi 100, oggi abbiamo Fabbiano, Cecchinato e Giannessi. Come sono messi i nostri sei?
- Fognini perde una posizione, è ora numero 27
- Lorenzi vince il Challenger di Caltanissetta e sale al proprio best ranking (33)
- Seppi perde 9 posizioni e scivola al numero 85
- Fabbiano entra in top-100 ed ottiene il best ranking (93) grazie alla finale nel Challenger di Nottingham
- Cecchinato rimane stabile al numero 97
- Giannessi, sconfitto da Lorenzi nel derby in finale a Caltanissetta, fa il suo debutto in top-100: sale di ben 19 posizioni ed è ora 99
Ma ora torniamo a parlare di Wimbledon ed al suo arzigogolato algoritmo verde. Settimana scorsa abbiamo parlato del complicato metodo di assegnazione delle teste di serie. Un breve recap:
- Avrà una testa di serie a Wimbledon chi sarà tra i primi 32 nel ranking di settimana prossima, lunedì 26 giugno 2017
- La testa di serie viene decisa dall’algoritmo verde
- Si sommano i punti nel ranking ai punti ottenuti nei tornei “verdi” da Wimbledon 2016 fino ad Halle/Queen’s 2017, infine si aggiunge il 75% del miglior risultato “verde” da Wimbledon 2015 a Nottingham 2016
Il torneo di Nottingham cade proprio a cavallo di due periodi, noi lo consideriamo all’interno del terzo fattore, ma attenzione, a causa di complicati shift di calendario i suoi punti del 2016 escono in anticipo lunedì prossimo e di conseguenza il conteggio dei punti ottenuti a Newport 2015 viene in teoria escluso dal terzo fattore a vantaggio proprio dei punti ottenuti a Newport nel 2016, che così escono anche dal secondo fattore (oltre ad esser certamente usciti dal primo nel computo finale). Su questo però non mettiamo la mano sul fuoco come altri personaggi storici hanno scelto di fare. Questo non comporta alcuna differenza per i big, ma per alcuni giocatori come Johnson può decidere la testa di serie.
Vediamo i primi 32 ad oggi, allarghiamo la corsa fino al numero 40. I punti ottenuti tra Halle e Queen’s 2017 varranno “doppio”, ma escludiamo – per semplificare – che un giocatore oltre la trentesima posizione possa arrivare in finale (anche se su erba non si può mai dire). Ci fermiamo a chi può recuperare 180 punti (ovvero arrivando in SF) all’attuale numero 32, Feliciano Lopez. Ecco come sarebbero le teste di serie oggi. vi aggiorneremo nei prossimi giorni sugli spostamenti. Aggiungiamo i punti, ma sottolineiamo che vi sono alcuni punti che ballano, anche a causa degli scarti. Chi avesse voglia di (ri)fare i calcoli e segnalare possibili dubbi (perché anche noi ne abbiamo un paio), verrà sentitamente ringraziato.
La corsa è aperta, chi sarà numero 2? Chi entrerà tra i 4, chi tra i 32?